"SHERLOCK!"
Il suo urlo mi fa male al cuore, ma io ho un cuore? Fino a due anni fa ero convinto di no, solo e dipendente dalle droghe che usavo per tenermi sveglio il mio cuore si era inaridito, indurito.
"Addio John" sussurro nel telefono, per poi lanciarlo via. Guardo in basso e lo vedo, il mio unico amico, che mi guarda disperato, so cosa vorrebbe fare, ma non può.
Sento una lacrima sulla mia guancia e ne sono sorpreso, sto male per quello che sto facendo, sto abbandonando l'unica persona che riesce a sopportarmi per proteggerla, ho calcolato tutto, ma non questo.
Chiudo gli occhi, apro le braccia e mi butto: dopotutto Moriarty aveva ragione, "cadere è come volare, tranne che la destinazione è definitiva".*due anni più tardi*
"John... Hey John..."
Qualcuno mi chiama, torno con la mente al discorso e guardo il mio interlocutore: Lestrade, l'agente di polizia che io e Sherlock abbiamo aiutato così tante volte sta cercando di dirmi qualcosa... Io e Sherlock... La mia mente ricomincia ad andare alla deriva e ci vuole tutto me stesso per concentrarmi su Lestrade. Alzo gli occhi e incontro i suoi pieni di compassione, odio quello sguardo, è lo stesso di quando mi hanno ferito in guerra e mi hanno detto che non sarei più potuto tornare in servizio attivo.
"Cosa vuoi?" chiedo scocciato, voglio stare da solo. "John... Sono passati due anni... Dovresti dimenticarlo..." "Come fai a dirlo? COME FAI ANCHE SOLO A PENSARLO?! ERA IL MIO MIGLIORE AMICO E ADESSO È MORTO, SCOMPARSO, PER SEMPRE!" lo aggredisco, deve andarsene "sei venuto per farmi la predica? Di nuovo? Per dirmi di uscire di casa e svagarmi? Sei qui per questo? Perché se è così puoi tranquillamente uscire da quella porta e non tornare mai più."
Mi guarda sorpreso, so cosa vede: un uomo magro, non curato, capelli e barba lunga, occhi vacui da drogato quale sono e braccia piene di ferite autoinflitte. Improvvisamente sento freddo e mi pento di non aver indossato qualcosa di pesante.
-Come ho fatto a ridurmi così? Come sono diventato ogni cosa che odio?- mi domando, senza accorgermi che Lestrade se n'è ormai andato, si è arreso alla mia volontà di stare solo.
-Cosa ci faccio ancora qui? Perché sono vivo se devo stare da solo? Perché devo soffrire?- penso ancora, non ce la faccio più, ho resistito due anni e 17 giorni, aspettando che Lui tornasse e non l'ha fatto, ora posso andarmene anche io.
STAI LEGGENDO
Can you stop being dead?
FanficJohn Watson, il dottore, l'uomo disperato e distrutto da quando il suo migliore amico è morto. Sherlock Holmes, il falso genio, il senza cuore, colui che dovrebbe essere morto, che si è buttato per salvare il suo amico. Tratto dalla storia: "Mi ren...