Risolto il proprio "problemino" ed indossati dei vestiti puliti, Leonard uscì dal bagno e corse in cucina. Sedutosi a tavola, iniziò a mangiare velocemente la propria colazione, sperando con tutto il cuore che la propria madre non gli ponesse domande sul ritardo di quella mattina. Ovviamente non era una giornata molto fortunata per Leonard. Gioanna conosceva suo figlio meglio di chiunque altro, oltre a quel faticoso risveglio, le fu sufficiente un'occhiata per capire che qualcosa non andava nel suo bambino. Cercando di non essere troppo diretta, la donna passò all'altro la solita tazza di caffelatte ed una seconda fetta di pane tostato. La dolce marmellata di ciliegie ed un sorriso furono sufficienti ad attirarne l'attenzione.
Allora, che programmi hai questo pomeriggio ? *sorrido*
*alzo lo sguardo su di lei* - Accidenti, lo sa ... Altrimenti perché chiedermi una cosa così scontata ? Vado da Frans tutti i giorni dopo scuola ... Vuole spingermi a parlare di lui ! - *ingoio il boccone e bevo un sorso di caffelatte* B-beh, vado alla baita dei Bergman ... ma torno prima del tramonto, ho molte cose da studiare e ...
E, a causa di Frans, fai fatica a concentrarti, oltre che a dormire ? *lo guardo negli occhi* Per non parlare di tutte le mutande che ...
Mamma ! *mi copro il viso pieno di vergogna* Non ti rendi conto di quanto quello che dici sia imbarazzante ! *mi alzo prendendo anche la seconda fetta di pane e andando verso lo zaino* - Come fa a dire certe cose in modo tanto tranquillo !?! -
Alzandosi divertita, la madre gli si avvicinò chiudendogli per bene lo zaino e sistemandogli i capelli dietro le orecchie proprio come quando era piccolo. Leonard si era fatto alto ormai, era quasi al termine della scuola superiore ed era fortemente intenzionato ad andare all'università, ma lei non si sarebbe mai rassegnata a vederlo come un adulto, ai suoi occhi sarebbe rimasto sempre il suo bambino combinaguai. Accarezzandogli la guancia arrossata, la donna lo strinse affettuosamente e, non appena ricevette l'abbraccio del figlio, si staccò e gli diede un colpetto sulla fronte.
So cosa stai passando Leonard *incrocio le braccia al petto* E te lo ripeterò di nuovo, più tempo aspetterai per dire a Frans quello che provi, più darai la possibilità a qualcun altro di portartelo via. Quindi datti una svegliata !
*mi massaggio la fronte e sospiro* Sì, lo so ... *vado alla porta* A dopo mamma *mi avvio verso scuola ed il mio sguardo cade automaticamente alla baita dei Bergman* - A volte penso che, se accadesse, per Frans sarebbe meglio ... - *scuoto la testa* - Meglio non pensarci adesso, se voglio che sia davvero felice ed al sicuro devo portarlo via da quella casa, ad ogni costo -
Nel corso di quegli anni, Leonard aveva pensato più e più volte a come liberare Frans dall'influenza di quel mostro di suo padre, non importava che ormai fossero quasi maggiorenni, l'uomo ancora non smetteva di cinghiare il figlio ad ogni occasione. Borje sapeva distruggere lo spirito e precludere ogni futuro diverso dallo spalare merda di vacca o portare greggi al pascolo tutta la vita. Una semplice fuga non sarebbe bastata, il biondo era troppo alienato e legato alla sua famiglia ed ai valori che gli erano stati inculcati, vedeva la fatica ed il lavoro come l'unica cosa in cui era utile e capace. Al corvino si spezzava il cuore ogni volta che, scorgendogli la schiena, la vedeva arrossata da segni freschi ad aggiungersi al resto della fitta raganatela di cicatrici ormai sbiadite. Come poteva, una persona dolce d'animo come Frans, lasciarsi spezzare in quel modo senza reagire ? Nei suoi incubi peggiori Leonard lo vedeva crollare per la troppa fatica e non rialzarsi più. No, non poteva permettere che un destino simile si realizzasse e così aveva deciso di fare un accordo con un uomo che, ormai da anni, si era irrimediabilmente allontanato. Il ragazzo avrebbe fatto qualsiasi cosa al solo scopo, un giorno non più così distante, di salvare colui che amava.
*stringo i denti ed entro nella chiesetta prendendo posto prima che inizi la lezione* - Per fortuna ho fatto in tempo -
*lo guardo sedendomi dietro di lui e ridacchio* Oh, Leonard, ma sei tu ? Con quei capelli lunghi ti avevo scambiato per una delle ragazze...
*sospiro e lo ignoro tirando fuori il materiale per scrivere* - Ancora con questa storia... Che cosa gli importa se porto i capelli lunghi ? - *guardo l'insegnante entrare*
*mi sporgo sul banco avvicinandomi al suo orecchio* Sai, dovresti tagliarteli il prima possibile ... *sussurro* Tutti in paese pensano che tu sia uno di quei deviati malati a cui piacciono gli uomini. O magari è davvero così ? *rido tenendo gli occhi sul maestro assicurandomi che non si accorga di me* Io dico che lo sei. Sei un deviato e farò in modo che lo sappiano tutti così non potrai ...
Un colpo di stecca sonoro s'infranse sul banco del ragazzo dietro Leonard il quale, spaventato, si vide costretto a rimettersi a sedere in modo composto. Il corvino trattenne a stento un sorriso di soddisfazione, anche senza saperlo, l'insegnante lo aveva appena salvato da una situazione piuttosto spiacevole. Sì, lui era un "deviato " come si era spesso sentito appellare da quando aveva cominciato a rifiutare le proposte delle ragazze della classe, ma non gli importava per niente cosa pensassero di lui o che cosa credessero di sapere i suoi compaesani, la loro opinione gli era indifferente. Se quella gente avesse passato più tempo ad informarsi su quanto cambiato fosse il mondo al di fuori di quella piccola comunità, invece che spettegolare dalla mattina alla sera, parole come "deviato" non sarebbero state nemmeno presenti nel loro vocabolario. C'era solo un problema di quella questione che affliggeva Leonard, ovvero che, a mettere in giro quella dannata voce, seppur vera, era stato il signor Bergman. Scoprirlo non era stato difficile, ma mordersi la lingua per non farlo scoprire a Frans, infinitamente di più.
- Pensava che così avrebbe distrutto la nostra amicizia - *stringo i denti* - Grazie al cielo Frans non crede ai pettegolezzi, ma se un giorno dovessi dichiararmi allora ... Potrebbe odiarmi ? -
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1 X 1 - "In every moment, always and forever, me for you and you for me"
RomanceRacconto alternativo della mia storia: "2 X 1 - You have taught me to live well" Cosa sarebbe successo se il sogno d'amore di Leonard Lindgren con Frans Bergman si fosse realizzato. ATTENZIONE ! Questa storia contiene relazioni omosessuali ! SE NON...