Di sicuro Padre Simon, non era un pastore di anime come gli altri, tant'è che, lui stesso, tendeva a definirsi "il piccolo pastorello della periferia di Filadelfia".
Quella cittadina del Sud Italia, era un pezzo di terra, lambita da un mare schiumante e adorna di colline verdi che abbracciavano una fertile pianura. Un aspro monte torreggiava sul paesaggio come un custode silenzioso.
I vicoli medievali della periferia si snodavano verso il centro città, dove le eleganti ville in stile liberty si stagliavano contro il cielo, quasi a volerlo sfidare.
E lì, tra il caos della piazza centrale, Padre Simon passava le mattine di sole.
Quel giorno, un anziano mercante lo avvicinò. Il viso del vecchio, scavato dalla fatica, sembrava un campo arato troppe volte. I suoi occhi grigi rivelavano preoccupazione, forse paura.
«La frutta sta diventando impossibile da vendere, caro Padre» La voce dell'uomo era bassa, quasi un sussurro, come se temesse di essere sentito da qualcuno.
Prese la busta che l'uomo gli porgeva, con una calma innaturale. Quindi posò una mano sulla spalla del mercante. Lo sguardo ambrato del Padre fissò l'uomo. Le labbra si incurvarono appena e gli occhi si velarono di una sorta di malinconia. «A Dio nulla è impossibile!»
L'anziano si limitò ad annuire, abbassando lo sguardo. Mentre si allontanava, però, non poté fare a meno di lanciare un'occhiata indietro, alle spalle di Padre Simon, come se avesse percepito qualcosa che non riusciva a spiegare.
Intanto, sopra gli ombrelloni variopinti e allestiti per il mercato ortofrutticolo settimanale, vegliavano ostili i volti dei gargoyles della Cattedrale delle Sette Chiese.
****
Camminando spedito nella via che andava dal mercato ortofrutticolo a Via del Corso, Padre Simon faceva udire il suono secco e ritmato delle suole sul marciapiede. Alzato lo sguardo, vide l'imbocco sulla via principale.
I palazzi signorili in perfetto stile liberty del centro città lo accolsero, illuminati dal sole di Filadelfia.
Faticò a farsi strada tra la folla, tant'è che qualcuno non lo strattonò, facendolo vacillare verso una vetrina. Fu allora che il suo sguardo si posò sul riflesso: la sua immagine compariva nitida sul vetro del negozio di alta moda dei Damian.
Il manichino oltre il vetro, sembrò fissarlo con un piglio sarcastico in quel completo grigio il cui taglio sartoriale cadeva senza una piega.
Si sfiorò il mento saggiando l'asprezza della barba irregolare con le dita ruvide e quando sollevò gli occhi sul suo riflesso opaco accanto a quell'ideale di apparente perfezione, ingoiò il boccone amaro e proseguì celere. La mano libera dalla busta della spesa levò dalla fronte un ciuffo di capelli ramati scompigliati dall'aria frizzante di ottobre nel tragitto che lo portava verso la fermata dell'autobus. Passò di fronte al Cafè frequentato dagli universitari del luogo; vi si fermò per prendere fiato appoggiandosi a uno dei lampioni che adornavano Via del Corso dai primi del novecento e, senza volerlo, si ritrovò ad ascoltare due ragazzi che prendevano il caffè.
«Com'è possibile che queste continue sparizioni non smuovano l'opinione pubblica?» il giovane aveva abbassato volutamente la voce e aveva aggiustato gli occhiali sul naso, prima di accorgersi della presenza del Padre.
«Se perfino le forze dell'ordine non riescono mai a concludere le indagini, spiegami come potrebbe riuscirci un semplice cittadino!» lo aveva incalzato l'altro, dopo aver chiuso il giornale in un gesto di stizza sul tavolino in ferro battuto.
Padre Simon inspirò a fondo con un improvviso senso di urgenza.
Si avviò, proseguendo a passo svelto. Percorse l'ultima parte di Via del Corso, quando le maestose campane della Cattedrale delle Sette Chiese intonavano il canto di mezzogiorno. Un ciuffo di capelli ramati gli solleticò il mento e, intravedendo tra gli scolari la fermata del bus, si avviò verso di loro.
Un'esplosione. Un boato. Un violento spostamento d'aria lo fece cadere al suolo. Venne sormontato da una coltre di fumo grigio e calcestruzzo. Si ritrovò carponi. Era ancora rannicchiato al suolo, con la testa coperta dalle braccia ma, quando fece per scoprire il volto, vide uno degli ampi ombrelloni del mercato arrivare fino a lui, come un albero sradicato dalla forza dell'esplosione.
Gli occhi sottili e una mano sulla fronte a bloccare i detriti. Ancora immobile, si accorse di non avvertire alcun dolore.
In un gesto naturale, le narici inalarono le polveri e i bronchi iniziarono a tossire. Trovandosi in ginocchio, sentì urla e, in lontananza, il suono di sirene della polizia locale. La bocca era impastata di terra e il bisogno di acqua riarse la gola. Si voltò indietro di scatto ma il movimento gli annebbiò la vista. Il Cafè...
Vide i due giovani al suolo, immobili. Le sedie e i tavolini di forma circolare a terra. Padre Simon increspò la fronte. Il luogo dell'esplosione non era stato il Cafè, perché appariva intatto. Si alzò barcollando e cercò di ragionare con lucidità, considerando la distanza dalla sua caduta e le diverse volanti di polizia che si stavano dirigendo nella direzione opposta alla strada che stava percorrendo.
Possibile che i Lucifer abbiano colpito proprio il Commissariato? Pensò.
Un colpo violento allo stomaco lo colse quando, tra la coltre di detriti e le polveri di calcestruzzo, vide la figura slanciata di un uomo, vestito interamente di nero, che procedeva con un andatura lenta e un volto imperturbabile.
Judas Damian...
Padre Simon aggrottò la fronte e socchiuse gli occhi, aspettando che la nuvola di polvere si diradasse. Solo allora avrebbe potuto capire se l'uomo era davvero chi pensava che fosse.
Un istante dopo, un vento impetuoso squarciò la coltre grigia, sollevando polvere e detriti tutt'intorno. Simon si piegò leggermente in avanti, portando un braccio agli occhi per proteggersi dalle polveri che sferzavano il volto. Con l'altra mano si aggrappò al lampione accanto a sé, per resistere alla furia dell'aria.
Tu...Lurido verme. Lo riconobbe e un rivolo di sudore ghiacciato gli imperlò le tempie .
Invece, quell'uomo dal volto scarno, fissava il Padre con il mento lievemente alzato e un ghigno soddisfatto. E mentre Simon lo osservava, quel Judas si era avvicinato abbastanza da mostrare al Padre i lineamenti del viso mutati dall'età e gli occhi celesti caratteristici del casato Damian.
Quando Judas fece per aprire la bocca e parlare, di colpo si impietrì. Il suo sguardo si spostò verso l'alto, dietro di Simon. Con la mano destra allentò il nodo della cravatta e gli occhi sgranati restituirono a Simon un'espressione di puro terrore.
Judas, facendo un passo indietro, incespicò su una mattonella sconnessa e, trovandosi sull'asfalto, iniziò a balbettare qualcosa di incomprensibile, mentre indicava alle spalle di Simon.
Lui, invece, lo fissava con uno sguardo confuso e la fronte aggrottata. Fu in quel momento che Judas si vide costretto a evocare una nube nera, una condensa fluida e tenebrosa, nella quale ci si immerse completamente, sparendo.
Il Padre portò la mano destra sul petto, in direzione del dolore acuto appena avvertito. Il respiro gli divenne irregolare e gocce di sudore freddo iniziarono a imperlargli la fronte. Lo shock appena subito stava riaffiorando in ogni parte del suo corpo. Ho bisogno di un dottore...
Un crepitio crescente attirò la sua attenzione. Tutt'attorno percepì scoppiettii e schiocchi.
Alle caviglie e ai polsi avvertì delle vibrazioni. Abbassò lo sguardo ai suoi mocassini marroni e vide saette incandescenti avanzare e indietreggiare; alle spalle, un calore dolce e penetrante fino alle ossa lo costrinse a rivolgere lo sguardo dietro di sé.
Tre figure luminescenti dalle armature dorate e sfolgoranti lo avevano circondato. Erano esseri alati, la cui statura superava di molto il palazzo di tre piani in cui sorgeva il Caffè. Si vide sormontato e circondato da una bolla di luce abbagliante al cui interno risuonava una voce calda e profonda che gli fece tremare le ossa: «Ogni potere m'è stato dato, in cielo e sulla terra.»
STAI LEGGENDO
IL NOME DI GESÙ CRISTO
ParanormalFiladelfia è un borgo tranquillo. La cittadina appare come un luogo pacifico, dove la vita scorre lenta e la gente comune si accontenta di routine semplici, ignorando gli inquietanti avvenimenti che si susseguono da tempo. Padre Simon da tempo ha u...