Caro Andrea, ti ricordi quando le nostre strade si sono incrociate? Siamo arrivati nella stessa azienda lo stesso anno, anche se in uffici differenti e con compiti diversi. Io sapevo chi fossi tu e viceversa. La prima volta che ti ho sentito parlare durante una riunione di tutto lo staff ho pensato fossi un grandissimo rompipalle. Il tuo modo di fare non mi piaceva, per niente. Alcuni tuoi clienti, che per caso erano anche miei conoscenti, non facevano che lamentarsi di te e, sui tuoi modi di fare, non potevo dar loro torto. Abbiamo passato così almeno 3 anni a conoscere i nostri nomi e non esserci mai presentati di persona. Poi un giorno ho dovuto passarti un progetto che mi stava molto a cuore e tu ne hai criticato una parte. Lì per lì me la sono presa, poi, a mente fredda, ho ragionato e nonostante il tuo caratteraccio non ho potuto che darti ragione. Quella è stata la prima volta che abbiamo avuto a che fare, ma dopo allora penso non ci siamo parlati per almeno altri 4 anni. Ad un certo punto ti hanno affidato un incarico per il quale dovevamo collaborare a più stretto contatto e da allora abbiamo cominciato a conoscerci e ho imparato che sei come ti presenti: diretto, sfrontato, senza peli sulla lingua e per queste tue caratteristiche ti posso definire una persona autentica, vera ed onesta come poche ne ho conosciute. Pur collaborando i nostri incontri sono sempre stati sporadici seppur proficui. Alla fine sei passato di grado e ti hanno trasferito in un'altra sede. Io ero ad un punto morto, non avevo più molti stimoli a livello lavorativo, ma tu con una sola parola mi hai ridato un senso per andare avanti. Mi hai chiaramente fatto capire che apprezzavi il mio modo di lavorare e mi ritenevi in grado di essere il tuo braccio destro con un ruolo importante. Purtroppo non è andata come speravamo. Chi è venuto al tuo posto mi ha dato comunque fiducia, io ho trovato il coraggio di propormi per alcuni incarichi e mi sono ritrovato a lavorare di più ma con più entusiasmo ed energia. Quando hai cambiato sede, io pur essendo impegnato con un'altra persona, mi sono reso conto che mi piacevi e mi mancavi. Mi sono sentito terribilmente in colpa nei confronti del mio compagno, anche se tra noi le cose non funzionavano già da un po'. Io e te ci siamo comunque tenuti in contatto tramite messaggi e social e, con la scusa di collaborare ad alcuni progetti che avevi lasciato aperti, abbiamo cominciato a vederci ogni tanto. Qualche cena tra ex colleghi, qualche corso di aggiornamento e le occasioni per vedersi sono cresciute, così come il mio interesse per te. Finalmente mi sentivo vivo e non importava se tu ricambiassi o meno, sapevo che avevi deciso di restare single, io, per di più, ero impegnato, per cui questo amore platonico mi bastava.
Un giorno poi è successo l'inevitabile, col mio compagno è finita. Ho scoperto che lui mi tradiva da anni ormai. La rabbia per essermi fatto prendere in giro, per essermi sentito in colpa quando era lui a tradirmi, è stata così forte che mi sono sentito sopraffatto. In tutto questo tu eri lì,anche solo con un messaggio o un post, tutti i giorni, a chiedermi come andasse, a lasciarmi pensieri positivi. Così piano piano la rabbia è stata sostituita dall'amore, non più platonico, che ho iniziato a provare per te. La consapevolezza di ciò mi ha colpito come un treno in corsa e mi sono ritrovato inerme davanti a questo sentimento. Perché amarti era bello, ma saperti irraggiungibile, dovendomi accontentare della tua amicizia, faceva un male terribile. Certi giorni mi mancava il fiato da tanto il cuore era stretto nella morsa della tristezza, altri scoppiava dalla felicità per un tuo messaggio che mi faceva capire che mi stavi pensando. Questa altalena di sentimenti è andata avanti per mesi. Poi, ad un certo punto, il mio principale mi ha detto che avrei dovuto collaborare con te ad un grosso progetto e trasferirmi per mesi nella tua sede. Ciò avrebbe voluto dire lavorare ogni giorno con te. Da un lato ero felicissimo, dall'altro ero atterrito. Come avrei potuto lavorare per mesi, ogni giorno, a stretto contatto con te? Stavo per rifiutare quando tu mi hai detto che avevi bisogno di me per quel lavoro e che nessun altro ne sarebbe stato capace. Ecco, per me, sapere di esserti indispensabile, anche in una sola parte della tua vita, era più che sufficiente. Così ci siamo ritrovati a lavorare nuovamente assieme, ma in modo più assiduo. Abbiamo instaurato una nostra routine, io portavo la colazione, tu il pranzo. Facevamo tardi la sera per cui un aperitivo spesso ci stava, mi accompagnavi a casa, ti invitavo a salire per un piatto di pasta, altre due chiacchiere e ci si salutava con un sorriso. Quello di cui non ti sei mai accorto è il sospiro di rassegnazione con cui chiudevo la porta appena giravi le spalle. Ormai ero rassegnato ad essere niente più che un amico.
Un giorno non sono venuto a lavorare e non ho avvisato. Tu hai capito subito che qualcosa non andava, per cui sei corso subito a casa mia e mi hai trovato svenuto per terra in una pozza di sangue. Il mio ex aveva pensato bene di voler tornare con me e ad un mio rifiuto si era incazzato così tanto da picchiarmi e accoltellarmi. Ringrazio quella volta in cui ci siamo scambiati le chiavi di casa per ogni evenienza. Se non le avessi avute ora non sarei qui probabilmente, i medici dissero che solo mezz'ora di ritardo e sarei morto. Mentre aspettavi i soccorsi ti ho sentito piangere e dirmi che mi amavi, che senza di me non eri nulla e che se mi fossi ripreso mi avresti chiesto di stare insieme. La voglia di lasciarmi andare era tanta, ma quelle parole bastarono a darmi il coraggio di combattere e restare in vita. Mi hai salvato due volte. Quando mi sono risvegliato, eri addormentato con la testa sul mio letto e una mano che teneva la mia. Te l'ho stretta, tu hai aperto gli occhi e ci siamo fissati per un lungo istante, poi ti ho detto che anche io ti amavo. Da allora non ci siamo più lasciati e sono qui oggi per prometterti di esserci sempre per te come tu lo sei sempre stato con me. Ti amo più della mia vita e ti amerò per sempre, di quell'amore che se ci pensi ti fa venire le lacrime agli occhi tanto ti riempie il cuore e l'anima. Sarò per sempre tuo.Con Amore
Luca
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Luca, sono così felice di essere qui oggi con te e i nostri cari. Fino a un paio di anni fa ero un single convinto, pensavo di bastare a me stesso, ma tu con la tua semplicità e allegria ti sei insinuato sottopelle e mi sono ritrovato a non poter fare a meno di te.
Mi ricordo i primi anni che lavoravamo assieme. Nessuno ci aveva presentato, ma il tuo nome veniva fatto spesso dai grandi capi, così alla prima riunione di staff avevo ascoltato i tuoi interventi con attenzione, pensando che fossi davvero in gamba. Non potevo però ammetterlo, per cui avevo fatto alcuni interventi per metterti in difficoltà e tu avevi ribattuto senza batter ciglio. Sono passati così anni in cui ci siamo incrociati per caso, abbiamo scambiato poche parole. Ogni volta mi incuriosivi, ti trovavo una persona positiva e preparata e mi fermavo a pensare che sarebbe stato bello lavorare assieme. Quel momento arrivò dopo anni. Non c'erano molte occasioni per farlo, ma la nostra sintonia era evidente, anche altri collaboravano con noi ma io preferivo te, mi capivi al volo e sopportavi il mio caratteraccio, sapevi farmi rientrare nei ranghi, mi calmavi e sapevi farmi capire quando avevo esagerato senza alterati. Eri l'unico che sapeva cantarmele senza che io fossi in grado di ribellarmi e cercavi sempre di capire le mie ragioni.
Ad un certo momento mi hanno promosso di grado, io avrei voluto restare in sede e averti come braccio destro, ma ai piani alti decisero di mandarmi in un'altra filiale. Pensare di non collaborare più con te mi dispiacque molto ma non potevo farci nulla. Cominciai allora a capire quanto fossi importante per me. Non mi bastava sentirti per messaggio o tramite commenti ai post su Facebook, ma tu eri impegnato e io ancora non volevo cedere all'idea di non bastarmi da solo. Poi quell'essere infido del tuo compagno si tradì, tu scopristi i suoi anni di tradimenti e lo lasciasti. Avevi il cuore a pezzi, eri infuriato e avevo paura facessi qualche pazzia, così ogni giorno ti scrivevo per farti sentire la mia presenza. Ci vedevamo comunque poco, ma i miei sentimenti per te crescevano a dismisura. Tu non ti sei mai accorto di nulla, son sempre stato un bravo attore. Non ero pronto ad ammettere che per me eri come l'aria, ma ero ancora meno pronto a tagliare i ponti con te. Ogni tanto avevo la sensazione che tu volessi allontanarti, così dopo mesi di questa situazione di stallo, convinsi il tuo capo che avevo bisogno di te per un progetto importante. Volevo averti vicino tutti i giorni, volevo capire se ero innamorato di te davvero o dell'idea che di te avevo costruito nel tempo. Sapevo che stavi per rifiutare, per cui ho fatto leva sul tuo bisogno di sentirti importante e apprezzato e ti ho detto chiaramente che solo tu potevi aiutarmi e seguirmi nelle mie idee. Non erano bugie, perchè è vero, solo tu sai leggere in me ancor prima che io mi renda conto di aver pensato certe cose. Alla fine l'ho spuntata e abbiamo passato mesi a stretto contatto, prima solo in ufficio e poi con la scusa di un aperitivo tra amici o una cena siamo arrivati a passare insieme tutta la giornata fino a sera. Ogni volta che ci salutavamo era sempre più difficile lasciarti, avrei voluto passare con te anche le notti, abbracciato a te ad ascoltare il tuo respiro. Ormai avevo capito di non voler essere più single e di volerti nella mia vita, solo non sapevo cosa provavi e avevo paura di perderti anche come amico. Arrivò poi quel terribile giorno in cui non ti vidi arrivare in ufficio, corsi da te sicuro ti fosse successo qualcosa, ma mai avrei pensato di essere sul punto di perderti per sempre. Mentre aspettavo i soccorsi piangevo, pregavo e ti dicevo tutto ciò che provavo. Quando poi ti sei svegliato e hai detto di amarmi, finalmente, tutto è andato a posto e la mia vita ha acquisito un senso. Ora sono qui per te come lo sarò sempre. Il mio amore per te non ha confini e te lo dimostrerò ogni giorno della nostra vita insieme.Con amore immenso,
Andrea
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Le nostre promesse
RomanceCosa si può scrivere in una promessa di matrimonio? Copertina di #DavidRas