Big Joe si è fermato un'altra volta dopo qualche ora di guida notturna, spiegando di aver bisogno di dormire. Si è sistemato su un brandina posta dietro ai sedili.
"Ti assicuro che è molto più comodo stare lì dove sei tu piuttosto che su questo vecchio letto, ragazzo. -ha spiegato a Thomas passandogli un cuscino- Se vuoi, ho anche questo -ridacchia sventolando un consunto animaletto di pezza che un tempo poteva essere un cagnolino.- Era di mio figlio. Adesso ha quasi trent'anni lui, quindi non gli serve più."
"Grazie, ma credo che serva a te ora."
L'uomo borbotta qualcosa di non comprensibile che si trasforma in un lento russare.
Thomas si distende sulla seduta tripla del tir fissa il tettuccio grigiastro. Poco dopo si rende conto che aver dormito per gran parte del pomeriggio non è stata una grande idea. Hela è silenziosa, sembra non esistere: deve essersi irritata dopo che ha deciso di ignorare le esagerate paranoie della dea, oppure si è offesa quando le ha detto di lasciarlo perdere e di andare a sfogliare una rivista di chirurgia estetica.
Big Joe si è rivelato piuttosto taciturno, ma quando parla rivela sempre qualcosa di interessante. Contro diversi stereotipi sui camionisti, ha agito con fare paterno per tutto il viaggio.
Per scongiurare ogni residuo di dubbio, Thomas guarda al di là dei sedili l'uomo che dorme profondamente. Lo fissa a lungo e si concentra, senza percepire alcuna traccia di velatura ultraterrena: ciò che vede corrispondente alla realtà.· · ·
Qualche ora dopo il sorgere del sole il viaggio riprende e raggiungono New York di lì a poco. Thomas indica al camionista dove lasciarlo, seguendo la visione del suo sogno.
"Eccoci qua: 177A Bleecker Street... -amnuncia Big Joe dopo aver parcheggiato sul fianco della strada.- Sei sicuro che sia il posto giusto?"
"Sì, abbastanza. Grazie mille, Big Joe! Ci vediamo."
Thomas si lancia fuori dall'abitacolo del camion e corre a suonare il campanello. Nel premere il pulsante percepisce diversa energia magica provenire dall'interno dell'abitazione e, infatti, l'uomo dall'abbigliamento eccentrico che gli apre la porta è pieno di magia fin sopra alla punta dei capelli. Tom non ha ancora ben capito come funzioni il suo magic-detector, ciò che sa è che l'individuo di fronte a lui gli appare cosparso di brillantini dorati, se cerca di percepirne la magia.
Prima che lo Stregone possa parlare, Big Joe mette una mano sulla spalla del ragazzo. "Mi scusi l'intromissione: l'ho accompagnato fino a qui e voglio assicurarmi che sia arrivato nel posto giusto."
"È questo il posto: vai pure. E grazie ancora" lo esorta Thomas.
"Dicevi di stare andando dalla tua ragazza, no?"
"Oh, sei l'amichetto di Bianca! -capisce il Dottor Strange.- È di là che ti aspetta."
Lo stregone si allontana dall'uscio in fretta. E sparisce per quasi un minuto.
"Tommy è arrivato?" la voce arrivata da dentro fa sorridere il figlio di Loki.
La proprietaria della voce appare subito dopo e si getta al collo del ragazzo.
"Lo sapevo che l'attesa avrebbe ripagato." La figura di Big Joe raddoppia in capo a due secondi e la sua voce diventa disumanamente cavernosa.
"Cosa? -Thomas si volta confuso.- Non è possibile: ero certo che fosse umano!"
"Moccioso, io non ho idea di cosa tu sia. -rivela- L'unica cosa che ho percepito era il profumo di mezzosangue greco che impregnava i tuoi vestiti..."
"Mi hai usato per arrivare a Bianca!"
"Ottima deduzione."
"Perché l'hai fatto?"
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Nuovi Mondi - Ritorno A Midgard
أدب الهواةSeguito di "Nuovi Mondi" (Ambientato dopo Thor - Ragnarok e Spiderman - Homecoming) La descrizione che seguirà contiene spoiler sul primo libro: siate svegli. Fuggiti per poco all'attacco di Hela ad Asgard, Bianca e Thomas tornano su Midgard, sulla...