Capitolo nove - OcchiArriva in ufficio molto presto, grazie all'aiuto di un suo amico, ha istallato un nuovo software che le permette di entrare nel database della polizia, alle cartelle riservate. Non è un metodo molto ortodosso, anzi senza dubbio non lo è, ma Emma non trova niente con le semplici indagini da sceriffo, deve quindi fare qualcosa di alternativo.
Ed è così che è risalita alla morte di Lucy Booth, a tutti i poliziotti che in quel periodo operavano nella vicina stazione di polizia. Ma solo di due si sono perse le tracce dopo quel caso, uno è vecchio in realtà, quindi non è sicuramente il loro uomo, sarà un ex poliziotto che si è trasferito chissà dove per godersi la pensione; l'altro invece corrisponde all'età, ha la stessa età di August, come l'uomo che cercano. C'è una sua foto. O meglio una foto di gruppo, risalente proprio a quell'anno, lui è indietro, ma si vede quel che basta per avere un volto. Sicuramente adesso ha cambiato i connotati, ma gli occhi quelli non può averli cambiati, a parte il colore ed è su quelli che si concentra Emma.
«Dove ho già visto questi occhi... Non riesco a ricordare. Eppure sono sicura di avergli già visti...» sostiene decisa, continuando a guardare quei due occhi azzurri, color del ghiaccio.
«Emma, non è che ti starai stancando troppo? Sono ore che sei seduta a guardare quella foto, non è il caso di mangiare qualcosa?» chiede Killian preoccupato nel vederla così intenta a lavorare, lo fa più che altro perché non vuole che si stanchi visto anche il suo stato di gravidanza. Non vuole certo che smetta di lavorare, però non vuole nemmeno che si affatichi.
«Killian stancarmi di cosa... Sono seduta come hai detto tu, stai sereno che non succede niente al bambino.»
«Però mangiare farà bene a tutti e due.» continua a insistere lui a farla fermare, dicendole che andrà personalmente a comprare qualcosa da Granny's e le chiede che cosa voglia.
Ed Emma ha voglia di qualcosa di dolce, al cioccolato con la precisione, di vedere lui che cosa ci sia con il cioccolato e poi anelli di cipolla, come al solito e formaggio alla griglia, le vecchie abitudini non cambiano mai.
Mentre il vice sceriffo si dirige fuori per prendere il loro pranzo, Emma torna a studiare la foto, non dandosi pace... Possibile che abbia già visto quegli occhi? Non le sembra, sono occhi talmente particolari che se ne ricorderebbe, hanno un colore troppo raro per passare inosservati, ma... Non riesce nemmeno a capire come mai in realtà le sembra di avergli già visti, forse ha notato lo stesso taglio degli occhi, ma di un colore differente, ma dove? A chi? Quelle domande la stanno mandando solo ulteriormente in confusione e decide di soffermarsi su altri dettagli che magari possono tornare utili, ma a parte ciò, non nota nulla che attiri la sua attenzione.
Perciò decide di attaccare quella foto alla lavagna che ha messo a disposizione per sbrogliare quell'enorme puzzle che è la vita di Booth, di Lucy ed Ade.
La foto di Ade al centro, con tutte le informazioni ricavate fino a quel momento. Ade all'epoca dell'omicidio di Lucy aveva 27 anni, un anno in più di August, Lucy 20 anni. Lucy si è fidanzata con Ade quando ne aveva 17 e lui 24 anni, sono stati insieme per ben tre anni, allontanandosi da tutti gli affetti di Lucy, la ragazza compiuti i 18 anni è andata a vivere con l'uomo, non volendo più vedere il fratello, per ragioni ancora sconosciute ad Emma. Poi improvvisamene sono tornati a parlarsi e Lucy muore e si perdono le tracce anche di Ade, nonostante non sia mai stato nella lista dei sospettati, al contrario di August che inizialmente è stato in cima alla lista dei sospetti.
Effettivamente dalle prove ricavate, tutto sembra far credere che il colpevole sia August, il suo amico August.
Ma lei non crede che sia così, non ci crederà mai che sia così.
Quell'Ade è riuscito a farla franca e dopo tutti questi anni ha covato vendetta per August che gli ha rovinato la vita.
Questo Ade è in città, Emma se lo sente che sia così e magari si aggira per la sua città. La città che lei ha il compito di proteggere da un killer come lui, deve farlo quanto prima.
Non riesce a smettere di pensare a lui nemmeno quando il suo fidanzato, nonché braccio destro adesso, torna con il pranzo.
«I suoi occhi... Non ho mai visto occhi così particolari...» continua a ripetere Emma, mentre si porta un anello di cipolla alla bocca.
«Ehi, devo iniziare a essere geloso?» dice lui prontamente per cercare di farla sorridere.
«Cretino! No!» dice scuotendo la testa esasperata e avvicinando la foto per fargliela vedere anche lui, invece di fare battutine, vuole che si dia da fare.
Killian capendo che non è il momento di scherzare, si concentra a sua volta sull'immagine, ed effettivamente anche a lui sembra di aver visto lo stesso taglio di occhio da qualche parte...
Il resto della giornata lavorativa passa a cercare altre prove su internet, ma anche a pianificare la prossima mossa. Sentendo telefonicamente il sindaco di Storybrooke, si è trovato d'accordo a fare uscire un articolo di giornale in cui bluffando, fanno credere al killer di aver trovato il verbale originale. Non è un metodo molto ortodosso, ma Emma ha capito che per farlo uscire allo scoperto e magari fargli commettere un passo falso, devono giocare al suo stesso gioco. Non possono fare altrimenti.
Ed è così che faranno uscire l'articolo con la sua foto da giovane e prima che potesse cambiare connotati. Sperando che funzioni.
Solo una volta a casa, Emma si concede di rilassarsi e si scusa con il suo Killian per essere stata seria e precisa in ufficio, ma ha bisogno di una prova, fare qualcosa che possa aiutarli a venire a capo a tutto.
Ora che però sono nel letto, non vuole certo pensare al caso. Il suo meraviglioso fidanzato le sta accarezzando i capelli per farla rilassare e intanto parlano della gravidanza.
Killian è convinto che sarà un'altra piccola principessa, lui vuole assolutamente una piccola principessa. Ma stavolta identica a lui, visto che Hope è identica a Emma.
«Mi piacerebbe una bambina identica a me, occhi azzurri e mora. Sai che meraviglia?» fantasticando su come possa essere.
«Quindi stai dicendo che Hope è brutta, perché somiglia a me?» lo punzecchia prontamente Emma, ha capito benissimo il suo desiderio di una piccola principessa uguale a lui, visto che Hope è fisicamente come lei. Lo vuole semplicemente punzecchiare, come il loro solito.
«Hope è meravigliosa! Solo che assomiglia tutta a te...» si lamenta contrariato che la loro primogenita sia tutta sua mamma. Non ha preso nulla da lui. A parte il carattere ovviamente ed Emma prontamente glielo fa notare.
«Fisicamente forse, ma caratterialmente ha preso molto da te... I difetti principalmente direi.» gli dice ridendo ancora una volta di gusto.
«Difetti? Quali sarebbero? Sentiamo...» punzecchiando a sua volta, ma fingendosi serio per farle credere di essere arrabbiato per quella sua affermazione.
«Testardo, orgoglioso, egocentrico, sfacciato... Devo aggiungerne altri?» lo sfida divertita.
«Testarda e orgogliosa lo sei anche tu» ribatte prontamente guardandola negli occhi e poi decide di farle il solletico per vendicarsi di quel suo prenderlo in giro. Emma inizia a ridere di gusto. Soffre da morire il solletico e non riesce a trattenere nemmeno qualche grido che le esce spontaneamente.
Killian si ferma dalla tortura solletico solo quando la maglia di Emma si è sollevata un po' per via del solletico, per fermarsi a parlare con la sua pancia. Adora farlo, l'ha sempre fatto anche quando lei era incinta di Hope. Pensa che sia un modo per entrare già in comunicazione con il bambino o in questo caso bambina, vista la sua sicurezza a riguardo.
«Principessa di papà, so che sarai un'altra principessa... Vero che tu mi difenderai e che verrà bella come il tuo papà?» mentre parla accarezza il ventre di Emma e lei lo guarda sorridendo, ha sempre amato che lui si soffermasse a farlo. Lo trova un gesto così romantico e dolce allo stesso tempo.
«Se verrà bella come te, con i tuoi occhi celesti, poi non sarai geloso?» immaginandosi anche lei quanto possa essere bella una piccola Killian. Occhi celesti belli e intensi come il suo pirata e mora, uno spettacolo di bambina.
«Ovvio! Come minimo lei e Hope non usciranno da casa senza di me, almeno fino ai 18 anni.» ride di gusto. Geloso com'è come minimo vuole che le sue bambine non vedano nessuno di sesso maschile, che non siano lui, Henry e nonno David. Non devono avere un fidanzato almeno fino a trent'anni. Lo dice ad Emma e lei scoppia a ridere di gusto, conoscendolo sarebbe pure capacissimo di andare alle feste con le sue bambine, pur di non farle avvicinare al sesso opposto, soprattutto d'adolescenti.
«Comunque tu hai ammesso che sono bello» dice per vantarsi nuovamente della cosa e sottolineare ancora una volta quanto sia smisurato il suo ego.
«Ma io non ho detto che tu sia bello. Al contrario la nostra bambina, se sarà una bambina, lo sarà.»
«E il merito sarà anche mio che sono bello. Specie se verrà come me stavolta.»
«Speriamo anche meno egocentrica di te, basta Hope che vuole stare sempre al centro dell'attenzione.»
Killian la guarda con il suo solito cipiglio divertito e malizioso, avvicinandosi a quel punto per farle nuovamente il solletico, ma poi invece di avventarsi su i suoi fianchi, la bacia. Portando sempre le mani sotto alla sua maglia per provocarle i brividi.
Si separano dal bacio solo di poco, per guardarsi negli occhi e sorridersi.
«Se è femmina come la chiamiamo...» chiede a quel punto Killian, non togliendo mai il contatto visivo con i suoi occhi.
«Sai, ci stavo giusto pensando.. Vorrei sempre che avesse un nome che inizia con la H.» le piace tanto ad Emma l'idea che i suoi figli abbiano tutti la stessa iniziale, è una cosa che le è sempre piaciuta.
«Ti conosco love, lo so.» le dice dolce.
Stavolta è lei a baciarlo con passione, nessuno la conosce bene come lui.
Per poi tornare a parlare nuovamente con la pancia di Emma, fino a che non si addormentano abbracciati.
STAI LEGGENDO
Take my hand, past the clouds we'll find the stars
Fiksi PenggemarQuesta storia é il sequel di "There's no storm we can't out run, we will always find the sun" consiglio la lettura della storia precedente prima di leggere questa. Sono passati tre anni, Emma é ormai felice accanto a Killian stanno per sposarsi, ol...