La partenza

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1 aprile 2020, il giorno arrivò, mi svegliai con la stessa voglia di vivere che avevo tutti i giorni (cioè zero). Andai a fare colazione con il solito tè che prendo ogni mattina, poi mi lavai e mi vestii. Di solito dopo questa routine, vado verso la stazione, per prendere il treno che mi porta a Civitavecchia, dove è situata la mia scuola. Ogni volta che rivolgo lo sguardo verso di lei mi provoca quel senso di vomito creato dal totale disgusto che provo per lei, ma in quel giorno le cose sarebbero andate diversamente, in quel giorno ebbe inizio la gita scolastica a Cracovia, c'era solo un piccolissimo problema, ad accompagnarci c'era.... Lui. Per Lui intendo il professore che ci fu affiancato per il viaggio, solo che quel professore che ci assegnarono era il più viscido e strano che avessimo, l'esempio perfetto di disadattato mentale, in tutta la mia vita non incontrai mai una persona più stramba di lui. Ma non ero preoccupato, sarebbe stata un ottima occasione per prenderlo in giro per tutta la durata del viaggio.

Mi affrettai ad uscire, mia madre era già lì con la macchina pronta a partire per Civitavecchia dove mi sarei riunito con la maggior parte dei miei compagni di classe, pronti anch'essi a partire verso questa nuova avventura. Durante il viaggio mi misi ad ascoltare il mio artista preferito Shiva, l'amore mio, e quindi il tempo passò veloce.

Arrivai di fronte alla mia scuola e già il senso di vomito percorreva il mio corpo. Salutai mia madre e andai verso i miei compagni che nel frattempo si erano già riuniti. Senti una voce urlare: "È arrivato il nano!!!". Lo riconobbi subito, era quel negro fan di Salvini. Quale è il colmo per un negro, essere fan di Salvini, ecco lui lo era. Mi stuzzica sempre per la mia altezza sotto la media, fu lui a darmi l'appellativo di "mezz'uomo", e io per ripicca lo sfondo di pugni finché non mi implora pietà. Quindi lo andai a salutare con un pugno mattutino partito da Milano e arrivato sulla sua spalla con in allegato un bel "viva il pubblico ministero!!!". 

Ma sull'altra spalla arrivò un altro pugno, quello del Fatto. Non si era mai drogato in vita sua, ma aveva la faccia di chi si era finito tutta la scorta di droga di Pablo Escobar. Ad ogni casello lo fermavano per fare test di ogni tipo: del palloncino, della urina e persino del capello. Quindi ogni volta che andava da qualche parte, quando tornava gli chiedevo quante volte lo avessero fermato, una volta mi rispose dicendo che lo avevano fermato bel 7 volte, il suo record. Si divertiva a bullizzare anche lui quel negro fan di Salvini. 

Poi senti un'altra voce che mi stava salutando, era Gennarino. Non è il suo vero nome, è stato soprannominato così perché sulla sua moto ci si mette sempre una gatta di nome Gennarina, una volta si mise a rincorrerla con un fucile da caccia calibro 12, con un istinto omicida simile a quello che aveva Hitler nel 1942. Con lui c'era il Tranquillo, calmo come un lago, non traspirava nessun sentimento di rabbia a differenza di Gennarino.  

Ci mettemmo a parlare fino a quando non arrivò il Bullo, una scimmia analfabeta grosso quanto un barile. A differenza di persone come me o il Fatto che concentravano tutto il loro odio verso determinate persone, lui scherzava con chiunque, ma nessuno poteva scherzare con lui. Non potevi dargli contro che subito iniziava a venire contro di te in tono minaccioso. Pure lui si divertiva a scherzare sulla mia statura e io invece, gli facevo notare quanto fosse stupida e incapace di parlare in senso compiuto. Di fianco a lui c'era Gambarotta, un giocatore di basket che si ruppe la gamba in seguito a un contrasto guadagnandosi cosi questa nomina, si rendeva utile dando assistenza sociale al Bullo.  Appena mi intravide, il Bullo reinizio a prendermi in giro per la mia statura dicendo: "Scusa mezz'uomo non ti avevo visto, sei così piccolo che ti confondi con i sassi". Io con tono pacato gli risposi: "Con un cervello poco sviluppato come il tuo, è già un miracolo che tu mi abbia salutato". Allora lui preso in causa iniziò a venire verso di me, e incominciò a prendermi a spintoni che io ricambiai, smettemmo dopo due secondi,  perché alla fine le discussioni con il Bullo erano brevi perché lui scherza, come madre natura quando lo mise al mondo, scherzò con lui. 

Ad un certo punto arrivarono pure gli altri. Ovvero Barbaro D'Urto. Nominato così perché racchiudeva tutto il trash della cultura italiana e la diffondeva come il vangelo. Con lui mi diverto a cercare nuovi insulti da dire contro il Lampione, ragazzo alto un metro e novanta che assiste le persone tendenti al suicidio, aiutandole a suicidarsi in modo più efficiente. A volte prova a suicidarsi con loro ma, per colpa di Dio, non muore mai. Una volta si buttò dà un dirupo con un'altra persona, essa morì, ma lui riuscì a rimanere in vita con nessuna ossa rotta..maledizione! È pure il mio compagno di banco...Inutile compagno di banco, che non fa altro che cercare nuovi modi per suicidarsi, invece che studiare e sottostare alla mia dittatura. Peccato non sia venuto in gita, una persona in meno da prende in giro. Poi c'era Cucchiaio, una persona così secca, che penso la nonna si sia tolta la vita per aver fallito nell'impresa di farlo ingrassare, con capelli così voluminosi che gli da la forma di un vero e proprio cucchiaio.  C'era pure Dazz, bomber assoluto, non sa dire di no. 

Infine c'erano le due femmine della classe, Femmina 1 e Femmina 2. Essendo una classe di informatica, era già un miracolo che ne avessimo due, così poco influenti nella nostra classe che assegnarle un soprannome era inutile. Femmina 1 è la più brava della classe, non che Femmina 2 fosse stupida ma stava vicino a il Terrone, venendo ogni giorno influenzata dalla sua stupidità seconda solo a Lui, perché il Terrone è un idiota di prima categoria, che a differenza del Fatto, il Terrone si faceva di brutto ed era sempre fin troppo energico. Neanche lui venne alla gita, togliendo così un'altra persona dal mio roaster di personaggi da prendere in giro. 

Parlammo e scherzammo fino a che non notammo una macchina sospetta. Al suo interno c'era una persona che stava dormendo con un giornale sulla faccia. Domandai agli altri se sapessero chi ci fosse al suo interno ma non mi seppero rispondere. Allora preso coraggio, il negro fan di Salvini andò a vedere chi fosse, si avvicino silenziosamente e noto che sulla copertina del giornale c'era scritto "Nuovo successo microsoft! Oltre un milione di vendite".  Ad un certo punto però si mosse e scoprimmo che non era altro che....Lui. 

Uscì dalla macchina, dove erano presenti svariate buste del Mc Donald, prese il registro e urlando disse: "A a a appello! Chi ci sta d d dica ad alta voce p p presente!". Trattenni le risate, ogni volta che iniziava a balbettare era fantastico. Pure il Fatto stava ridendo ma a differenza mia fu beccato e allora Lui lo riprese dicendo: "Non faccia il presuntuoso! Non faccia il presuntuoso!". Continuo a ripeterlo per ben 5 volte. Una volta disse "Buongiorno" 8 volte, oltre a balbettare, si metteva pure a ripetere ciò che diceva.

L'appello filava liscio, fino a che non arrivammo ad una certa persona. Arrivo nel momento esatto, quando Lui lo chiamo, era il Bitch Slayer. Ragazzo che si divertiva a fare baldoria ogni sera, andando a reclutare ogni singola prostituta che incontrava, per questo arriva sempre in ritardo durante le lezioni e quindi si becca ogni volta la ramanzina da Lui. Perché Lui era intransigente, le sue lezioni iniziano alle 8 precise, anche se sul regolamento di istituto non c'è scritto. Lui minacciava di mettere la nota se ti azzardavi a venire qualche minuto dopo. Quando lo vide, gli disse: "A a ancora in ritardo? C c come fa ad arrivare in ritardo ogni g g giorno?". Bitch Slayer rispose: "Prof...sono un uomo molto indaffarato". Ci mettemmo a ridere,  a Lui non importò, finì l'appello e invitò a tutti di entrare nel pullman che nel frattempo era arrivato. Salimmo, non sapevamo tutto ciò che ci aspettava da lì in avanti.


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⏰ Last updated: Dec 25, 2019 ⏰

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La gita a CracoviaWhere stories live. Discover now