Non avevo mai avuto l'occasione di ammirare il Grande Azzurro. Ne avevo sentito parlare da qualcuno e nella loro voce avevo sempre percepito un velato timore causato da quell'ignota distesa acquosa. Ma i miei occhi non avevano mai avuto la possibilità di vederlo... fino a quel giorno. Non ricordo neanche perché mi trovassi lì o come avessi raggiunto quelle sponde dorate. Rammento tuttavia come fosse ieri la dolce e delicata atmosfera. Aveva un colore decisamente bizzarro: era più chiaro del cielo, era cristallino, quasi trasparente. Ero rapito dalle sue sfumature mozzafiato e dalla sensazione delle morbide acque che gentilmente mi sfioravano, nonostante fossero ghiaccio. Il sole intiepidiva la mia pelle: mi sentivo improvvisamente spensierato, persino amato, avevo finalmente deposto tutti quei pesanti pareri e opinioni altrui che mi ero trascinato per tutta la vita. Sentivo un canto in lontananza, un vanto di uccelli; nuove note danzavano armoniosamente nell'aria e volavano insieme alla leggera brezza marina. Ero incantato. Tutto ciò che riuscì a venir fuori dalle mie labbra fu unicamente un lungo sospiro. Da quel momento, per la prima volta, cominciai veramente a respirare.
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Senza titolo
Non-FictionL'uomo ha lo straordinario dono di poter parlare. Ma l'uomo non è disposto ad ascoltare. Perciò ho provato a scrivere, anche se non servirà a nulla