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Sprofondo nel letto e sospiro fissando il soffitto, fin quando non suona il campanello e mi alzo per andare ad aprire a Miralem "Ehi" - "Hai cambiato idea?" Lo faccio entrare mentre mi passo una mano tra i capelli "Non lo so. Non possiamo mangiare a casa?" - "Che problema c'è?" Mi siedo sul divano e lo guardo "Come dovrei interpretare questa uscita?" Lo vedo scuotere la testa per poi sedersi accanto a me "Dani, perché ti stai facendo tutti questi problemi? Tu, vuoi qualcosa da questa cena?" - "No.. io.." sospiro e mi giro verso di lui "Io non voglio avvicinarmi a te. Potrei illudermi, lo sai che succederà. Potresti mollarmi e.." mi prende la mano e la porta contro il suo viso "Dani, non andrò da nessuna parte. E ok, voglio riprovarci, per me, per te ma soprattutto per Edin, ma se non dovesse funzionare comunque nessuno se ne andrebbe e nessuno si porterebbe via Edin. Ora puoi andare a cambiarti? Oppure possiamo anche uscire così" abbasso lo sguardo verso le braghe nere e bucate che ho addosso "Vado a cambiarmi" - "Hai un'ora" - "Avevi detto alle sette, sono le sette e un quarto" - "Immaginavo avresti avuto una crisi isterica e sono venuto prima" ruoto gli occhi al cielo e mi alzo andando verso la camera per cambiarmi.

Continuo a passare lo sguardo sui tavoli che ci circondano "Non sono abituata a tutto questo, non potevamo andare in un semplicissimo ristorante?" - "Dani, non farla troppo lunga. Guarda il menù e scegli qualcosa. Non siamo mai andati in un ristorante solo perché non avevo i soldi per farlo, prima" prendo un respiro e faccio come dice, scorrendo ripetutamente l'intero menù, per poi richiuderlo e puntare gli occhi sul ragazzo davanti a me "Fai tu, sono in crisi" - "Sei in crisi dal momento esatto in cui ci siamo rincontrati" annuisco e mi porto il tovagliolo sulle gambe "Puoi rilassarti?" - "No, sto pensando a tutte le cose che non sono successe tra di noi prima e a tutto ciò che può andare male ora" - "Magari per una volta potrebbe andare tutto bene, no?"
"Ti stai annoiando talmente tanto da voler andare a casa, che continui a guardare l'orologio?" - "No è che.." passo le dita sulla cucitura della tovaglia bianca e sospiro tornando a guardarlo negli occhi castani "Vorrei chiamare Emina, per sentire Edin" mi allunga il suo telefono e vedo la faccia sorridente di Edin mentre gioca con Enis sul pavimento di casa di Emina "Me l'ha appena mandato" riavvio di nuovo il video e poi lo guardo quando si blocca "Non è che possiamo chiamarla? Solo per sentire se va tutto bene" - "Per sentire se va tutto bene o per sentire Edin?" Appoggio il mento sulla mano e con l'altra alzo due dita lasciandomi sfuggire un sorriso "Dai, usciamo e poi facciamo una videochiamata" mi alzo velocemente dalla sedia e poi mi abbasso per raccogliere il tovagliolo che ho, involontariamente, fatto cadere, Miralem mi si avvicina e mi appoggia la mano sulla schiena mentre ci avviciniamo alla cassa per pagare.

"Ora sei tranquilla?" - "Si, ma vorrei lo stesso andarlo a prendere e dormire con lui" mi metto le mani dentro le tasche del giubbotto e continuo a camminargli affianco "Non l'hai mai lasciato a qualcun altro?" - "No, neanche ai miei, me lo andavo sempre a prendere prima che si addormentasse" sento il suo braccio appoggiarsi sulle mie spalle e chiudo gli occhi lasciandomi andare ad un sospiro "Miralem.." - "Ti da fastidio?" - "No ma.." - "Allora rilassati" scuoto la testa e lo lascio perdere, mentre continuiamo a camminare lungo una via del centro "Penso di essere in ansia per il primo giorno di scuola di Edin" - "Tu in ansia?" Ruoto gli occhi al cielo appoggiando la testa al suo braccio "Smettila di prendermi in giro" si abbassa per avere le labbra vicino al mio orecchio "Mai, è più forte di me" sbuffo colpendo con la mano il suo petto mentre lui inizia a ridere "Andiamo! Ero seria!" - "Lunedì mattina passo a prendervi e lo portiamo assieme a scuola, così poi potrai piangere sulla mia spalla" tento di colpirgli nuovamente il petto ma lui mi afferra la mano stringendola nella sua "Vuoi fermarti da me a dormire? Sarai nella stessa casa in cui Edin, probabilmente starà già dormendo" - "Meglio di no, e poi dovrò abituarmi prima o poi al fatto di dovertelo lasciare, no?" Miralem si ferma e obbliga anche me alla stessa azione, per poi pre fermi il viso tra le mani e avvicinarci il suo "Meglio di no per cosa? Per non finire come ora così vicina a me? Potrei baciarti in questo istante. E si, forse dovrai abituarti o forse no, dipende da noi.." - "Sto per rovinare tutto.." il suo respiro mi accarezza la pelle del viso e socchiudo gli occhi "Se sto a sentire te, qui, tra noi non c'è niente da poter rovinare" sospiro chiudendo gli occhi e lasciandomi andare, poggiando le mani sui suoi fianchi e allungandomi verso il suo corpo, in punta di piedi gli sfioro le labbra, veloce ed indolore, riapro gli occhi e lui è lì immobile che mi fissa, poggio i piedi a terra e porto i polpastrelli sulle sue labbra che li baciano, gli prendo il viso tra le mani e mentre le sue braccia mi circondano la vita, lo bacio, prima a stampo, e l'accenno di barba sferza sulla mia pelle assieme ad una folata di vento gelido e poi lo approfondisco, stringendomi a lui, facendomi stringere.
Non pensando a nulla.
Lasciandomi andare.

"Ti porto a casa" mi prende la mano e la stringe mentre ci riporta alla sua macchina, in silenzio dopo il nostro bacio "Dormi da me, con Edin, se è in camera mia dormirò sul divano" - "No.. io.." - "Avrai come minimo, conoscendoti, una crisi isterica. Ho bisogno di sapere che starai bene, che non te ne andrai e che non scapperai via da me con nostro figlio dopo il bacio di prima. E l'unico modo che ho per essere sicuro non succeda nulla di tutto questo è mettermi tra te e la tua via d'uscita"

Guardami negli occhi, e pensa solo a noi • Miralem Pjanic Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora