Fran & Stefan

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Fran & Stefan: Innamorarsi a Natale

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Fran & Stefan: Innamorarsi a Natale

-One Shot-


Primo dicembre.

Questo era indubbiamente uno dei giorni preferiti di Fran.

E c'erano dei motivi ben precisi perché il primo giorno dell'ultimo mese dell'anno fosse il suo preferito. Ce n'erano ben quattro, a dirla tutta:

a)Finalmente poteva addobbare ogni centimetro del suo appartamento e de "Lo schiaccianoci" con ogni decorazione possibile e immaginabile.

b)Era ufficialmente autorizzata ad ascoltare tutte le canzoni natalizie in circolazione, in primis tutte quelle di George Michael,- neanche a dirlo.- senza sentirsi in imbarazzo perché magari era la prima a sintonizzare la radio su ogni canale natalizio già dal primo novembre.

c)Poteva farsi una scorpacciata di film a tema, con i calzettoni a coprirle i polpacci e una tazzona di cioccolata calda tra le piccole mani sempre gelate.

d) Si sentiva se stessa come non mai.

Fin da quando era solo uno scricciolo con le gambette così ossute da far scivolare sempre i calzini che nonna Marge le cuciva per ogni suo compleanno, amava il Natale; la sua magia, le sue luci, il suo sapore.

Nella sua piccola casa in Irlanda, la sua madre terra, questa era la festa più bella di sempre.

L'abete, alto e rigoglioso, pieno zeppo di palline, pupazzetti, lucine e decorazioni di legno; le calze variopinte appese al camino; i cesti con ogni tipo di bontà, dai cioccolatini ripieni alle castagne caramellate, ad adornare il tavolo rettangolare su cui, il 24, i parenti tutti poggiavano altre leccornie alla cui vista Fran si leccava le piccole labbra sottili.

Era tutto perfetto.

Nonno Seamus, poi, era la persona con cui condivideva lo spirito natalizio più di chiunque altro.

Ogni anno, il 25 dicembre, alle nove del mattino in punto, andava personalmente a svegliare la sua nipotina nel suo lettino. Le lasciava un delicato bacio sulla fronte, rubandole una risatina, perché così facendo la barba del suo mento si sfregava leggermente sulla sua pelle da bambina, procurandole solletico; le apriva poi il palmo della manina lasciandovi piccoli pacchetti, a volte grandi quanto una caramella, coperti da della carta marroncina.

Nascondevano sempre oggetti davanti cui Fran non poteva far altro che aprire la bocca fino a farle formare una 'O' quasi perfetta.

Erano oggetti che un tempo erano appartenuti ad altre persone; collane con portafoto, medaglioni, orologi da tasca, specchietti da borsetta che ricordavano i portacipria delle nobildonne che spesso vedeva nei film. Un giorno le regalò un portamonete di velluto, turchese. Le disse che era sicuramente appartenuto a qualche miss dell'Ottocento.

Fran & Stefan: innamorarsi a NataleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora