Era notte. Il cielo di Seoul era limpido e, oltre le luci che causavano il cosiddetto "inquinamento luminoso", le stelle brillavano come non mai, creando un'oceano brillante e vivo che era triste non riuscire a vedere. La loro bellezza, invisibile all'occhio umano, era accompagnata dal suono dolce e romantico del pianoforte, sul quale le dita affusolate di Yoongi viaggiavano con sicurezza, mentre un dolce sorriso gli increspava le labbra. Accanto a lui, Jungkook osservava incantato il suo viso rilassato. Sentiva il cuore palpitargli nel petto e gli occhi gli si riempivano di lacrime ad ogni nota che gli raggiungeva l'anima, facendola innalzare verso il cielo stellato che viveva sopra di lui.
Jungkook chiuse gli occhi per godersi al massimo quel momento che era solo loro, quella notte che avrebbe sempre custodito nel suo cuore, come ogni istante che passava in sua compagnia. Una lacrima gli rigò il viso, ma la lasciò perdere; si concentrò piuttosto su quelle note che lo accarezzavano, che lo facevano sentire, in un certo modo, a casa e che lo commuovevano.
Yoongi suonò l'ultima nota. Rimase sospesa nell'aria e gravò sul cuore di Jungkook, che si sentiva sempre più vicino a un piccolo pianto liberatorio. Era raro che piangesse, ma quando era lui, il suo fidanzato, a suonare il pianoforte, gli sembrava impossibile non commuoversi.
«Amore, perché piangi?» gli domandò Yoongi, quando l'altro si portò le mani sul viso per rubare le sue stesse lacrime. Il maggiore cominciò ad accarezzargli i capelli scuri, che negli ultimi tempi si erano allungati molto, quindi gli fece appoggiare il capo contro il suo petto, mentre lo cullava dolcemente fra le braccia. A volte gli sembrava di avere a che fare con un bambino un po' troppo cresciuto, altre ancora era lui a sentirsi un bambino.
Jungkook si morse il labbro inferiore e sospirò. «È colpa tua» mormorò, quindi strofinò il naso sul suo petto – purtroppo coperto dalla maglietta – e si godette quel profumo, che era la sua salvezza proprio perché apparteneva alla persona che amava.
Yoongi sobbalzò a quelle parole e aggrottò le sopracciglia. «Colpa mia? Che ho fatto?» domandò, preoccupato. Non avrebbe mai voluto far soffrire il suo piccolo, grande amore, colui che l'aveva salvato inconsapevolmente dalla spirale di depressione nella quale aveva avuto paura, in un certo periodo, di ricadere.
Jungkook si staccò dal suo petto: un piccolo broncio gli increspava le labbra e le sue guance erano bagnate da tutte le lacrime che aveva versato. «Non te l'ho mai detto, ma ogni volta che ti sento suonare il pianoforte, mi commuovo. Mi ricordo la prima volta che ti sentii suonare, tu nemmeno mi avevi visto» Ridacchiò e Yoongi sorrise, cullato dalla sua melodia preferita: la sua voce. «Stavo passando per i corridoi alla ricerca di Namjoon, quando mi bloccai di fronte a quella porta» La indicò, mentre i suoi occhi erano persi nei ricordi. «Rimasi in silenzio ad ascoltarti e, quando notai che stavi per alzarti, scappai, con le lacrime agli occhi e il cuore scombussolato» concluse con un sorriso e le guance rosse. «Non so se ho cominciato a provare qualcosa per te in quel momento, ero troppo piccolo per capirlo».
Yoongi annuì piano e cercò la sua mano con lo sguardo basso: fece intrecciare le loro dita e quasi si aggrappò all'amato, come se non riuscisse ancora a realizzare che la persona che aveva sognato fin troppe notti fosse lì, accanto a lui, ad appoggiarlo e stringerlo. «Sei la cosa più bella che mi sia mai successa» mormorò e improvvisamente i suoi occhi si riempirono di lacrime, mentre stringeva con più forza la sua mano. «Sono talmente felice quando sono con te, che ho paura che tutto questo possa finire».
Jungkook appoggiò due dita sotto il mento del fidanzato, costringendolo così a guardarlo dritto negli occhi, all'interno dei quali si poteva leggere solo tanto amore. «Ti amo, e proprio perché ti amo, cercherò di fare il possibile affinché non finisca».
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HO BISOGNO DI TE, vmin kookga
Fanficᴄᴏᴍᴘʟᴇᴛᴀ ❝È che io, per la sua felicità, farei di tutto.❞ Spesso succede di voler proteggere la felicità delle persone che si amano e di rimanere bloccati nelle proprie insicurezze... ma pensiamo mai che la felicità di quel qualcuno possa essere un'...