The Mint

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Anche oggi piove! Non ne posso più di questo tempo. Piove da sei giorni. Devo pure sbrigarmi altrimenti faccio tardi a lavoro e con questo tempo non troverò facilmente un taxi. Vivo ormai a New York da abbastanza tempo da sapere come funziona. Ti butti in mezzo alla strada per fermarne uno e loro passano diritti schizzandoti l'acqua addosso! Prendo la borsa ed esco, sperando di avere più fortuna oggi. La pioggia cade a dirotta, la gente scappa da una parte all'altra. Anche oggi arriverò in ritardo. <<Taxi, taxi>> Il primo tentativo è fallito... OVVIAMENTE... <<Ta...>> inaspettatamente il taxi si ferma e torna indietro. Oggi potrebbe essere veramente il mio giorno fortunato. Salgo nel taxi che è già occupato da una donna ben vestita. I capelli lunghi le ricadono dolcemente su un lato della spalla. Il rossetto rosso acceso fa risaltare le sue labbra carnose. Ha talmente tanto profumo addosso che mi riempie le narici facendomi venire la nausea. La fortuna è già andata altrove. <<Buongiorno>> Con un sorriso che fa risaltare i suoi splendidi denti bianchi (bianchi da potermici specchiare) ricambia il saluto. <<Dove la porto signorina?>> mi chiede il tassista. <<Via Manhattan street 717 grazie>> dai dai corri altrimenti questa donna mi soffocherà con il suo profumo! <<Che coincidenza anche io sono diretta lì>> Ah bene probabilmente dovrò anche servirla! Però almeno non farò tardi. <<Mi chimo Emily piacere>> La guardo stordita, perché questa donna vuole attaccare bottone? <<Beatrice, piacere mio>> La sua espressione diventa seria. Forse non le piace il mio nome, ma chi se ne frega. Poi come se avessi parlato ad alta voce riprende <<Perdonami, avevo un amica che si chiamava come te e quando hai pronunciato il nome ho pensato a lei>> "Chiamava"... Può essere che l'ha stesa a terra con il suo profumo. Gli faccio un sorriso come per dire "ok sono contenta ora lasciami in pace" e la conversazione finisce lì. Finalmente arriviamo al locale. Salto fuori dal taxi <<È stato un piacere>> (anche se non lo è stato per niente) Senza aspettare una sua risposta corro dentro, spero che non capiti a uno dei miei tavoli! <<Buongiorno Blake>> <<Buongiorno a te bella addormentata>> Blake è il mio collega (l'unico un po' più simpatico e carino). È dolce, simpatico e il suo sorriso farebbe sciogliere anche il ghiaccio. Non capisco perché non abbia trovato ancora una ragazza. <<Caffè?>> Ma soprattutto, la cosa che mi piace di più è che mi capisce al volo. <<Come farei senza di te?>> <<Non faresti>> Fa una smorfia come per vantarsi. Ed eccolo lì, quel sorriso che mi scioglie dentro. Ora, dopo il caffè, finalmente si può ragionare! Prendo il palmare per le ordinazioni ed entro in sala e, ahimè, eccola la...Emily... Seduta nel taxi non si vedevano i suoi tacchi 12. Faccio finta di non vederla, manderò qualcun altro...e invece <<Beatrice, quindi lavori qui?>> Ecco, ora tocca per forza a me. <<Si Emily lavoro qui. Vorrebbe ordinare?>> Mi sforzo di apparire simpatica ma la mia faccia mi contraddice. <<Si, sto solo aspettando un mio vecchio e caro amico, però sta tardando. Lo sa che non mi piace aspettare. Potresti portarmi un caffè macchiato gentilmente?>> Devo ammettere però che è molto educata. <<Certo, arriva subito>> <<Grazie sei gentilissima>> Si si, perché non leggi nella mia mente, o avrà anche questo potere?! Mi volto per andare via quando mi prende per il braccio. <<Un attimo, è arrivato.>> Alzo gli occhi al cielo, mi giro verso l'entrata e vedo arrivare lui.. Damon Scott... L'uomo più arrogante della città, con il suo modo fastidioso di camminare come per dire "io sono il più figo del mondo". Dovevo immaginare che fosse lui "l'amico" che aspettava. Viene qui ogni giorno con una donna diversa. Arrogante, odioso, testa di... <<Buongiorno, stavo giusto prendendo l'ordine. La sua amica ha già chiesto. Per lei va bene il solito?>>Senza curarsi di me mi passa davanti per salutare Emily. Ma mi ha sentita? O è diventato anche sordo? Aspetto con un finto, anzi un fintissimo sorriso una sua risposta. <<Perché chiedi se già sai?>> stringo i denti e con un cenno mi allontano dal tavolo. Vorrei potergli vomitare addosso tutta la mia rabbia! Ma questo posto mi serve e non mi farò cacciare via per un tipo come lui! <<Blake mi potresti preparare un caffè macchiato e uno corretto per favore?>> << Per il tuo cliente preferito questo e altro>> Lo guardo male e subito mi strizza l'occhio, lo sa che non potrei mai arrabbiarmi con lui. <<Ma perché deve sedersi per forza ai miei tavoli?Devo sopportarlo tutti i giorni!>> <<Forse lo fa apposta, magari ha notato che non ti sta simpatico e lo fa per infastidirti>> Non ci avevo mai pensato. Può un uomo essere davvero così str... <<Ecco a te i due caffè. Divertiti>> Alzo gli occhi al cielo e sbuffando prendo il vassoio. <Grazie>>

Damon ScottDove le storie prendono vita. Scoprilo ora