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Poly e Jaly si guardarono tenendosi nascosti dietro alcune catacombe

-Che facciamo ora?-Sussurrò Jaly guardando Faby caricato su una macchina, in stato di incoscenza.

-Memorizza la targa, al resto ci pensiamo appena se ne vanno tutti.- Poly emise un sospiro.

Stranamente non si sentiva preoccupato, erano quasi tre mesi che giravano in lungo e in largo per l'Italia, avendo trovato molti paesti, laghi ed altro dedicati alla Luna, avevano seguito ogni indizio, che li aveva riportati al punto di partenza al Monte luna.

Jaly memorizzò la targa, mentre osservavano le quattro automobili nere sparire dalla loro vista. Stava per parlare quando Poly gli mise una mano sulle labbra scuotendo la testa.

Era sicuro ci fosse ancora qualcuno.

Dopo un ora di assoluto silenzio sentirono una moto accendersi e partire.

-Ora siamo al sicuro...-

-Che facciamo?-Chiese preoccupato Jaly.

Poly sospirò. -Intanto leggiamo questa...- Prese una busta da una tasca. -Me l'ha data Fabius appena siamo partiti, mi ha detto di aprirla solo se gli fosse successo qualcosa, in caso di emergenza. E questo è proprio il caso...-

La aprì velocemente iniziando a leggere le istruzioni che aveva lasciato loro.

Avevano un posto affittato in una zona vicino, da utilizzare come base.

Era stata preparata con tutto ciò che sarebbe servito a loro e a quelli di una squadra che sarebbe arrivata.

C'era un elenco di nomi da contattare in Italia, mentre aspettavano che arrivassero tutti dall'America.

Poi una mappa ed indicazioni per arrivarci da lupi.

-Andiamo, ci metteremo qualche ora da lupi facendo attenzione in alcuni luoghi, ci sono dei cacciatori...-

-Barbari, come possono...-

-Anche da noi ci sono. Ma hanno delle restrizioni su alcuni animali protetti o sui lupi...-

Jaly emise uno sbuffo. Presero uno zaino e quando Poly si trasformò in lupo, Jaly glielo legò sulla schiena, per poi trasformarsi anche lui ed iniziare a correre veloci verso il luogo indicato.

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Quando il telefono aveva squillato come una sorta di sesto senso avevano colto Asy e Kimberly. Erano passati quasi tre mesi, e nessuno aveva ancora notizie di Fabius.

Asy aveva risposto, e dopo aver parlato a lungo con uno dei due amici del giovane, aveva preso diversi telefoni.

-Dobbiamo chiamarli...-

-Chi?- Chiese sua moglie.

-Tutti!-

Lei annuì, e iniziatono con un giro infinito di telefonate.

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Fabius aprì gli occhi di scatto. Si guardò intorno facendo un lungo respiro tremulo.

Quello era il luogo dei suoi incubi, emise un mezzo ringhio. Guardandosi i polsi dove aveva delle catene impregnate di strozzalupo, la pelle sottostante era arrossata e piena di bolle, e gli doleva.

Emise un altro ringhio.

-Ehi! Sei nuovo?- Una voce rimbombò in un modo strano nella sua cella.

Fabius corrugò la fronte, quella era la voce strana che aveva sentito nei suoi incubi.

-Chi sei?- Chiese alzandosi ed avvicinandosi alla porta.

-Oh! Dea Benedetta, ti ha mandato finalmente!- Disse ancora la voce.

-Chi sei?- Gli chiese ancora Fabius.

-Mi chiamo Thot.-

-Come il Dio Egizio della Luna...-

Sentì una lieve risata. -Non come, piccolo Lupo...-

-Eh?- Il giovane Omega emise un sospiro, quel tizio, doveva essere impazzito a stare in quel luogo da chissà quanto tempo.

Infinitum Imperium *Serie Imperium 4*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora