Chapter I L'unica e sola
Thao
Piove. In questo periodo piove sempre, come se le nuvole siano tristi per qualcosa. Forse per che ci sia un motivo ben specifico per ogni cosa, per esempio quando ci si innamora; può essere perché ti piace una caratteristica fisica o caratteriale di lui o di lei o forse perché lo sai e basta, perché devi amare quella determinata persona perché è scritto nel destino. Nel mentre, mi sto preparando per andare a scuola, anzi la mia nuova scuola. Da quando è morta mia madre, siamo io e mio padre contro il Mondo intero e siccome abbiamo pochi soldi mi ha mandato in una scuola pubblica. Sì, frequentavo in un istituto privato ma i miei genitori non mi hanno mai detto il perché. Oggi è il mio primo giorno di secondo liceo. Voglio farmi tanti amici, e con qualche speranza anche una fidanzata. Mi vesto con la divisa scolastica, prendo lo zaino e sono pronto per andare. Prima però, devo salutare mamma. Sono davanti alla sua foto.
-Ci vediamo dopo, mamma.
Saluto papà e vado insieme al mio ombrello. Caspita, che fortuna, il primo giorno di scuola si mette già a piovere. Cammino tranquillamente, la pioggia non mi ha mai dato fastidio e poi non fa neanche freddo. La pioggia pian piano sta diminuendo. Vedo quattro ragazzi con la mia stessa divisa. Che sia destinato ad andare a parlare con loro? Tentare non nuoce. Corro da loro.
-Hey ciao ragazzi, ho visto che avevate la mia stessa divisa, e ho pensato di venirvi a conoscere.
-Anche tu vai alla scuola nel centro di Tokyo?- mi chiese l'unico ragazzo del gruppo.
-Sì, sono nuovo.
-Piacere di conoscerti, io sono Ayumi!- mi porge la mano una ragazza con i capelli castani e occhi azzurri.
-Piacere, io sono Thao!
-Mi chiamo Ryu.- mi dice il ragazzo.
-Sono Yuki Michi.- si presenta un'altra ragazza coi capelli neri e gli occhi blu.
-Piacere, io mi chiamo Aino Michi.- infine, c'è lei. Forse la cosa più bella che io abbia mai visto. Ha occhi e capelli marroni, pelle chiara e una voce limpida e sottile come l'acqua, piacevole e graziosa come un fiore di ciliegio. Mi sorride. Avete presente quei sorrisi che curerebbero anche la peggiore malattia di questo pianeta? Ecco. Lei aveva quel sorriso.
-Come mai hai cambiato scuola?- mi chiede Ryu.
-Per problemi personali...
-Ah...
Non è che mi stia tanto a genio Ryu.
-Aino, ti stai prendendo tutto lo spazio dell'ombrello!- dice Yuki.
-Ma cosa dici?! Tra un po' mi lasci sotto la pioggia!
Forse è il momento perfetto per mettere in mostra le mie abilità cavalleresche.
Mi metto di fianco a Aino e le dico;
-Vieni qui sotto.
Lei mi sorride di nuovo. Non posso fare a meno di sorridere anche io.
-Grazie, Thao!
Ryu mi guarda storto, come se avessi toccato qualcosa di suo. Cambio argomento, prima che il disagio mi assalga totalmente.
-Anche voi fate il secondo liceo?
-Sì. Siamo nella sezione F.
-Perfetto, adesso sono sicuro che siamo in classe insieme!- esclamo.
Ma non mi importa più di tanto frequentare la stessa classe con quei tre, più che altro voglio stare con lei, con Aino.
-Evviva.- esclama in tono sarcastico Ryu.
-Ryu, non essere scontroso!- dice Aino.
-Scusami, non intendevo offendere il tuo amico.
-Basta Ryu!- interviene Ayumi.
-Ok, la smetto!
-Avete degli hobby?- chiedo per rompere il ghiaccio.
-Sì, io cucino!- risponde Ayumi.
-Io leggo.- afferma Yuki.
-Io non faccio nulla di interessante.- dice Ryu.
-Io canto e suono il violino...- dice timidamente Aino.
-Wow! Un giorno voglio sentirti!
-Certo, ma ti avverto, non sono così brava come credi.
-Ma cosa dici Aino! Se ieri hai vinto il primo premio nella gara di violino!- dice Ayumi.
-Davvero?- dico sorpreso.
-Sì, ma è stato un anno fa!
-Cosa significa, hai comunque vinto perché sei brava!
-Allora, sono leggermente brava! Non mi piace vantarmi.
-Sei come me. È brutto vantarsi.- la guardo e sorrido.
Molto probabilmente sono il più alto del gruppo. Non so perché ci sto pensando ma... Lasciamo stare!
Siamo arrivati. La pioggia ha smesso di cadere. Resto al fianco di Aino, finché non arriviamo in classe. Aino si mette vicino ad Ayumi, Ryu accanto a un ragazzo moro e Yuki affianco a una ragazza bionda e cominciano a parlare. Io mi siedo vicino a un ragazzo biondo, e cerco di presentarmi.
-Hey, piacere, io sono Thao!
Lui si volta verso di me e mi sorride.
-Ciao, sono Keiji! Sei nuovo?
-Sì, sono appena arrivato.
-Perfetto, anche io!
-Davvero?
-Sì, ho cambiato scuola per via di alcuni soggetti...
-Oh, ti capisco... Anch'io per un periodo sono stato insultato solo perché...
Ho le lacrime agli occhi.
-Hey, Thao hai le lacrime agli occhi!
-No, non preoccuparti, sto bene.
-Scusa se ti ho fatto ricordare qualcosa di brutto per te, non era mia intenzione!
-Tranquillo, veramente non è successo nulla.
-Ok, se lo dici tu... Hai visto tutte queste ragazze! Sono una più bella dell'altra! A te piace già qualcuna?
Non so se rispondergli.
-Beh, in verità sì...
-Chi è?
Indico Aino.
-Ah, non c'è che dire, è molto bella. A me piace quella seduta affianco a lei.
-Ayumi?
-La conosci?
-Sì, conosco anche Aino. Ho avuto la fortuna di conoscerle stamattina mentre mi incamminavo per andare a scuola.
-Hai una fortuna spacciata, amico mio! Io non so che farei per parlare con lei!
-Dai, te la presento durante l'intervallo!
-M-ma sei matto! Non calcolerebbe mai uno come me!
-Tentar non nuoce!- ripeto lo stesso avverbio di stamattina.
-Oh, forse hai ragione. Se non faccio la prima mossa, non la conquisterò mai.
-Bravo Keiji! Allora siamo d'accordo!
-Sì!
Entra il professore. Inizia a fare l'appello, finché non arriva a me.
-Kokoro Thao! Sei il nuovo ragazzo insieme a Zumi Keiji?
-Sì...
-Presentati, coraggio.
Mi alzo. Prendo un bel respiro e inizio a parlare.
-Sono Kokoro Thao, ho 16 anni e vivo qui a Tokyo insieme a mio padre. Mia madre è...
Non riesco a trattenere le lacrime.
-Ci dispiace molto per la tua perdita, Thao. Se vuoi prendi una boccata d'aria e torna quando vuoi.
-Grazie...- dico singhiozzando.
-Professore!- è la voce di Aino.
-Dimmi, Michi.
-Posso accompagnare Thao? È nuovo, non saprà orientarsi.
-Certo, ti fa piacere Thao?
-Sì certo.
Si alza e viene con me. Usciamo dall'aula. Io provo a calmarmi.
-Non piangere Thao.- mi consola.
-Scusa, ho fatto una figuraccia vero?
-No assolutamente, sono le tue emozioni hai fatto bene a non nasconderle.
Arriviamo al bagno dei ragazzi.
-Vuoi che entri?- mi domanda.
-Sì, ho paura di fare un macello.
Ridiamo entrambi.
Prende un fazzoletto e mi asciuga le lacrime. Io la fisso mentre lo fa. È così rilassante. È così bello.
-Ecco fatto...- sussurra.
Restiamo lì, a fissarci, a guardarci negli occhi. È bellissimo. Nei suoi occhi riesco a vedere il futuro che vorrei. Tutta la mia vita è cambiata appena l'ho vista. "Lei sarà mia" penso. Le prendo la mano ma restiamo a così. Perché è così maledettamente perfetta? Perché è così mostruosamente bella? Poi, ho trovato una risposta.
Perché lei è Aino.TO BE CONTINUED...