CAPITOLO 1
Sono sdraiata sul letto di camera mia con le cuffie nelle orecchie, ascolto "Centuries" dei "Fall out boy". Non so chi siano, quanti anni abbiano e non so quando è uscita la canzone: so solo che è bella, o comunque è abbastanza forte così che io non possa sentire mia mamma che discute con mia sorella Adele per farla studiare.
Mia sorella ha tredici anni, il prossimo anno le toccherà "la scelta più importante della sua vita" come la definiscono i miei: la scelta della scuola. Lei è una scansafatiche, vorrebbe fare l'estetista, ma secondo i miei dovrebbe diventare medico studiando medicina.
Loro pensano che per essere qualcuno bisogna frequentare la scuola che vogliono loro, così a suon di -Un giorno mi ringrazierai!-, o -Io non ho avuto tutte le possibilità che avete voi!- cerca di farle entrare in testa quel cavolo di sistema nervoso.
Mi alzo dal letto e mi siedo alla scrivania per cominciare i compiti, apro il libro di fisica e comincio a fare gli esercizi che mi ha assegnato il professore. Mentre sono nel bel mezzo di un calcolo, mia mamma mi chiama dal piano di sotto con la sua voce severa e suadente.
-Cecilia!-
-Cosa c'è!- rispondo
Nessuna risposta.
-COSA C'È!?- ripeto più forte
-Scendi, no???- ribatte come se fosse la cosa più scontata del mondo.
Così tiro indietro la sedia dalla scrivania, e mi avvio verso le scale con passo pesante, i passi rimbombano per il corridoio e ovviamente mia mamma mi rimprovera.
-Cosa volevi mamma?- chiedo gentilmente ma non nascondo la nota di svogliatezza che mi esce quasi spontaneamante. -Potresti fare il disegno di arte di tua sorella?- mi chiede continuando a fissare il catalogo di un qualche negozio. Come ho fatto a non pensarci? Ogni volta che mi interrompe durante i compiti e per chiedermi questo. Così automaticamente mi volto verso mia sorella che, approfittando della mia presenza, si sta sistemando i capelli biondi e ricci in una coda di cavallo, e le chiedo -Cosa vuoi che faccia?-
-Io? Niente!- risponde in modo scortese come al solito -Chiedi a lei!- continua indicando con il dito mia mamma.
-Cerca di essere un po' più educata ragazzina!- la sgrida mia mamma, poi si rivolge a me dicendo - Deve fare un paesaggio montano, ma sai come disegna lei perciò per favore potresti farglielo tu? Sarai premiata: te lo garantisco.-. Certo che so come disegna: "da cane", certo che glielo farò, ho altra scelta? E certo che non mi premierà, ma ormai è una frase di rito, ogni volta che ha bisogno di un favore pensa di convincermi così. Ma io lo so che mente, non sono stupida.
Così annuisco, prendo il foglio, la matita e la gomma e vado in camera mia.
Continuo i compiti facendo prima fisica, poi chimica, e infine matematica e alle 17.30 ho finito, il disegno è per sabato e oggi è soltanto martedì quindi decido di farlo domani. Così non avendo niente da fare decido di dedicarmi al mio hobby preferito: leggere. Prendo in mano il libro di Shadowhunters, e riprendo la lettura da dove l'avevo interrotta.
Dopo aver letto due righe a dir tanto mi arriva un messaggio su watsapp. Seccata prendo il cellulare -Tanto sarà uno di quei gruppi stupidi, dove mandano faccine e cuoricini perchè non sanno cosa fare.- constato ad alta voce.
Così scrivo il pin di blocco e guardo chi ha scritto, ma mi sbagliavo perchè vedo che il messaggio è di un mio compagno, ma non uno qualunque: è Alessio. Lui è il più bello della classe capelli biondi tagliati alla moda, abbastanza alto, occhi azzurri e un sorriso da favola. Ma io non sono alla sua altezza, con il mio sorriso sghembo il corpo esile, le gambe corte, i capelli marroni come gli occhi non potrei mai e poi mai essere la sua ragazza. Inoltre lui credo che abbia molte ragazze che fanno la coda per essere la sua fidanzata; come Maria quella finta santerellina che ruba la merenda agli sfigati e fa la prima della classe, quando lo sanno tutti, non ci capisce niente.
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IO E I MIEI SOGNI
General FictionCecilia è una ragazzina di quattordici anni, lei ha un sogno: vorrebbe fare l' attrice. Sua mamma però lo considera una perdita di tempo, pertanto starà a Cecilia decidere se dare retta a sua madre o inseguire i propri sogni!