Accordo

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Taehyung's POV

Avevo appena varcato la soglia di casa quando Hoseok mi corse in contro, come se fossi stato chissà dove e chissà per quanto tempo. Sapeva che sarei rientrato in mattinata perciò credo si fosse preoccupato non vedendomi a casa. A peggiorare la situazione c'erano i miei occhi rossi e ancora lucidi per le lacrime versate sulla spalla di Jimin.

"Taehyung! Cosa è successo? Perché stai piangendo?"

Mi grattai il naso cercando di sdrammatizzare la questione ma in quel momento non riuscivo a negare l'evidenza. Avevo mentito fin troppo ad Hobi e non volevo più farlo, ogni volta che nascondevo la verità mi sentivo bruciare dentro come se avessero appiccato il fuoco nelle mie viscere. Scoppiai di nuovo a piangere e mi portai le mani al viso provando a smettere il prima possibile.
La mia visione era tutta opaca ma sentii le braccia di Hoseok stringermi a sé.

"Amico hey.. Calmati, prendi un respiro e dimmi cosa è successo"

Non volevo farlo preoccupare, o recargli alcun fastidio ma non volevo neanche ferirlo dicendogli la verità.
Tutte quelle lacrime mi rendevano difficile respirare e le mie labbra tremavano, mentre cercavo di formulare una frase di senso compiuto.

"H-hyung mi dispiace tanto... Mi dispiace davvero ti prego, non odiarmi.."

A quelle parole mi accarezzò i capelli.
Lui e Jimin erano molto simili, entrambi sempre sorridenti, entrambi portavano calore e affetto,con entrambi mi sentivo al sicuro.
Solo che con Hoseok ormai era diverso, gli avevo mentito dal primo istante pur di non essere cacciato e così avevo creato un'immagine di me stesso che non mi apparteneva.
Il Taehyung che conosceva Hoseok non era quello che aveva scoperto Jimin, perché non potevo rivelargli chi ero veramente. O meglio, che cosa ero.

Mi avrebbe odiato.
Mi avrebbe detestato.
Sarei stato ripugnante ai suoi occhi.

L'unica parte che avevo preservato di me stesso era quel mio atteggiamento bambinesco e innocente. Non sapevo come cambiarlo, non conoscevo l'esistenza di un altro modo di essere.

"Coraggio dimmi cosa è successo, mi fa molto male vederti così"

Quando smisi di piangere mi fece sedere su una sedia e lui si mise davanti a me. La sua mano poggiava sulla mia spalla, per dimostrarmi conforto, mentre i suoi occhi mi fissavano cercando una spiegazione al mio attuale stato.

"Scusa Hyung..ti ho mentito, non è vero quello che ho detto"

Mi morsi il labbro consapevole di ciò che stava per accadere, non volevo.
Non volevo andare via e lasciare Hoseok, Jimin, Yoongi e soprattutto Jungkook. Il mio compagno di avventure, se così vogliamo definirle.
Dovevo fare qualcosa pur di non perdere ciò a cui mi ero affezionato, tutti loro erano miei cari amici. I miei unici amici. Così mi lasciai andare a qualcosa di cui mi sarei pentito più avanti.

"Tae di cosa stai parlando?"
"Io non sono scappato di casa! Ecco io...non ho una casa..non l'ho mai avuta"

Hoseok sembrava più confuso di prima, di sicuro stava facendo mille calcoli pur di elaborare le mie parole e capirne il concetto. Ne creò una versione tutta sua, una versione razionale alla mente umana, ovviamente.

"Tae.. Sei per caso orfano?"
Annuii. Gli avevo mentito ancora, non ero riuscito a dirgli la verità e così mi stavo ferendo di nuovo.
Un bruciore acuto proveniva, questa volta, non solo dal mio interno ma anche dalla schiena. Da quelle due ferite aperte che mi ero portato dietro tutto quel tempo. Ma andava bene così.
Se fossi stato io a soffrire pur di far stare tranquillo Hoseok, allora andava bene. Il rossiccio mi guardava come si guarda un cane malato al canile. Pietà. Provava pietà nei mie confronti, almeno così mi parve.

My Angel // Yoonmin Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora