«Hyung».
Hyunjin si voltò verso Felix, ancora seduto sull'altalena a guardarlo girare sulla giostra per bambini del parco vicino casa loro. «Dimmi Lix» rispose, tentando di focalizzare il suo sguardo su di lui, nonostante stesse ancora girando.
«Com'è la scuola?» chiese il biondo.
Il più grande rivide in pochi secondi tutto il suo percorso di studi, rivivendo il bullismo, le chiacchiere malevole su di lui, le umiliazioni e le ingiustizie che aveva subìto tutti quegli anni di scuola.
Alzò le spalle. «Bella! Farai un sacco di amicizie ed imparerai moltissime cose, vedrai!» disse infine, sentendosi leggermente in colpa per la bugia che gli aveva appena raccontato.
Felix sorrise timidamente, arrossendo, ma non riuscendo – almeno, agli occhi di Hyunjin – a nascondere la sua grande preoccupazione per quella grande incognita.
Fermò la giostra con un piede ed aprì le braccia, facendogli segno con la mano di accomodarsi fra esse. Il minore lo fece senza esitazione, correndo verso di lui e sedendosi sulle sue gambe, per farsi coccolare da lui. «Sul serio Felix, non devi essere preoccupato per qualcosa di così stupido! Andrà tutto benissimo! Ed in caso tu non ti senta bene o che qualcuno ti faccia qualcosa vieni a cercarmi: stasera ti mostrerò la mia aula e ti verrò a trovare ad ogni cambio dell'ora».
L'altro annuì sul suo petto. Rimasero parecchio tempo in quella posizione, finché Hyunjin non decise di rompere il silenzio. «Sei mai stato innamorato, Lix?» chiese di punto in bianco.
Il biondo scosse la testa, in attesa che l'altro parlasse. «Com'è?» disse infine, quando capì che non avrebbe detto altro.
«È difficile – disse Hyunjin – Amare è molto difficile. Innanzitutto devi capire se tu sia veramente innamorato di una persona ed il tempo non serve ad una mazza: puoi innamorarti di una persona dopo anni come anche dopo una settimana o addirittura un giorno. Solo tu puoi darti risposte, a seconda dei segnali che ti manda il cuore. Perché, che l'amore sia sentimentale o prettamente fisico è sempre il tuo corpo a mandarti segnali. Possono essere le tipiche farfalle nello stomaco e tachicardia, come anche calore fra le gambe, sudorazione eccessiva, blocco della voce,... Tutto dipende dalla persona. Quando ami una persona non puoi negarlo o farne a meno perché, se è quello o quella giusta, il sentimento non svanirà mai».
Si fermò, convinto di aver spiegato bene. «Continua – disse, però, Felix – Tu come ti senti quando sei innamorato?».
«Quando sono innamorato... Vediamo – Hyunjin ci rifletté su per un po' – Probabilmente quando sono innamorato di una persona gli o le rivolgo la maggior parte delle mie attenzioni. Gli altri non esistono con la mia persona, tutto il mio mondo gira attorno a lei. Sento caldo la maggior parte del tempo e se mi si avvicina troppo sento un calore al bassoventre. Ma non nel senso erotico del termine, è quasi un solletico gentile che mi fa agitare sul posto, incapace di controllare i miei istinti. La tachicardia mi viene spesso a trovare, come anche la sudorazione eccessiva».
«Provi tutto questo quando sei con Changbin?».
Hyunjin sorrise. «Purtroppo ho smesso di provare certe cose con Changbin molto tempo fa, quando mi sono accorto che mi stesse usando solo per i suoi scopi... Ho continuato a credere di essere innamorato per tutto questo tempo, rimanendoci male per ogni sua trovata. Ma finalmente mi sono reso conto che era la forza dell'abitudine a farmi reagire in quel modo e che io ho smesso di amarlo da ormai tanto» rispose, quasi liberandosi delle sue preoccupazioni.
Felix lo ascoltò tutto il tempo, non proferendo alcuna parola sull'argomento. Sembrava uno Hyunjin totalmente diverso dal ragazzo che gli aveva confessato del suo amore platonico per Changbin qualche giorno prima. Era decisamente stupito dalla confessione del maggiore: come diavolo era riuscito a superare un sentimento secolare in così poco tempo?
Un formicolio leggero attraversò tutto il corpo di Felix, facendolo trasalire improvvisamente. Il respiro divenne più pesante del normale ed il cuore perse alcuni battiti. Il biondo si fece violenza per non portare la mano destra sul suo cuore, preoccupato per la salute dell'organo. Che cosa stava succedendo? Perché si sentiva così? Che fosse il famigerato amore di cui gli aveva parlato l'amico fino a quel momento? Che si fosse in qualche modo innamorato di Hyunjin?
Ma d'altronde, pensò Felix, cosa ne sapeva lui dell'amore? L'unico amore che aveva mai provato in vita sua era stato quello verso il fratello Christopher: non aveva mai ricevuto altro tipo d'amore, se non quello degli altri famigliari – di cui, tra l'altro, non aveva ricordo alcuno. Come faceva a capire, allora, i suoi veri sentimenti verso l'altro?
Però, riflettendoci, le emozioni provate con il ragazzo erano decisamente amplificate e quasi più vere di quelle mai provate con la sua famiglia. Che valesse la pena provare a confermare i suoi dubbi assieme all'altro?
E se invece l'altro non avesse pensato la stessa cosa di lui? Se l'avesse considerato solamente un'amicizia? Per la prima volta in vita sua Felix si pose certi dubbi che prima non aveva mai avuto, forse anche dovuti ad un benessere maggiore del suo stato precedente.
Alzò finalmente lo sguardo verso Hyunjin. Era bellissimo, come al suo solito: i suoi capelli lunghi e sbarazzini erano tenuti in ordine in qualche modo da un cappellino di cotone leggero, le sue labbra erano più rosse del solito a causa del freddo stagionale, gli occhiali da vista rotondi gli scivolavano spesso sul naso e dei pendenti a forma di croce latina si muovevano assieme alla sua testa.
Felix sporse il suo viso verso quello di Hyunjin lentamente, attirando così l'attenzione del più grande. Rimase fermo per qualche istante, per poi inclinare di poco la testa e posare le labbra sulla guancia morbida dell'amico. Non ci fu nessun rumore, se non quello del respiro accelerato di Hyunjin ed il vento che sferzava contro di loro, muovendo un poco la giostra.
Si allontanò dopo qualche secondo, puntando gli occhi verdi su quelli dell'altro.
«Hyunjin...».
Non fece nemmeno in tempo a formulare la frase nella sua testa che si ritrovò le labbra del più grande sulle sue, entrambe fredde come il vento che c'era lì fuori in quel momento. Era qualcosa che Felix non aveva mai provato, una nuova sensazione ed una nuova esperienza da lasciare mozzafiato. Quel bacio lo aveva sorpreso più della prima volta che era tornato sulla Terra, finalmente in grado di ricordarsi qualcosa di quel mondo. La sensazione della bocca morbida e del fiato caldo di Hyunjin mischiato al suo sarebbe una cosa che mai avrebbe dimenticato. Cercò quasi disperatamente di scaldarsi spingendo il viso contro quello del maggiore e rifugiando le mani nelle tasche del giubbotto del ballerino. Poco dopo le dita lunghe e dolci di Hyunjin raggiunsero le sue, avvolgendole in un dolce abbraccio.
Si staccò da Felix giusto per prendere un po' d'aria, per poi tornare famelico a baciare tutte le sue lentiggini e di nuovo le sue labbra sottili e timide. Non era affatto paragonabile ad uno degli innumerevoli baci che si erano scambiati lui e Changbin fino a quel momento, non avevano nemmeno un quarto dell'amore che si stavano scambiando i due attraverso quel gesto improvviso. Il biondo gli piaceva, e non poco. Come aveva detto, secondo lui l'amore non aveva un tempo minimo per sviluppare dei sentimenti verso qualcuno, per questo era sicuro dopo così poco tempo di avere una grande cotta per Felix.
Quando finalmente decisero di allontanarsi le loro labbra erano diventate letteralmente bollenti e le loro mani erano ancora incatenate nelle tasche del giubbotto di Hyunjin. Felix aveva i capelli scompigliati dal vento e le guance arrossate, mentre il più grande sorrideva contento e malizioso al più piccolo. Gli lasciò poi un bacio leggero sulla punta del naso, anch'essa arrossata dal freddo.
«Mi piaci così tanto» sussurrò poi, poggiando la fronte contro la sua.
Felix sorrise dolcemente, arrossendo come un peperone. «Anche io» rispose, probabilmente incapace di ripetere il verbo in coreano, cosa che fece ridere Hyunjin.
Il maggiore abbracciò di nuovo il biondo, poggiando il mento sopra la sua testa ed aprendo il giubbotto per coprirlo con quello. Rimasero fermi, ancora una volta, per parecchio tempo, questa volta parlando del più e del meno, talvolta scambiandosi qualche effusione azzardata, per conoscersi meglio sia dal punto di vista fisico che come persone.
Solo dopo parecchio tempo si accorsero di come fosse ormai arrivata ora di pranzo. «Forse è meglio se torniamo a casa... Jeongin e Chris si staranno preoccupando ormai» disse allora Hyunjin, prendendo per mano Felix e facendolo scendere dalla giostra.
Così s'incamminarono verso l'attico del loro condominio.Ⓡⓞⓐⓓ Ⓝⓞⓣ Ⓣⓐⓚⓔⓝ
#AngoloAutrice#
Proprio quando decido che è ora di aggiornare Woojin decide di giocarci pesce d'Aprile in anticipo...
A fatica ho scritto questo capitolo e vi posso solo dire che ho pianto per due giorni di seguito, anche se non volevo a causa di quello che è successo...
Per non parlare di Wonho...
Non ho nessuna intenzione di mettere in hiatus questa storia - anche se la tentazione è tanta - o di togliere il personaggio di Woojin, perché ho visto i miei bimbi debuttare in nove e #NineOrNone!
Perciò magari i prossimi capitoli saranno meno belli o più tristi - anche se mi sparerei piuttosto di scrivere angst - ma continuerò la storia sempre - almeno spero.
A proposito del capitolo... HDVHCOSSVHDJVKJSHKHVS HYUNLIX DBCIBVECJVHJ
Volevo solo ricordarvi che la storia è Changlix so don't worry and wait for it!
Yassss
Goodbye Au revoir Adios
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ʀᴏᴀᴅ ɴᴏᴛ ᴛᴀᴋᴇɴ | ᴄʜᴀɴɢʟɪx/ʜʏᴜɴʟɪx (ɪɴ ʀᴇᴠɪꜱɪᴏɴᴇ)
FanfictionE' durante un attacco a sorpresa da parte dei soldati del Re che Felix, 19 anni, fratello minore del capo dei ribelli di Mellavira, Bang Christopher, scopre l'esistenza di un altro mondo, un'altra realtà, dove tutto è completamente diverso da quello...