Epilogo

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Harry' pov

Salii in fretta e furia al piano di sopra, indossando dei pantaloni della tuta, infilando in tasca il piccolo oggetto metallico che avevo lasciato sulla scrivania prima di andarmene, e successivamente corsi fuori di casa come un fulmine.

"Louis! Louis!" urlai...

Continuavo ad urlare il suo nome a squarciagola tra la folla mentre sentivo il mio corpo quasi distrutto. Ogni muscolo faceva male, la mia pelle bruciava, i tagli bruciavano...

Eppure quel dolore non sembrava tanto insopportabile, ma perdere Louis lo era.

Avevamo affrontato anche quell'ostacolo ma a quanto pare non era servito a niente, perché aveva preferito lasciarmi lo stesso.

Correvo tra la folla, spingendo e tirando spallate a persone che non avevo mai intravisto prima.

"Lou!" continuavo ad urlare, con il bruciore alla gola ormai.

Era troppo tardi, era andato. Ma non volevo mollare, non ne avevo proprio l'intenzione, così continuai ad andare nella direzione opposta alla folla, sperando di riuscire a trovarlo.

Ma, prima di ciò, una persona in particolare attirò la mia attenzione, focalizzando totalmente il mio sguardo su di essa.

"Harry Styles." disse con tono distaccato mentre ghignava, quasi soddisfatta di qualcosa di cui non ero a conoscenza, o forse si?

"Rose..." pronunciai il suo nome con ribrezzo e dispiacere, era ancora in città e ciò stava a significare che non sarebbero bastati i litigi tra me e Lou per conto nostro ma lei ci avrebbe messo il suo.

"Ho visto il tuo amante correre tra la folla... poveretto, deve essere sfinito dopo ciò che ti è successo." ribatté lei ancora con quel ghigno stampato sul viso, mostrando la sua dentatura perfetta ma anche il suo sorriso più perfido.

Lei era così: perfida, avida, viscida. Una serpe, una schifosissima serpe che avrei voluto schiacciare con le mie scarpe, ma non potevo. Era influente e potente. Era in contatto con le più grandi potenze inglesi e non avrei potuto torcerle un dito contro.

Volevo solo che i responsabili di ciò che era stato fatto a me fossero puniti, ma ovviamente non lei... non sarebbe mai finita in carcere. Che sia maledetta. Doveva marcire all'inferno, non volevo vederla mai più. In fondo non mi era mai piaciuta, avevo sempre una brutta sensazione ogni volta che ero in sua presenza, sentivo il mio stomaco rivoltarsi.

"Rose... non pensavo potessi cadere così in basso. Mi fai veramente schifo." scattai acidamente, guardandola dritto negli occhi fermamente e distaccatamente, lasciando trasparire solamente il mio odio verso di lei. 

Nel frattempo la folla continuò ad avanzare e la gente continuava ad aumentare, i cancelli delle case furono quasi abbattuti e le persone continuavano a strattonarmi. Avevo completamente perso di vista Louis.

"Senti, Harry, non fare tanto il gradasso... ti ricordo che qui i froci vengono puniti a morte." continuò lei, imperterrita, mentre il mio sguardo si era spostato altrove.

Non riuscivo ad intravedere minimamente Louis. Ero terrorizzato. Se gli fosse successo qualcosa? La mia mente viaggiava troppo velocemente ed iniziai a respirare irregolarmente, nel mentre Rose continuava a farneticare ma ormai non le stavo più dando ascolto. Per me quella donna era morta.

Si avvicinò pericolosamente al mio viso, con uno sguardo di sfida e fin troppo perfido, mentre il mio cuore continuava a battere all'impazzata a causa della corsa.

"Harry, vai via, prima che ricominci da dove mi sono fermata." mi sussurrò all'orecchio e la strattonai, guardando per l'ultima volta la sua faccia prima di voltarmi e sparire tra la folla.

1864 | l.s. | Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora