Capitolo 3

49 1 0
                                    

JASMINE'S POV

Mi giro e mi rigiro nel letto mi tappo le orecchie, uso il cuscino come barriera per non sentire ma niente quella cazzo di sveglia non sta zitta e non ho nessuna intenzione di scoprirmi per spegnerla.
"mamma voglio fale colatione" dice aprendo la porta della mia camera
"Aby torna a dormire è presto per alzarsi"
"ma mamma ho fame" dice piagnucolando
"Aby ti prego mamma ora è stanca, torna a letto tra poco mi alzo e ti preparo la colazione"
Inizia a piangere e devo per forza alzarmi, spengo la sveglia, sono le 7 di mattina, in tutto ho dormito 3 ore, va sempre peggio ormai dormire è un obbiettivo di vita per me.
Aspetto che aby finisca di fare colazione e le faccio il bagno, la vesto e mi preparo per portarla dalla signora Rimey, la mia vicina di casa che si prende cura di aby quando non ci sono.
Sono le 13 e sicuramente Grace mi starà aspettando al parco, come sempre romperà perché sono in ritardo ma saprò calmarla d'altronde non per niente sono Maya.
Appena entro nel parco vado subito al Salice, il nostro vecchio e bellissimo albero.
Spero tanto che Grace abbia portato da mangiare, perché per colpa sua non ho fatto colazione, oggi mi ha messo anzia più del solito, ha detto che doveva dirmi una cosa, boh è strana quella.
La vedo in lontanaza è seduta vicino a qualcuno, più mi avvicino è piu metto a fuoco, è una figura femminile, sembra una ragazza mora almeno credo, non ho gli occhiali con me.
Non ci posso credere, Ashley, assurdo che ci fa lei qui.
"ah quindi è per sta stronza che non ho fatto colazione" lo dico e subito si volta, appena realizza che sono io mi corre incontro con quei tacchi lunghissimi addoso e mi abbraccia
"mi spieghi come fai a correre con quei cosi?"
"mi spieghi perché sei sempre in ritardo"
"adesso capisco tutto, eri tu che scrivevi sul cellulare di Grace ecco perché c'erano frasi tipo devo darti una notizia favolosa, ti sbrighiiii con tutte quelle i, perché non l'ho capito subito? " Grace come sempre ride, quando io e Ashley c'incontriamo è sempre così frecciatine a gogo
"si poccolina ero io la notizia favolosa"
"l'avevo intuito" rido "allora com'è il sud Africa? "
" bellissimo, li è tutto così vero, così naturale e reale"
"bentornata a............"
"grazie...come sta la mia bambina"
"Aby sta bene, se avessi saputo che eri tornata l'avrei portata"
"tranquilla verrò molto presto avtrovarla, Aby non può stare troppo tempo senza vedere sua zia"
"a proposito hai già incontrato i tuoi?"le chiedo
"Grace non avevi fame?" dice per cambiare argomento
"tranquilla finisci di parlare con Maya, la mia fame può aspettare" ride
"almeno sanno che sei qui?" chiedo a la bocca aperta
"non ci metteranno molto" dice Grace
"pensano che abbia il volo domani" quasi sussurra
"Ashley Riyad hai veramente detto una bugia ai tuoi lo sai vero che è Haram" soffoco una risata e lei mi trucida con uno sguardo
"senti piccolina avevo bisogno di un ultimo giorno di tranquillità prima di tornare in quella casa"
"ti capisco"
"ti capisco anch'io ma che ne dite di parlarne davanti a un bel piatto di takos" dice Grace praticamente sbavando
"ma te non ti stanchi mai del messicano?" le chiede Ashley con una faccia disgustata
"Ragazze io devo andare ho un appuntamento, scusate"
"con chi?" chiede curiosa Grace
"con un cliente" dico secca
"ancora che fai quel lavoro" dice Ashley con una nota di disapprovazione nella voce
"ho una figlia da mantenere e un affitto da pagare"
"venite a vivere con me, voglio prendere un'appartamento e ho bisogno di coinquiline per pagare l'affitto" esclama dal nulla Grace
"per me va bene, mi fai un grandissimo favore"
"non farmi ridere chi lo dice ai miei e poi anche se vengo il mio armadio viene con me" dice Ashley
"se lo porti vuoto per me va bene" dico ridendo
"divertente"
"si lo so Ashey, ora scusate ma devo andare ho un vecchio arrapato che mi aspetta nella sua grandissima villa da miliardario single"dico iniziando ad andarmene
" ciao" salutano in coro
"ciao bellezze"
Sono le 17 e per colpa di quelle due chiacchierone arriverò in ritardo, prima devo passare a casa per vestirmi e truccarmi, poi devo ricordami dove abita questo e chi cazzo è perché sinceramente non mi ricordo più, ho troppi clienti.
Scelgo un vestito trasparente molto aderente, praticamente mi si vedrebbe tutto se non fosse per il reggiseno a faccia e le mutandine rigorosamente nero mentre il vestito è a rete ed è biaco.
Mi faccio mandare la sua via e vado ad affrontare una brevissima serata di sesso con un 50enne che sicuramente dopo mezzora sarà già esausto.
Prendo un taxi e per tutto il tempo non faccio altro che pensare a quanto devo lavorare per riuscire a mantenere me e mia figlia, anche se questo non lo considero un lavoro, più che altro è un modo per arrivare a fine mese, il mio vero lavoro è quello che mi aspetta appena finirò con questo signore, lavorare in discoteca e molto stancante anche se mi diverto molto perché ballare è l'unica cosa che riesce a farmi dimenticare tutti i miei probblemi.
Quando il tassista parcheggia davanti a una grandissima villa cerco di ricordare ma non riesco proprio a capire quand'è che c'ero stata.
È davvero bella, non è la prima villa che vedo, vado almeno in una villa al giorno ma questa è diversa, è sofisticata, elegante una come me non dovrebbe stare in un luogo come questo.
"buona sera signora posso esserle d'aiuto"
Appena sento questa voce maschile e profonda mi volto.
C'è un uomo altissimo sarà almeno 2metri di statura e mette molta soggezione.
"scusi l-lei chi è?" dico cercando di mantenere il tono di voce il più fermo possibile con scarsi risultati.
"sono il maggiordomo di questa casa"dice guardandomi tranquillo almeno spero "sta cercando qualcuno"
"io i-io si sto cercando il s-signor White"

e se dovesse funzionare?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora