Essence of me

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GLI INTENSI SCONTRI ANDARONO AVANTI PER UN'ORA DISTENDENDO SULLA RADUNA UN TAPPETO IN CUI SOLO LA MORTE DOMINAVA GRAN PARTE DEI CORPI. TUTTAVIA NEMMENO CARNE E OSSA RIUSCIVA A COPRIRE LE URLA DEI MORENTI. 

EVELYN E KEYN STAVANO SEMPRE DI PIÙ PERDENDO FORZE MENTRE IL NEMICO PREDILETTO AVANZAVA, E NEL MODO IN CUI SI ATTEGGIAVA SEMBRAVA ESSERE STATO LUI AD INVENTARE LA PAROLA POTERE. AD UN CERTO PUNTO PIÙ CHE COMBATTERE INIZIARONO A SCARTARE I NEMICI. ANCHE SE QUELLA NON ERA SOLO LA SUA GUERRA, RIMANEVA LA SUA VENDETTA CONTRO MALTRES, PERCIÒ DOVEVANO RIMANERE ABBASTANZA ISOLATI. 

GIUNTI SUFFICIENTEMENTE VICINO POTÉ VEDERE NEI SUOI OCCHI SCURI COME UNA NOTTE SENZA LUCE, LA FREDDEZZA DI UNA VIPERA CHE FISSA LA SUA PREDA PRIMA DI ATTACCARLA.

 IL SUO SGUARDO LA PERFORÒ DA PARTE A PARTE, COSÌ OSTILE E INESPRESSIVO CHE LE SEMBRÒ DI ESSERE TORNATA UNA BAMBINA INDIFESA. KEYN SCARTÒ EVELYN E SI FECE AVANTI INNALZANDO VELOCEMENTE UN MURO DI FUOCO MA NONOSTANTE QUESTO MALTRES SI FECE LARGO TRA LE FIAMME MENTRE GRIDA DI STUPORE SI ELEVARONO DIFRONTE A QUELL'INCOLUMITÀ INSOLITA. 

<< CHE FIGLIO STUPIDO HO GENERATO! CERCA DI FARE L'EROE PER UNA VITA GIÀ SEGNATA. L'AMORE TI UCCIDERÀ. >>

 << SENZA QUESTO UNICO AMORE CHE MI RESTA SAREI COME TE E CREDIMI PREFERIREI MORIRE. >> 

FRECCE INFIAMMARE SI LIBERARONO IN MANIERA IMPERCETTIBILMENTE VELOCE DALLE MANI DI KEYN, PURTROPPO PAREVA CHE LE FIAMME DOPO AVER RAGGIUNTO IL PADRE, UNA DOPO L'ALTRA, SI PIEGASSERO AL SUO VOLERE. VENNERO TUTTE REINDIRIZZATE VERSO IL FIGLIO CHE PRESO ALLA SPROVVISTA FU SPINTO METRI LONTANO, REGALANDOGLI ALCUNE BRUCIATURE LE QUALI ISTINTIVAMENTE EVELYN RAFFREDDÒ CON I SUOI GHIACCI. 

EVELYN SENTÌ IL CUORE SPROFONDARE NELL'OBLIO DELL'ANGOSCIA SENZA APPARENTE POSSIBILITÀ DI POTER RISALIRE IN SUPERFICIE. CONSIDERATO CHE IL FUOCO LO PROTEGGEVA,

LEI ERA L'UNICA ABBASTANZA FORTE DA POTER, CON I SUOI CONTRO POTERI, SPERARE DI RECARGLI QUALCHE DANNO. DOVEVA ESSERE PIÙ FURBA E PENSARE COME USARE AL MEGLIO I SUOI DONI PER FARGLIELA PAGARE PER TUTTO IL MALE CHE AVEVA FATTO A SUA MADRE E DI CONSEGUENZA ALLA SUA FAMIGLIA.

 DOVEVA RIUSCIRE A TENERE LA SUA MENTE OCCUPATA ABBASTANZA A LUNGO DA FARLE RISTRINGERE LA SUA CONCENTRAZIONE PER FAR INSINUARE IL SUO DONO OLTRE LE SUE DIFESE.

 NEL FRATTEMPO LUI COMINCIÒ A PRONUNCIARE PAROLE BUIE A BASSA VOCE, IN UN LINGUAGGIO DISARTICOLATO, SI DISPERSE NELL'ARIA UN'ACRE SCIA DAL SAPORE PROIBITO.

 FUMO DENSO E UMIDO COME LA NEBBIA INIZIÒ A VORTICARE VERSO DI LEI. GIUNSE ANCHE LA PAURA LE SI AVVENTÒ SUL COLLO FINCHÉ INSIEME AL FUMO SENTÌ IL SUO ALITO FETIDO CHE LA SOFFOCAVA. DIVENNE COME LAME INVISIBILI CHE PENETRAVANO LENTAMENTE E INESORABILMENTE DENTRO LA CARNE, SENZA CHE POTESSE FARE NIENTE PER IMPEDIRLO E COME SE FOSSE VELENO DI SERPENTE LE PARALIZZÒ LE OSSA. 

NEL PROFONDO DI LEI, IN UN LUOGO BUIO IN CUI NON CONOSCEVA ANCORA LA STRADA, UNA LUCE DI SPERANZA, ALL'IMPROVVISO, LE ILLUMINÒ IL CAMMINO, RICORDANDOLE DI ESSERE A CONOSCENZA DELLA SUA UNICA ESISTENZA DI VIVERE. CONTRO IL DEMONE DEL SUO ANIMO LA PAURA POTEVA ESSERE L'UNICO SEDATIVO. LA SUA SPERANZA FINALE CONSISTEVA IN UN USO, ANCHE SE LIMITATO DEL SUO POTERE, CHE AVREBBE CREATO UNA SCINTILLA SUFFICIENTE A SCATENARE LE FIAMME DELL'INFERNO. TENTÒ DI RIACQUISTARE UN FILO DI VOCE E FINSE UNA SICUREZZA CHE NON PROVAVA, MA QUESTO LUI NON LO SAPEVA.

 << HAI FATTO TUTTA QUESTA STRADA SOLO PER UCCIDERMI? >> OGNI PAROLA ARDEVA SULLA SUA GOLA PRIVATA DI OSSIGENO DALLA MANO DELLA MORTE STRETTA AL COLLO. 

<< SONO QUA PER L'ESSENZA CHE CUSTODISCI. TU SEI SOLO IL TRAMITE, IL MEZZO PER ARRIVARE ALLO SCOPO. >> SBARRÒ GLI OCCHI. 

<< SCHERZI?? TUTTA QUESTA STRAGE PER NULLA? >> LA GUARDÒ COME SE FOSSE PAZZA E ARRESTÒ PER UN ATTIMO LA NEBBIA PER PERMETTERLE DI PARLARE.