Mental hospital.

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19/10/1974
Harry
"Harold"sorrise Neil,il mio capo.
"Buon giorno signora Leicht"tirai un sorriso,odiavo essere chiamato Harold.
"Tu...Tu lavori in questo ospedale già da un po',giusto?"sorrise.
"Sono tre anni,signora"sorrisi.
"Perfetto.Sono sicura che tu conosci un sacco di cose sui pazienti,non è così?"mi guardò torva.
"Sì,signora"annuii impassibile.
"Bene,confrontandomi con i direttori,abbiamo deciso una cosa,anche se sciocca"disse guardandomi con i suoi occhi marroni.
"Okay"la incoraggiai a continuare.
"Tu disegnerai personalmente una porta nella stanza in comune dei pazienti del reparto C,in modo da vedere a che livello di pazzia".
"Va bene.Quando?"chiesi sbrigativo.
"Ora"disse neutra.
"Vai"continuò.
"Arrivederci signora"mi alzai bruscamente,infastidito dal suo tono,prima di uscire.
"Che ti ha detto la fenice?"chiese Niall,appena fui affianco a lui.
"Dobbiamo disegnare una fottuta porta nella stanza dove ci sono tutti i pazienti del reparto C"sospirai.
"Andiamo subito?".
"Ovviamente".
***
"Okay,abbiamo finito.Ora?"chiese.
"Dobbiamo osservare quello che i pazienti fanno"scrollai le spalle.
"Va bene..."disse sospirando.
24/10/1974
I giorni passavano,quella stupida porta disegnata sul muro.Alcuni pazienti cercavano di abbassare la maniglia disegnata,altri ci sbattevano i pugni contro,altri ci giocavano ridendo istericamente.Ma una persona mi stupì.Louis Tomlinson.Lo avevo sempre ammirato,era un bel ragazzo:occhi azzurri,capelli castani,basso,magro.Se ne stava tutto il giorno,seduto in silenzio,davanti alla porta e la fissava.In silenzio.Non faceva assolutamente nulla,la fissava e basta.Sosprai,osservando i pazienti parlottare fra di loro quando entrai nella stanza.Posai lo sguardo su Louis,che osservava in silenzio,come suo solito,la porta disegnata al muro.La cosa strana,era che anche solo quando sentivo il suo nome,qualcosa dentro di me si stringeva,sentivo lo stomaco sottosopra.Era un ragazzo poco più grande di me,aveva ventidue anni,mentre io ne avevo ancora diciannove.Era strano come un paziente,potesse farmi un effetto simile.Deglutii a vuoto,avvicinandomi a lui,mi inginocchiai accanto al ragazzo,che non mi degnò nemmeno di uno sguardo.
"Ciao Louis"lo salutai dolcemente.
"Ciao Harry"sobbalzai al suono della sua voce,era così basso e dolce.
"Cosa stai facendo?"chiesi osservando la porta.
"Osservo"concluse.
"Perchè osservi una porta?".
"Perchè io ho la chiave"i suoi occhi chiari,incontrarono i miei più scuri,facendomi trattenere il respiro.
"Davvero?"sorrisi ingenuamente.
"Sei carino quando sorridi"disse in un sussurro.
Avvampai.
"G-grazie"bofonchiai imbarazzato.
Sorrise ancora.
"Io ho la chiave di questa porta"con la punta dell'indice destro,tracciò il perimetro del disegno.
"Dove tieni la chiave?"lo guardai.
"È un segreto"sorrise.
"Credi che potresti dirmelo?"sorrisi cercando di convincerlo.
"No"scosse la testa ridendo,la sua risata era così dolce.
Forse mi stavo innamorando di un paziente che conoscevo appena?Non potevo,ma presto capii che era così.
28/10/1974
I giorni passavano,ed io avevo legato un sacco con Louis.Era pazzo,sì,ma lo era meno di alcune persone all'interno del manicomio.Mi ero davvero innamorato di lui,ma non lo avrei detto a nessuno al mondo,nemmeno sotto tortura.
"Ehi riccio"mi salutò Niall,quando entrai nella mensa.
"Ehi Ni"sorrisi.
"Come mai di buon umore?"ghignò.
"Non so"dissi vago,trattenendo un sorriso.
"Tu non me la racconti giusta"ridacchiò.
"Che intendi?"sorrisi ingenuamente.
"Sei innamorato".
Mi strozzai con la mia stessa saliva.
"M-ma che dici"risi nervosamente,facendo guizzare lo sguardo da una parte all'altra della mensa.
"Chi è?"mi ignorò.
"C-chi?".
"Dai Harry lo sai,di chi sei innamorato?".
"Non lo conosci"abbassai lo sguardo arrossendo.
"E allora dimmi il nome"disse sbrigativo.
"Si chiama Louis"bofonchiai,sperando che smettesse di farmi domande.
"Louis?Louis Tomlinson?Il paziente?"il suo tono era confuso.
"N-no!Ma che dici!"urlai imbarazzato,facendolo ridere.
"Ti sei innamorato di un casino"scosse la testa.
"Ti ho già detto che no-"
"So cosa mi hai detto,ma so di chi stai parlando"sorrise.
Sospirai.
"Sono fottuto"mi tirai i ricci violentemente.
"Non vederla così"Niall mi tirò una pacca sulla spalla.
02/11/1974
Corsi nel corridoio,stavo cercando Louis,non lo vedevo da ore ormai,e avevo cominciato a preoccuparmi.
"Niall"chiamai il biondo,con il fiatone.
"Ehi Harry"il suo viso era stranamente triste.
"Che succede?Perchè quel muso lungo?".
"Io..Uhm...N-niente.."mormorò.
"Mh...Sai dov'è Louis?"sorrisi.
"N-non hai saputo?"sussurrò.
"Cosa?"chiesi confuso.
"Louis...Non c'è più"il suo tono era a mala pena udibile.
"Cosa?Come?"mi stavo agitando.
"È morto"i suoi occhi si fecero lucidi.
"N-no.."sussurrai indietreggiando.
Ormai le lacrime rigavano i miei zigomi.
"Non è vero"dissi fra i singhiozzi.
"Non può essere"urlai tirandomi i capelli.
"No!Non è vero!"urlai ancora.
02/11/2014
Ashton's POV
Camminai svelto fra i corridoi.Era il mio primo giorno di lavoro in quel manicomio,ed ero già in ritardo.Mi fermai quando vidi un paziente trascinarsi stancamente nel corridoio,mentre borbottava qualcosa di incomprensibile.Aumentai il passo,avvicinandomi lui.
"Ehi ciao"lo salutai cordialmente,ma lui non mi ascolto,anzi continuò a borbottare.
"Come ti chiami?"chiesi.
"Harry"finalmente rispose.
"Come mai sei qui?"chiesi per farlo parlare ancora,mi piaceva la sua voce roca.
"Sono pazzo."concluse amaramente.
"Pazzo in che senso?Tutti ha un senso."sorrisi.
"Il ragazzo di cui ero innamorato mi ha abbandonato"sospirò.
"E perché mai?".
"È morto".
Nessuno's POV
Ashton lavorò svariati anni in quel manicomio,conobbe bene Harry,lo aiuto un po'.Ma non sembrava pazzo.Es invece un giorno,al limite,Harry sgozzò Ashton.Lo fece per sfogo,tutta la rabbia repressa era saltata fuori nel momento sbagliato.Ed Harry morì solo,nessuno voleva più stargli vicino.Harry morì in quel manicomio buio e freddo,nella sua orribile stanza consumata. Era solo quando morì,i medici trovarono sul corpo svariate scritte sul corpo.Ma un nome,quel nome era scritto più e più volte.Louis.
Fine.
#Autrice
Scusate se ho scritto questa merda,non chiedetemi perché l'ho fatto perché non lo so nemmeno io.Spero vi piaccia.Vi amo.
-Carlotta🙈

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