La scomparsa

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Ormai era calata la notte fonda invernale, il biondo era scomparso da diverse ore e Rogue con i due Exceed erano alla ricerca del Master sulla montagna innevata.
Il moro preoccupato non smise di dare un'occhiata con lo sguardo frettoloso nei dintorni con il fiato per la corsa e per la bufera che si era alzata da mezz'ora.
Avanzò più velocemente possibile senza sosta, le gambe dolevano parecchio per lo sforzo ma non volle arrendersi, il suo gemello aveva bisogno di lui e strinse i pugni con forza fino a rendere le nocche bianche.

"Sting! Dove sei?"
Urlò a perdifiato, ma invano.

Nessuna risposta da parte sua, posò le mani sulle ginocchia alquanto stremato per proseguire e cercò di prendere il fiato corto.

"Dannazione...dove diavolo sei finito...? Sting..."

Strinse convulsamente la presa delle mani su di esse, tremò disperato e gli occhi lucidi.

Intanto nell'altro campo, Sting riprese conoscenza mentre era disteso sul terreno umido, si massaggiò la testa con una mano e fece pressione con il braccio libero per sedersi, ma qualcosa glielo impedì.
Una scossa di dolore proveniva dalla gamba sinistra, digrignò per la fitta allucinante e cadde di peso.

"Che male..."

Sollevò lo sguardo per capire in che luogo si trovasse, intuì di essere finito in una grotta.

"Come ci sono finito fin qui?"

Un brivido trasalí lungo la spina dorsale, rendendosi conto in quel momento dell'umidità, iniziò a sfregare le braccia con le mani dal freddo e diede nuovamente un'occhiata in giro alla ricerca qualcosa di utile.

"Cazzo, non c'è nulla di utile..."

Sospirò sconsolato.

Si mise di fianco per comodità, dato che non poteva alzarsi per la ferita alla gamba, iniziò a riflettere su cosa potesse essere accaduto e a un tratto le immagini tornarono poco a poco nella sua mente.

*Inizio del flashback*

"Ci deve essere un ponte da queste parti..."
Disse il biondo, grattandosi la base del collo e l'altra mano sul fianco.

"Pare che non ci sia qui in giro." Diede un'occhiata dintorni. "Proviamo andare avanti...magari si trova da quelle parti."

"D'accordo!"
Esclamò entusiasmo l'altro.

Avanzò per primo verso la foresta con gli alberi rigogliosi, aria fresca e i cinguettii degli uccelli tra i cieli.
Camminarono tranquillamente, l'uno al fianco dell'altro con gli Exceed, percorsero per una decina di minuti e spuntarono alla sponda.
Notarono un tronco in verticale al posto del ponte, entrambi si ritrovarono confusi ma non ci fecero del tutto caso, e Rogue prese la parola.

"Siamo sicuri che quel tronco regga?"

"Secondo me sì! Coraggio,andiamo!"
Sting andò per primo come al solito, posò con cautela il piede sinistro sul legno robusto e fece la stessa cosa con l'altro, prese a camminare con attenzione pur di non perdere l'equilibrio con aiuto delle braccia messe in orizzontale ai lati.

"E-ehi,aspettami! Non lasciami dietro!"
Disse il moro, raggiungendolo e fece la stessa cosa.

I due dragon slayer fecero attenzione a dove mettere il piede sul lungo tronco ed erano oramai quasi all'altra sponda quando qualcosa li bloccò d'improvviso, una scossa di terremoto fece quasi perdere l'equilibrio ai due, poco dopo un forte boato da far perforare i timpani.

"Urgh...che diamine sta succedendo!?"
Si lamentò Sting nel mentre si tappava le orecchie con le mani, si voltarono alle loro spalle per capire cosa fosse accaduto ,sgranarono gli occhi increduli all'apparizione di un mostro con le sembianze di un Cerbero enorme, alto tre metri e mezzo.

Sting x Rogue: I gemelli inseparabili, luce e ombra.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora