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Il signor Min era uscito da poco dalla mia camera. Mi sentivo sporco e sudato, così decisi di farmi una doccia. Entrai nel mio bagno personale e cercai delle asciugamani. Le trovai dentro un mobiletto sotto il lavandino. Ce n'erano di svariate misure, tutte color grigio fumo. Presi una delle più grandi e la appoggiai sul lavandino.

Mi girai verso la doccia. Era molto sofisticata, completamente diversa da quella che c'era nell'istituto dove stavo. Mi avvicinai e cercai di capire come aprire l'acqua. Non c'erano bollini rossi o blu. Forse avrei dovuto chiedere aiuto al signor Min, ma se lo avessi fatto avrebbe pensato che fossi un idiota. Non volevo che ciò accadesse, quindi mi concentrai provando finché non fosse uscita l'acqua calda.

Dopo pochi minuti ci riuscii, così mi spogliai completamente e mi misi sotto il getto dell'acqua. Era così piacevole e rilassante... Il tragitto in macchina mi aveva distrutto, non ne avevo mai fatto uno così lungo prima di allora. Sfruttai il tempo passato sotto la doccia per pensare.

Il signor Min non mi aveva trattato in modo particolarmente gentile. Mi aveva portato via da quell'inferno, cosa per cui non potrò mai ringraziarlo abbastanza, ma non mi aveva parlato, non aveva nemmeno cercato di starmi simpatico.

Perché mi avrebbe adottato se non avesse voluto avere nessun rapporto con me? Di solito si ha un rapporto di amore con i propri figli, giusto? Che lui non mi volesse come figlio ma come qualcos'altro? Erano troppi i dubbi che avevo.

Finii di lavarmi e uscii dalla doccia. Mi asciugai i capelli e mi legai l'asciugamano che avevo lasciato sul lavandino alla vita. Andai in camera mia e cercai nell'armadio dei vestiti comodi. Presi dei boxer dal terzo cassetto e indossai tutto quanto.

Fissai il quarto cassetto. Volevo aprirlo e vedere che cosa ci fosse dentro. Allungai la mano ma la subito tirai indietro. Il signor Min mi aveva detto di non farlo e se avessi disubbidito si sarebbe arrabbiato.

Chiusi le ante dell'armadio e mi misi sotto le coperte. Erano calde e morbide, così come il materasso e gli innumerevoli cuscini che avevo a disposizione. Mi sentivo protetto e al sicuro. Mi rilassai, chiusi gli occhi e da lì a poco caddi in un sonno profondo. Il giorno dopo mi spettava una sorpresa...

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