A.M.

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Fa freddo nella stanza. Tutto è spento. Tolgo a fatica le pesanti coperte rosse che mi scaldano e mi proteggono dagli scherzi di Morfeo; intorno è tutto calmo devo solo azionare il cervello e cominciare a pensare.

Probabilmente questa é la mia condanna.

Cerco qualcosa nel mio armadio, non cerco di piacere a qualcuno in particolare ma cerco di stare bene senza omologarmi troppo; vado a lavarmi e minuziosamente muovo lo spazzolino prima su e poi giù, dopo a destra e poi a sinistra e spruzzo uno di quei deodoranti che trovo buttati sulla mensola affianco alla vasca. A caso metto libri nel mio zaino, sono troppo stanco per fare ciò con cura, ripongo con criterio solo il mio astuccio che pullula di varie schifezze e che emana un rassicurante odore di grafite. È quasi ora di salire in macchina ma non rinuncio a pochissimi minuti di riposo sopra la prima superficie morbida che mi si presenta,  adoro questo sonnellino rigenerante e la sensazione del cuscino sulla pelle. Metto I guanti, il berretto, prendo le chiavi, il portafoglio, lo zaino, apro frettolosamente la porta di casa, dato che puntualmente sono in ritardo, mi soffermo a pensare al grandissimo fracasso che fa la serratura e poi scappo sempre verso la stessa direzione. Concedo un saluto al mio cane e salgo in macchina assonnato:"buongiorno" dico; è la prima parola che pronuncio dalle 6: 52 del mattino.

Probabilmente il percorso di pochi chilometri dalla macchina alla scuola a chi è con me in macchina sembrerà irrilevante, per me non è così: quell' albero sulla collina sta aspettando che io vada da lui; l'ho osservato spesso e da varie angolazioni, ogni tanto splende insieme alle spighe e al manto verde, alcune volte si nasconde tra la nebbia che lo rende ancora più suggestivo, altre sembra quasi l'emblema della solitudine rifugiatosi nei più remoti luoghi dell' antartico.

Vorrei fosse lui la mia meta.

Quando ci inoltriamo nel viale alberato mi sento come in un film dove quelle coppie sfrecciano su una moto in mezzo a lunghissimi rettilinei ricoperti da foglie di diversi colori, anche se il tratto che percorriamo noi durerà circa 4 secondi. Dopo l'incrocio, la pista ciclabile, il secondo semaforo e le case in costruzione, siamo arrivati:" ciao" seconda parola della giornata.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 09, 2014 ⏰

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