*Una settimana dopo*
Jen mi ha chiamata tutte le sere, tranne oggi, si è dimenticata di nuovo di farlo. Forse avrà avuto di nuovo un imprevisto? La chiamo io. Prendo il telefono, ma mi da "non raggiungibile". Mi sto preoccupando, e se le fosse successo qualcosa? Ho paura per lei... Spero che domani mi chiami...
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Nathan: Nemmeno ieri?
Io: No... il nostro appuntamento è fra dieci minuti, e lei è sempre puntuale, quindi se non mi chiama a quell'ora non lo farà più oggi...
Nathan: Sicuramente sta bene, ma ha avuto un problema
Io: E se invece non fosse così? E se le fosse capitato qualcosa?
Nathan: Stai tranquilla! Non le è successo niente
Io: Ho paura
Nathan: Selene, non preoccuparti
Non riesco a stare calma. Non so come sta, non posso andarla a trovare, non posso abbracciarla, lei è lontana e io non so se sta bene. Non riesco a stare calma. Non ci riesco perché potrebbe esserle capitato qualcosa e io non posso fare niente da qui. Magari tutto questo è solo nella mia testa, magari sta davvero bene, ma io non posso saperlo con certezza finché non la sento.
Io: Niente... Ho deciso, la chiamo io
Il telefono squilla. Aspetto qualche minuto, dopo di che sento la chiamata che si collega e non le do nemmeno il tempo di parlare.
Io: Jen! Cazzo, credevo ti fosse successo qualcosa! Perché non mi hai chiamata? Mi hai fatta preoccupare! Stai bene?
X: Ciao, sono il ragazzo di Jen. Lei ora è sotto la doccia, posso sapere chi la cerca così riferisco?
Attacco. Il ragazzo di Jen? Che cosa significa?! Allora è vero... È vero che mi ha tradita...
Nathan: Ho sentito tutto, mi dispiace tanto...
Scoppio a piangere e lui subito mi abbraccia, cercando di calmarmi ma senza riuscirci. Io l'avevo detto che non mi sarei mai dovuta innamorare... Sono stata una stupida. Mi sono di nuovo fidata di qualcuno, e ho sbagliato. Dare fiducia non serve a niente.
Nathan: È proprio una stronza...
Io: Credevo mi amasse davvero...
Nathan: Meriti una ragazza vera
Io: Che significa ragazza vera?
Nathan: Una ragazza che ti ami sul serio, che stia sempre con te, che sia alla tua altezza, perché tu sei speciale e non meriti gente così
Io: Voglio una sigaretta
Nathan: Sei pazza?!
Io: Avevo promesso a Jen di non farlo più, ma lei ora non c'è, so che fumi, dammi una sigaretta
Nathan: Non ti farò del male
Io: Lo fai a te stesso, puoi farlo anche a me
Nathan: No Selene, non ti farò fare il mio stesso errore
Io: Ti prego cazzo! Potrei fare di peggio
Nathan: Una sola
Io: Va bene...
Non riesco a smettere di piangere. Io e Nathan ci affacciamo al balcone della mia stanza, guardando il panorama. Lui accende la sua, poi ne prende un'altra per me, anche se è molto dubbioso se passarmela o meno
Nathan: Giurami che non lo farai mai più
Io: Vedremo
Mi passa la sigaretta e io la accendo, cercando di mantenere la calma. Il cielo è buio, si vedono solo le stelle, i lampioni e le luci delle macchine che passano. Riesco a malapena a vedere Nathan.
Nathan: Non dovresti fumare
Io: Lo so, ma è l'unica cosa che mi fa stare bene a quanto pare
Nathan: Non ti fa affatto stare bene
Io: Allora perché lo fai?
Nathan: Ho iniziato il giorno della mia prima delusione d'amore e ho preso il vizio, ma non avrei mai dovuto farlo
Io: So che è sbagliato, ma ormai mi sono resa conto che tutto è un errore, non ci sono cose giuste
Nathan: E se finissi per andare oltre al fumo normale e passassi a...
Io: Sono stupida, ma non fino a quel punto
Nathan: Promettimi che fumerai poco
Io: Va bene, questo posso promettertelo
Nathan: Ho paura... Così ti rovini la salute
Io: Non mi interessa più niente ormai
Silenzio. Sbaglio a fumare, lo so, ma non mi importa, tanto ormai la mia vita è già andata a puttane, dal giorno dell'arrivo di Allison. Sento il bisogno di andarmene lontano e ricominciare da zero, ma non so come fare... E nemmeno dove andare...
Io: Voglio andare via
Nathan: In che senso?
Io: Trasferirmi, lontano, come Allison, come Diana
Nathan: E lasciarmi qui da solo?
Io: Saresti l'unico motivo per cui rimarrei qui
Nathan: E la tua classe? Il gruppo? Claire?
Io: Se ne faranno una ragione
Nathan: Non ti obbligherò a restare qui, ma sei sicura di volerlo fare?
Io: Sì, voglio ricominciare la mia vita da capo, in un posto dove non conosco nessuno, fare nuove amicizie, trovare l'amore vero una volta per tutte...
Nathan: Almeno fammi venire con te
Io: No, Nathan, qui tu hai la tua vita e non voglio che lasci tutto per me
Nathan: Io lo farei
Io: Ma io non posso permettertelo, mi sentirei in colpa, e poi se parto è per cancellare ogni ricordo di Los Angeles
Nathan: Se ti renderà felice, non sarò io a trattenerti qui. Ma non voglio perdere la mia migliore amica
Io: Nathan...
Lo abbraccio. Sento una lacrima bagnarmi la guancia, e mi accorgo che sta piangendo anche lui. Lui sarà quello che mi mancherà di più
Nathan: Almeno posso accompagnarti in aeroporto?
Io: Sì, certo
Nathan: Quando hai intenzione di partire?
Io: Il prima possibile
Nathan: San Francisco è una città molto bella... Se vuoi, potresti andare lì
Io: Sai, tu sei una persona meravigliosa. Nonostante io sia la tua migliore amica, hai capito che qui sto male, e mi stai aiutando, hai appoggiato la mia scelta anche se faresti di tutto per farmi rimanere qui, questa è amicizia, capire la situazione dell'altro e appoggiarlo
Nathan: Mi stai facendo commuovere...
Io: Sono semplicemente sincera
Nathan: Starò con te fino all'ultimo minuto che abiterai qui
Io: Anche la notte?
Nathan: In un'altra stanza, però sì
Io: Ti posso lasciare la camera dei miei genitori
Nathan: A proposito, saranno d'accordo?
Io: Ormai sono abbastanza grande per decidere per la mia vita
Nathan: Sei minorenne, però
Io: Dirò che mi trasferisco da Max, e lui mi reggerà il gioco
Nathan: E come troverai casa?
Io: Max ha un'amica che abita a San Francisco, non la conosco, ma potrei fermarmi da lei
Nathan: Cerco il volo più vicino... Anche se non vorrei...
Prende il cellulare. Sto per lasciare tutto, sto per lasciare tutti. È incredibile, ma è vero. E non mi pento della scelta che ho preso.
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Un amore proibito {completa}
Romance-COMPLETA- Credeva di essere come le altre, invece non era così... Selene è una sedicenne tranquilla, abbastanza timida, amante dello studio (anche se in matematica è un caso perso) con un solo difetto: è omofoba, e neanche poco. Infatti, ha sempre...