Era stanca, dopo sei lunghe ore di scuola si era finalmente gettata sul letto, senza preoccuparsi delle scarpe sporche di fango, si voltò verso la finestra, pioveva.
Spostò lo sguardo verso il soffitto, fissandolo a vuoto, ascoltando con attenzione il ticchettio della pioggia che batteva sul vetro appannato.
Saltò la corrente di colpo.
Sentì dei sospiri sul suo collo e sobbalzò gridando mentre correva verso la porta, la luce ritornò quasi immediatamente e la ragazza si girò verso il letto senza, però, notare nulla di strano.
Riconobbe i passi della madre salire velocemente le scale, "Mamma" sì tranquillizzò. La porta si aprì ed Amy non si voltò neppure a guardarla tanto era scossa, le scivolavano lacrime amare che le bruciavano il viso lasciandole profonde solcature.
- Brucia. - si limitò a dire ma le lacrime continuavano a scorrere.
Sentì i passi della madre avvicinarsi lenti dietro di lei.
-Fa male, vero?-
- Mamma... - Amy era incredula, no, non poteva voltarsi, non ora, non riusciva, per quanto volesse. Aveva paura.
-Questo è quello che ti meriti per averci torturato. La vendetta verso tutte le persone come te che hanno reso peggiore la nostra esistenza!-
- Chi sei tu? - disse mentre si voltava cautamente.
Restò sbalordita nel vedere la madre con un sorriso quasi compassionevole che iniziò ad accarezzarle dolcemente i capelli...
-Ma...mam...-
-Ssssh, era solo un calo di corrente.-