Sento un rumore fortissimo e balzo dal letto. Mi metto a sedere e ciò che vedo è una lampada per terra, Whisky: il mio gatto. "Dio mio Whisky mi hai fatto prendere un colpo" certo che tra tutti i nomi mia sorella doveva chiamarlo Whisky. Sale sul letto e si avvicina sicuramente in cerca di coccole.
Guardo il telefono e sono le 6:00 oggi ricomincia la scuola. Mi alzo dal letto e raccolgo i cocci del vaso, metto una felpa e scendo in cucina. "Buongiorno" dico senza ricevere risposta "BUONGIORNO" urlo facendo spaventare quella stupenda ragazza dai capelli neri che sta preparando il caffè "ma sei deficente!" Mi lancia uno straccio e in tutta risposta rido.
Prima di fare colazione prendo una sigaretta e mi sorella mi fulmina con lo sguardo, nonostante sono anni che fumo continua a guardarmi male. Ricordo quando lo scoprì, trovò un pacchetto di Marlboro e diede di matto, col tempo però si abituò all'idea e io cominciai a fumare in sua presenza.
Mi siedo su una sedia fuori in giardino stringendomi nella felpa blu. Faccio uscire la prima nuvoletta mentre mi godo il cielo di Seattle che è stranamente sereno.
Guardo mia sorella e penso a quanto sono fortunata ad avere lei. Mia madre è morta quando io avevo 7 anni per un tumore mentre mia sorella ne aveva 10, mio padre era andato via dopo la mia nascita. Con noi era rimasta solo mia nonna che purtroppo si ammalò. Ricordo che mi parlava sempre di mia madre, mi diceva che era una grande donna e io lo sapevo, l'ho sempre saputo; si chiamava Crystal ed era come me con i miei stessi occhi e capelli neri di mia sorella. Era una donna forte, coraggiosa, sempre con la risposta pronta, con due occhi che sapevano dire mille cose ed era anche molto comprensiva.
Di mio padre so poche cose. So che si chiama Erick e da lui ho preso i capelli castani. So di lui che era molto dolce e aveva promesso a mia madre che sarebbe tornato da lei, le aveva promesso che non l'avrebbe lascia più; ma purtroppo non è più tornato e mia madre è sempre stata ad aspettarlo. Non so se lui sa che non c'è più, non so se lui è vivo, non so praticamente niente e neanche mia sorella sa molto. Krysten lei ha vissuto un po' di più con mio padre anche se aveva 5 anni mi ha raccontato di un giorno in cui erano al parco e lei era sull'altalena e mio padre la spingeva, ridevano, ridevano spensierati ma poi una chiamata lo fece tornare serio, non rispose guardò solo il nome.
Questo mi ha fatto capire che mio padre aveva problemi già da prima, non so con chi o con che cosa ma vorrei saperlo per colmare almeno un po' del vuoto che sento, almeno per sapere perché ora non è qui con noi.
Avrei voluto passare molto più tempo con mia madre avrei voluto raccontarle le mie giornate, dirle come mi sentissi, avrei voluto fare complotti contro mia sorella come facevamo sempre e poi ridere di gusto, avrei voluto vederla ridere. La vita di mia madre non è mai stata sempre felice perché viveva nella speranza di un ritorno da parte di mio padre e sapeva che non avrebbe vissuto abbastanza da vederci crescere, da vedere se saremmo state da sole o con mio padre. Mi diceva sempre 'sii felice Jane, vorrei vederti mentre sorridi'.
All'inizio piangevo tutte le notti, stavo male, troppo per avere solo 7 anni. Avevo uno sguardo così spento e così vuoto. Mia sorella non mi ha mai lasciata da sola, si sdraiava nel mio letto e dormiva con me nonostante lei non fosse nelle migliori delle situazioni. Abbiamo sofferto molto per la perdita e ogni volta che ci penso mi rendo conto di quanto devasto abbia portato, di quanto abbia cambiato me in peggio. Non sorridevo più, non avevo voglia di fare nulla.
Una notifica mi fa distrarre dai miei pensieri.
Aimee- Jane, andiamo insieme a scuola?-
Aimee è la figlia dei migliori amici dei miei genitori. Bionda, occhi scuri. È una ragazza apposto, la sua famiglia ci è sempre stata vicina. È molto simpatica, sempre positiva e in tutti questi anni è sempre stata al mio fianco, sapendo la mia situazione ma io non mi sono mai poggiata su di lei, ho sempre fatto da sola. Non volevo immischiarla nella mia penosa vita. È stata l'unica persona con cui mi sono aperta dopo tanto tempo, stento anche un po' a fidarmi ma a lei va bene così. Non è troppo invadente anzi, sa quando può fare domande e quando è meglio tacere.
-si, va bene-
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But...you
RomanceThomas: ma...tu, tu sei così bella. Continua ad accarezzarmi il viso con quelle mani così grandi ma delicate solo su di me. Jane: e tu non fai altro che illudermi. Proseguo con la grande valigia ma con un bagaglio ancora più grande fatto di amare...