Il Ratto delle SabineCapitolo II
Diventeremo dei ratti
14-08-753 a.C.
Il pezzo di stoffa rosso cremisi grezzo che componeva una parte della tenda militare si spostò e fece comparire una figura mascolina di media altezza, il quale indossava un'armatura argentea e in una mano teneva un'anfora* contenente del vino dolce* e in quella opposta stringeva due calici grezzi fatti in bronzo ed essi ai lati presentavano delle ammaccature.
Il generale Jeon Jeongguk alzò lo sguardo sul ragazzo davanti a se e ghignò appena vide il piccolo contenitore, poi egli si alzò e con un gesto veloce della mano destra arrotolò la cartina che al suo interno veniva rappresentato il territorio dei tre paesini che accostavano la città di Roma.
Le lucerne* poste sul tavolo da campo e nei pali che sorreggevano la tenda illuminavano il luogo, così Jeongguk fece accomodare il centurione Jimin nel triclinio* posto al centro della stanza e lui poco dopo si sedette vicino all'amico che aveva portato il vino.
"Hai bisogno di riposarti!" esclamò Jimin versando il liquido rosso in entrambi i calici, per poi passarne uno al suo amico.
Nell'aria si udì un sospiro pesante da parte del generale, che con una mano scompigliava i capelli semi-lunghi e corvini totalmente frustato dalla situazione. Dopo di che egli sorseggiò un po' di vino rispose: "No Jimin, non posso farlo siamo così vicini all'obbiettivo, non posso prendermi una pausa proprio ora!"
Jimin lo fissò e chiese disperato nel vedere il proprio amico non dormire notti interne solo per perfezionare sempre di più il suo piano, e gli chiese: "E quale sarebbe il tuo obbiettivo?"
A Jeongguk brillarono gli occhi per un nano secondo e disse ghignando: "Diventeremo dei ratti!"
Jimin sputò in faccia con un spruzzo solo tutto il vino che aveva in bocca nel volto del magnifico generale in comando, che al contatto della sostanza chiuse d'istinto gli occhi e fece dei respiri profondi per non trafiggere Jimin con un pugnale.
Il centurione, vedendo lo sbaglio appena compiuto pulì Jeongguk e dopo essersi seduto nuovamente gli chiese: "Perché dei ratti? Ci sono così tante creature magnifiche al mondo, tipo me -disse questa affermazione sottovoce per poi continuare- perché scegliere proprio quegli esseri?!" Jungkook stava per rispondere, ma vene interrotto nuovamente dal centurione che esclamò: "Io sono troppo bello, sensuale, carino e tante altre cose!"
"Centurione! Se stai zitto ti spiego perché proprio dei ratti e no dei conigli per esem-!" Il più grande d'età con la testa leggermente annebbiata dall'alcol disse: "AWWW...I conigli sono carinissimi, come te! Oltre che si riproducono ogni due per tre ma questo non è importante...MA sono carini!!"
"JIMIN!" esclamò Jeongguk con tono arrabbiato e di conseguenza l'uomo si mise a tacere.
"Dicevo...I ratti di natura rubano, lo fanno senza pietà e per sopravvivenza! Noi invece lo faremo per procreare okay?!" il ragazzo annuì felice e così i due cominciarono a bere più che potevano e finirono per urlare: "VIVA LE PUTTANE!!" per poi scoppiare a ridere subito dopo.
Successivamente Jimin ridendo disse: "Jungkook-ah si vede che sei frustato sessualmente e anche tanto!" il generale lo guardò per poi rispondergli indicando la sua erezione: "Lo so! E' da mesi che non scopo più...Le conquiste ti tengono occupato ed è difficile di conseguenza trovare qualche puttana decente!" Il centurione sentendo quella frase rise ancora di più ma subito dopo si mise a piangere e finì per cadere tra le braccia del generale che lo confortò con grande imbarazzo, ma passato qualche secondo anche quest'ultimo si unì al pianto del primo.
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𝐈𝐥 𝐫𝐚𝐭𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐒𝐚𝐛𝐢𝐧𝐞 [𝐉.𝐉𝐤𝐱𝐫𝐞𝐚𝐝𝐞𝐫]
Romance💜[𝐅𝐅 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐥𝐞𝐭𝐚𝐭𝐚] 💜 𝐈𝐧𝐢𝐳𝐢𝐨: 𝟏𝟎-𝟏𝟐-𝟐𝟎𝟏𝟗 𝐅𝐢𝐧𝐞: 𝟐𝟕-𝟎𝟐-𝟐𝟎𝟐𝟎 𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐒𝐩𝐞𝐜𝐢𝐚𝐥𝐞: 𝟑𝟎-𝟎𝟑-𝟐𝟎𝟐𝟎 Una storia ambientata nell'Antica Roma del 753 a.C., nella quale sarà presente la legione più temuta...