06.12.19
Mi sento strana, assente,
l'unica cosa che vorrei è non essere qua,
vorrei essere lontano, a casa.
Chissà mio padre cosa penserebbe se leggesse queste parole.Probabilmente non proverebbe niente; lui non prova niente.Mi lascia fare quello che voglio purché rientri nel suo piano futuristico e a me non importa molto purché sia giusto quello che vuole per me. Molte volte non siamo d'accordo e litighiamo o meglio, io alzo la voce e lui se ne va. Sono fortunata ad averlo come padre. Non ci avevo mai pensato fino ad oggi, ero troppo occupata con la mia vita di merda, in continua fuga, perseguitata da qualcuno che da anni mi segue. Ho paura se penso al mio futuro, sai? perché lo vedo buio. Vorrei tanto sapere se qualcun'altro si sente come me.
10.12.19
A distanza di anni non so ancora chi sono, o come essere chi sono veramente.
Anni fa la mia vita era più semplice, se così si può dire; da allora molte cose sono cambiate. Questo posto mi fa impazzire, mi trascina in una buca e mi pesta fino all'alba per poi guardarmi dall'alto e sputarmi in faccia, così mi fa sentire questo posto; inutile, insignificante, un punto in mezzo al mare che vale meno di zero. Sento che la mia testa è china a fissare il pavimento e non riesco a rialzarla. Mi sento così diversa dalle persone che mi circondano e penso che le cose non cambieranno mai. Degli altri non mi importa nulla, ma vorrei almeno riuscire a rialzare la testa per prendere una boccata d'aria. Vorrei scappare ma non me lo permettono, non una seconda volta.
24.12.19
A ogni festa, compleanno, natale o celebrazione, quel che sia, sento quella sensazione che ogni volta cerco di nascondere per un anno intero, SOLITUDINE, fottuta SOLITUDINE. Non ho nessuno al mio fianco, mio padre lo vedo poche volte l'anno, e non capita mai durante le feste, eppure gli piacciono, forse è la mia compagnia che non glia piace. Natale mi ricorda che non ho nessuno a cui mandare gli auguri, nessun regalo da scartare, ma solo lavoro da fare. Finire di pulire i tavoli alle 8 di sera è uno schifo se poi torni a casa e trovi il tuo fratellastro ubriaco sul divano. Mi chiedo che cosa abbia fatto di male per meritarmi questa vita di merda, ma in fonde a qualcuno dovrà pur toccare di pulire i cessi. La tristezza lascia spazio alla rabbia e il mal di testa si intensifica. Più cerco di rimanere a galla, più qualcuno mi trascina giù.
12.01.20
è come se il dolore dopo tutti questi anni se ne fosse andato e avesse lasciato spazio al vuoto.
Le emozioni belle sono un amaro ricordo, e che forse non torneranno più. La mia vita sembra distrutta da un evento, o meglio, una serie di eventi che mi hanno destabilizzato, mi hanno fatto cadere e, io non sapevo proprio cadere, mi sono ritrovata a non sapere come ci si rialzava; e io che non sono mai caduta, mi sono ritrovata in un vortice da cui non sapevo uscire.
17.01.20
Quanto tempo è passato ormai?
Nuovo anno, nuova vita, ma questa non mi piace.
Mi sento rinchiusa in una gabbia e si sa che quando mi sento rinchiusa in una gabbia voglio scappare, lontano, così lontano che nessuno mi potrà trovare mai. Ma cosa è giusto? Scappare o rimanere? E se la gabbia fosse aperta cosa farei? rimarrei o scapperei? Troppe poche certezze per tutte queste domande. Cosa stracazzo voglio da questa vita? Io proprio non lo so, e anche se lo vorrei sapere con tutto il mio cuore, mi chiedo se lo potrei avere... Non mi piace questo posto,non mi piace il mio ruolo in tutto questo, ma la vera domanda è " Ma tu dove cazzo sei?" Mi avevi promesso che mi avresti raggiunto e invece io sono ancora qua, tutta da sola.
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testi sparsi
Randomnon mi è mai piaciuto essere conforme alle convenzioni sociali, e questa ne è una prova. non è una storia e nemmeno una raccolta di poesie. se mi segui già da un po' conosci il mio stile, quindi prenditi una tazza di tè, una coperta morbida e lascia...