Il pensiero di un Dungeon Master

Prefazione

La voglia di scrivere questo testo è nata da un mago, non uno di quelli che ti accompagnano nei dungeon e sparano palle di fuoco uccidendo il party prima ancora di approcciare il nemico, ma un mago vero, in carne ed ossa, quel genere di persone che ti fanno accapponare la pelle e sganasciare la mascella dopo averti chiesto: 

-"È questa la carta che stavi cercando?"

L'atmosfera che si incendia dopo quell'attimo di stupore, l'incredulità che fa muovere i tuoi occhi dalla carta al mazzo, poi al mago e  infine di nuovo alla carta. Il suo sorriso, gentile e non superbo pretenzioso di lodi, come quello che può avere un artigiano che ti consegna la sua opera dopo che sei stato a fissarlo a lavoro senza capire quello che stava facendo. 

Questo mago lo conobbi al Lucca Comics del 2019, il classico amico dell'amico che, poveraccio, era rimasto senza compagnia, lo accettammo ben volentieri tra le nostre cerchie. Chiacchierando durante la fiera ci conoscemmo meglio e pian piano trapelò questa sua intenzione di entrare nel mondo dei giochi di ruolo e, come tanti, era rimasto intimorito da dove e come iniziare, quali manuali comprare, come comportarsi e in generale tutti quei piccoli dubbi che nascono a chiunque si affacci ad una nuova passione. 

Non ci volle molto per giungere ad un tacito accordo, una condivisione di conoscenze tra mago e aspiranti maghi, Masters e aspirante master. La sua capacità di ingannarti  o come la chiama lui "di darti l'illusione di avere il controllo" mi fece brillare gli occhi facendomi proiettare nella mente una sessione dove il master applicasse quelle tecniche, un'occasione da prendere al volo.

Questa raccolta di pensieri altro non sono che i consigli raccolti e confezionati che sto tutt'ora dando al nostro caro amico mago, scrivo un po' per spirito di condivisione, ma anche per conservare questi pensieri,  inutile che nasconda la  paura di dimenticare: bastarda è la memoria, ti rendi conto di aver dimenticato quando ormai non puoi più tornare indietro.

Tanto vale batterla sul tempo no?