Raccolta Di Tristezza (Bnha)

Ero un Eroe (1)

"Fermati" mi dissero, ma la corruzione avviene lentamente, ti fa salire l'angoscia, ti avvolge con cattiveria, ti fa sentire sporco, insicuro. Quell'insicurezza da cui non puoi fuggire.
La cosa certa è che non appena verrai corrotto, non potrai più tornare indietro, e prima poi colpisce tutti, senza via di scampo.

Pagina 1 -L'inizio-

Caro diario,
Sono io, ho ripreso a scrivere, strano vero? Non ci credevo neanch'io, ti ho trovata in una scatola polverosa e ho deciso di ricominciare.
Ahh, che nostalgia... Mi ricordo ancora quei tempi in cui mi ero preso una cotta per la torta al cioccolato della mamma! Quante risate si erano fatte mia madre e mio padre quando lo hanno divorato sotto i miei occhi, colmi di lacrime e preghiere, esattamente, io ero lì in lacrime chiedendo disperatamente di smettere.

Parlando di cose attuali, ieri ero con Midoriya, ci siamo fatti un giro in città, e come al solito l'ho visto fermarsi di fronte alla vetrina di un negozio con la riproduzione del costume di All Might appeso lì in primo piano.
Insisteva sul fatto che un giorno avrebbe ottenuto un quirk e sarebbe diventato come l'hero n 1 , avrebbe salvato le vite con un sorriso stampato in faccia.
La cosa divertente è che non si era accorto che stesse urlando, perciò c'era la gente che lo fissava ridacchiando, mentre lui chiaramente si copriva in ogni modo.
Io i diedi una pacca, sorridendogli in modo premuroso.
Gli dissi che anche senza un quirk, in qualche modo sarebbe stato un grandissimo eroe.
Lui mi sorrise contento, per poi prendermi per un braccio e portarmi a casa.
Lo salutai con un cenno della mano, e rientrai in casa.
Non appena fui dentro, uno sgradevole odore giunse alle mie narici.
Sangue
Avevo paura di andare avanti, e far diventare le mie incertezze in certezze.
Mi lasciai cadere, e iniziai a tremare, non riuscivo a muovermi.
-Dannazione, perché non riesco neanche ad andare a controllare?-
I miei occhi si erano fatti lucidi, finché non sentì una flebile voce chiamare aiuto.
Mi alzai e con uno scatto raggiunsi la sala da pranzo.
Sgranai gli occhi, e mi salì un conato di vomito, non riuscì a trattenere le lacrime, ormai era troppo difficile trattenermi.
-Mamma, chi è stato?- chiesi mentre cercavo tra le mie tasche il telefono.
Tutto il mio corpo tremeva, e non appena riuscì a trovarlo mi scivolò dalle mani e si frantumò.
Andai nel panico, e non sapendo che fare, uscì e andai a cercare i vicini.
Bussai ma Nessuno rispose.
Caddi nuovamente a terra, e un uomo lì di passaggio mi chiese come mai ero fuori a quest'ora.
-Mia mamma... Pugnalata... - riuscì solo a dire tra un singhiozzo e l'altro.
Lui mi porse la mano, e mi aiutò ad alzarmi, io gli indicai la strada per tornare a casa, non appena arrivammo io rimasi fuori.
Non avevo intenzione di rivedere quel terribile scenario.
Non volevo più sembrare debole.

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Chiusi il diario, e lasciai la penna sulla scrivania, per dirigermi a letto, dove mi buttai.
Avevo gli occhi lucidi.
Già mia madre era morta, ed io ero rimasta solo con mio padre.
Lui ha cercato di risollevarmi il morale quando ero triste, ma sapevo più di tutti che quello che soffriva di più per la morte di mia madre era proprio mio padre.
Sospirai e mi asciugai le piccole goccioline che erano riuscite a cadere.
Guardai l'ora ed erano circa le 22:47, a quest'ora mio padre doveva essere già di ritorno.
Presi il telefono e provai a contattarlo, uno squillo, due e così via, nessuna risposta, sempre e solo quella dannata segreteria telefonica.
Provai a contattare l'azienda in cui lavorava, ma a quest'ora erano tutti a casa.
Alla fine decisi di scrivere una piccola nota e l'attaccai proprio sopra alla porta della stanza di mio padre.
La nota diceva:

" Hey, spero che tu abbia una buona spiegazione per essere tornato così tardi. La cena è nel frigo, basta che la scaldi. Domani mi aspetto che tu mi spiega il motivo di questo orario.

Con affetto
Tuo figlio. "

Così mi addormentai, lasciandomi abbracciare da Morfeo.

Spazio autore:

Hey sono Gallow, ed è qui che si conclude la prima parte di cinque piccoli capitoli, inerenti a questa storia uscita dal mio cervellino.
Spero vi piaccia, alla prossima!