Dopo l'ardente bacio tra Tom e John, quest'ultimo si alzò dal divano, facendo fare altrettanto al proprio uomo che in quel momento certamente non si tirò indietro.
"Mi farai impazzire..." ansimò poco dopo Jonathan, soprannominato John continuando a baciarlo con passione per poi prenderlo immediatamente in braccio, facendo così in modo che Tom potesse circondargli la vita con le gambe, nel mentre le loro erezioni si stavano letteralmente scontrando tra di loro.
A quelle parole, Tom gemette con forza, gettando la testa all'indietro venendo poi spinto al muro di casa, in quanto John lo aveva "appiccicato" alla parete della cucina che era attaccata al salone.
"John..." disse Tom poco dopo, ma Taylor continuò a baciarlo come se niente fosse. "John amore..."
"Che cosa succede piccolino?" Domandò per poi passare subito a baciargli il collo con molta dolcezza ed altrettanto amore scatenando gli ansiti di Tom.
"Laurie potrebbe sentirci..."
A quelle parole, John sbuffò. "Mh-mh..."
Dopodiché Tom sorrise felice per poi baciarlo con passione. "Lo so, dispiace molto anche a me... ma sono sicuro del fatto che le occasioni non ci mancheranno!"
John lo baciò con brama: come se in quel momento non riuscisse a vivere senza le labbra di Tom. "Ora che ti ho ritrovato non voglio più perderti..." ansimò per poi strusciarsi sul compagno che boccheggiò. "Non adesso che finalmente sei mio a tutti gli effetti e non hai più paura di soffrire a causa di quello stronzo!"
Tom rise. "Dai: adesso calmiamoci." Rispose a quel punto il ragazzo biondo per poi prendere dolcemente John per mano e condurlo nuovamente verso il divano. "Adesso ci rilassiamo un pochino, d'accordo?"
John lo guardò. "Ok, come vuoi, però..."
"Però?"
"Però fatti dare un altro bacio, subito!"
Dopo quelle parole, Tom alzò gli occhi al cielo, ma poi non fece proprio nulla per evitarlo e in un attimo i due protagonisti si baciarono con ardita passione.
Nel mentre lo stavano facendo, all'improvviso qualcuno suonò al campanello e John che era il padrone di casa, andò immediatamente ad aprire.
Ma chi poteva essere alle 20:00?
Nel tempo in cui Taylor se lo stava chiedendo, ad un certo punto l'uomo si ritrovò a fissare una donna dai capelli biondi e lisci che lo stava osservando attentamente, ma che lui non conosceva.
"Sì?"
"Salve; sono Jacqueline Taylor, la madre di Tom."
"Oh..."
"Mamma!" Disse a quel punto il biondo con uno sguardo decisamente sorpreso. "Che cosa ci fai qui? La sorella di John, Lawrence non può ricevere visite e poi tu nemmeno la conosci. Come mai sei qui? Come hai fatto a trovare la casa di John?"
"Calma Tom! Ho ottenuto il permesso dal giudice." Disse per poi mostrargli il foglio con la firma dell'uomo che John conosceva molto bene. "Un'ora fa circa sono venuta in questura per cercarti e i vostri collaboratori Light e Floyd mi hanno riferito che eri, o meglio che sei qui a casa del tuo Capitano, John Taylor."
"Sì, ma io faccio parte dell'indagine ed è stato facile per me ottenere il permesso per venire qui."
"Sì, lo so benissimo tesoro, ma io avevo bisogno di parlarti perché poi me ne devo andare subito a causa del mio lavoro e non sapevo proprio come fare."
"Va bene, ma poi che cosa hai fatto?"
"Dunque a quel punto, dopo che Light e Floyd mi hanno riferito così, ho provato a chiamarti, ma da un po' risulti irraggiungibile, dunque gli ho chiesto se avevano idea di dove fossi e a quel punto loro mi hanno riferito dov'eri e che non poteva entrare nessuno, se non i familiari, o persone autorizzate come te. A quel punto ho riprovato a chiamarti, ma hai sempre il cellulare staccato. Quindi mi sono fatta dire il nome del giudice e sono andata a parlargli, spiegandogli la situazione. Gli ho chiesto se potevo avere un permesso per oggi, per poterti parlare."
"Scusa ma non potevi farti dare il numero di John?"
"Potevo, ma non avremmo comunque parlato."
"Va beh; non importa." Disse a quel punto John. "Qualsiasi fossero state le ragioni di tua madre, ha ottenuto il permesso dal giudice, quindi non ci sono problemi." Sorrise il moro. "Vi lascio da soli per parlare un po', io raggiungo mia sorella Lawrence in camera."
"No, aspetta John!" Dopo quelle parole, l'uomo si voltò a guardare sorpreso il proprio compagno che nel frattempo gli sorrise teneramente e stava allungando una mano verso di lui. "Non andartene, ti prego, voglio che rimani qui ad ascoltare: non ci sono segreti tra di noi, no?"
"Ma tua madre..."
"Puoi restare John se vuoi. Non ti dispiace se ti do del tu, vero?"
"Assolutamente." Sorrise allora l'uomo con il cuore decisamente più leggero. "A patto che sia reciproco."
"Certamente." Sorrise Jacqueline per poi voltarsi verso il figlio. "Tom mi spiace di essere piombata qui, ma credo fermamente che sia arrivata l'ora di chiarirci riguardo l'altro giorno nel tuo ufficio alla presenza della segretaria Amanda e Richard... non credi?"
Dopo quelle parole Tom si ritrovò a fissare per un attimo gli occhi di John che annuì e poi senza pensare a niente, rispose semplicemente: "Sì, lo penso anch'io."
A quel punto Jacqueline accennò un leggero sì.
Ma come andrà a finire la loro conversazione?
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John&Tom ~ Due ragazzi a Parigi
Любовные романыTom è un ragazzo sempre sorridente che ama la vita nonostante tutto. Un giorno e per caso, un uomo più grande di lui si imbatte nella sua strada e nulla sarà più come prima: ma di che cosa stiamo parlando? 2019.