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«Non so cosa stia succedendo quindi me ne starò seduto comodo a guardare.» Yuta si mise a capotavola e guardava me e Johnny.

«Perchè sei qui Taeil?»

«Ho vinto la borsa di studio per studiare qui in America e quindi eccomi qui...»

«Davvero non ci credo...tra tante città proprio Chicago hai scelto!»

«Mi è sempre piaciuta Chicago. Non sapevo che tu studiassi qui.»

«Perchè dirtelo? Stesso non ci sopportiamo.»

«Ecco... appunto.»

«Poichè già vi conoscete, e a quanto pare vi state antipatici a vicenda, direi di mangiare!» Yuta ruppe il silenzio formatosi. Io e Johnny ci sedemmo uno di fronte all'altro. Tra di noi non parlammo per il resto della cena, per fortuna c'era Yuta che mi dava a parlare: era un ragazzo molto curioso e solare, era facile fidarsi di lui poiché dava un senso di sicurezza, fiducia e tranquillità.
A fine cena, li aiutai a togliere la tavola e con permesso tornai in camera. Essendo molto stanco per il viaggio mi misi subito sotto le coperte, lessi prima un po' il programma per il giorno dopo e poi guardai qualche video su YouTube.

Bussarono alla porta e gli dissi che poteva entrare.

«Scusa, credo di aver dimenticato qualcosa qui. Prima era la mia camera...» Era Johnny, si fermò sotto l'arco della porta con una mano tra i capelli per l'imbarazzo credevo.

«Accendi la luce per favore.» Mi misi seduto al centro del letto. «Hai dimenticato un libro? Una felpa?»

«Un libro! Me ne sono accorto perché mi servirebbe per la lezione di domani. Per caso lo hai visto?»

«No mi dispiace. Se lo trovo te lo darò.»

«Va bene grazie. E scusa ancora.» Spende la luce ed uscì dalla camera, chiudendo dietro di sé la porta.

La settimana era trascorsa velocemente. La convivenza andava abbastanza bene, i litigi c'erano ma oltre la mattina a colazione e la sera a cena non ci vedevamo più di tanto. Anche se qualche lezione in comune c'era.

La cosa che più odiavo era arrivata. Dovevamo scrivere un'intera tesi in inglese e poi esporla davanti tutta la classe, sempre in inglese. Ero bravo un inglese ma non così tanto da scrivere una tesi scientifica.

Bussai alla porta e appena mi diede il permesso entrai.

«Scusa se ti disturbo. Posso chiederti un favore?»

«Certo! Siediti sul letto!»

«Non c'è Yuta?»

«No è uscito mentre eri in bagno.»

«Ah okay. Senti mi potresti dare una mano con la tesi scientifica? Sto avendo delle difficoltà poiché non conosco bene alcuni termini.»

«Si ti posso aiutare, anche perché devo fare la stessa cosa. Prendi il PC e vieni di qui.»

Andai a prendere il PC in camera, con il libro e il quaderno con gli appunti.
Al mio ritorno Johnny non era più vicino alla scrivania, era sul letto con le gambe incrociate che sorreggevano il PC.

«Oh quello è il libro che non trovo più. Posso vedere anche io dal tuo?»

Mi misi seduto accanto a lui e gli passai il libro.

«Inizia a scrivere e se hai problemi me lo chiedi, va bene?»

«Oh sì certo.»

Passammo così il pomeriggio. Era la prima volta che io e Johnny eravamo vicini e non litigavamo, ma ci stavamo aiutando davvero l'un l'altro.

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