Halloween

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BAN POV'S (Terza Persona)

Era la sera di Halloween, erano tutti riuniti nel Boar Hat per una piccola festa tra amici

Merlin aveva messo a disposizione i suoi poteri per i vari costumi, se volevi travestirti da lupo mannaro bastava andare da lei e ti faceva crescere una coda e un paio di orecchie

Ban non si era impegnato molto per il suo costume, indossava i pantaloni di quando era intrappolato nella prigione di Baste, solo che la coda da volpe, lo faceva sembrare un costume più complesso di quanto in realtà non fosse.

Era seduto sul suo letto, visto che indossava già il costume, mentre cercava di rilassarsi prima del bordello che ci sarebbe stato stasera. Elaine uscì dal bagno con a tracolla una borsa piena di quelli che sembravano trucchi e un costume che Ban non riuscì ad identificare

<<Dai Ban impegnati con quel costume>>

La guardò confuso mentre la ragazza sbuffava

<<Ah... almeno sporcati con del sangue finto!>>

<<Ok va bene ci provo... tu da che ti vesti>> chiese con un sorrisetto a metà tra lo scherzoso ed il malizioso.

<<Lo scoprirai stasera, ora vado da Merlin, noi ragazze andiamo a cambiarci da lei>>

Ban abbracciò Elaine lasciandole un bacio a stampo, poi la lasciò andare a prepararsi
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Era arrivata l'ora della festa e le uniche a non essere presenti erano le ragazze. Cercò tra la folla Jericho, e fortunatamente non la trovò, che fosse insieme alle altre a prepararsi? Ban non si fece troppe domande, si avvicinò a Meliodas, rigorosamente vestito da se stesso ma versione demone (quando gli aveva chiesto il perché, la motivazione era stata "amico... faccio già paura così!" e non poteva dargli torto) e prese due birre: una per lui e una per Elaine, si sedette ad un tavolo e la aspettò.

Poco dopo la porta si aprì ed entrarono le ragazze. Appena vide la ragazza si rese conto che la coda che Merlin gli aveva dato, era "connessa" con il suo stato d'animo, perché iniziò a scodinzolare come un dannato. Fortunatamente nessuno lo notò, perché sarebbe stato imbarazzante

Elaine era vestita con un busto viola senza maniche con della pelliccia rosa come la gonnellina. Gli stivali richiamavano gli stessi colori dell'abito, i capelli le ricadevano sulle spalle dalle quali spuntavano delle piccole ali da diavolo, con tanto di coda e corna, appena vide Ban corse da lui.

<<Allora? Che ne pensi?>> Non sapeva che rispondere, se avesse aperto bocca gli sarebbe uscito un "wow" oppure un "se non fossimo a una festa, ti sarei già saltato addosso", così finì per il deglutire rumorosamente e biascicare qualche complimento mentre lei sorrideva
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Erano tornati dalla festa, gli effetti della magia di Merlin erano scomparsi e Ban non aveva più quella maledetta coda che non fece altro che scodinzolare per tutta la sera. Elaine entrò nel bagno, e dopo pochi secondi uscì reggendo in mano un paio di mutandine arancioni che si lanciò alle spalle.

<<Ah finalmente... non riuscivo più a sopportarle, non capisco come voi umani ci riusciate>>

Avrebbe voluto rispondere "tranquiiiiilla, finché posso molestarti a me va benissimo~", ma il silenzio era la soluzione migliore.

Si fiondò sul letto , accoccolandosi tra le possenti braccia del ragazzo. Avrebbe voluto lasciarla riposare, ma i suoi occhi videro qualcosa che in teoria non avrebbe dovuto vedere. Vedi Elaine, è per questo che le persone portano l'intimo. Ma ormai il danno era fatto e Ban era più eccitato di prima

Alzò con due dita il mento di Elaine e cominciò a baciarla con sempre più foga, fece pressione con la lingua sulle labbra, che schiuse leggermente. Quando si staccarono per mancanza di fiato, Elaine lo guardò con le gote leggermente arrossate, e Ban aspetto che la ragazza si riprendesse prima di continuare, dopotutto se non aveva voglia non poteva costringerla.

Elaine riprese a baciarlo con foga, era un sì?

Intreccio le mani nei suoi capelli biondi, mentre lei faceva lo stesso con quelli azzurri di lui. Si staccò e cominciò a baciarle la mandibola, ma per farla stare più comoda, la stese con la schiena sul materasso.

Ban lasciò baci umidi sul collo, insieme a succhiotti e morsi che stavano facendo arrossire e gemere leggermente Elaine

Passò le mani dietro la schiena fino ad arrivare ai lacci del vestito che indossava, lo tolse e riprese a baciarle il corpo

prese in bocca un capezzolo e cominciò a succhiarlo e leccarlo finché non diventò turgido mentre con una mano stuzzicava quello accanto. Elaine cacciò un gemito quando lo morse leggermente, baciò il seno accanto e poi risalire sul collo. Elaine lo fermò: lo fece sedere e lo bacio, scese piano verso il basso, lasciando baci sugli addominali.

Spaccio la patta dei pantaloni e liberò l'amichetto di Ban

lo prese in mano, e quando lo mise in bocca trasalì, quella ragazza lo faceva impazzire, questa non era la prima volta che lo facevano, e doveva ammettere che diventava sempre più brava, ma gliel'avrebbe fatta pagare, eccome se gliel'avrebbe fatta pagare. Ribaltò di nuovo le situazioni

Leccò e baciò la pancia, che si alzava e abbassava ritmicamente. Il suo respiro si stava facendo sempre più strozzato. Quando cominciò a baciarle il ventre, sembrava che ogni contatto le provocasse scosse elettriche, ma non bastava, voleva portarla al limite.

Le aprì le gambe e lei non oppose resistenza. Ban fu lieto nel notare che il suo lavoro non era stato vano, dire che si era eccitata era poco. Andò a leccare dove la sua fessura già bagnata, e godè nel sentirla gemere, si soffermò sul clitoride, e dopo averla riempita di baci, decise di usare le dita.

Elaine stringeva la coperta con una mano mentre si contorceva gemente sul materasso, e la visione della sua amata che tra un sussulto e l'altro sussurrava il suo nome, riempì di felicità ed eccitazione il cuore di Ban.

Alla fine, lo guardò con sguardo implorante e mormorò <<Ban... per favore...>> aveva capito che intendeva e decise di accontentarla subito. Si mise in mezzo e spinse.

Elaine lo chiamò gemendo, volle godersi la sensazione di caldo che il corpo della fidanzata gli offriva, ma la biondina cominciava ad essere impaziente, e così decise di accontentarla, sapeva che se non l'avesse assecondata, si sarebbe potuto scordare di vivere altri di questi momenti per almeno un mese.

Cominciò piano e poi andò con spinte sempre più forti finché alla fine non vennero insieme
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Si sistemarono sotto le coperte: sudati, spettinati, e con le guance ancora accaldate. Elaine aveva il fiatone, ma sorrideva e Ban la strinse più forte. Si addormentò poco dopo con un espressione beata in viso e Ban ebbe giusto il tempo di pensare "però... non è stato tanto male questo Halloween" prima di cadere anche lui in un sonno profondo

Halloween Night {BanLaine lemon}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora