34

619 34 0
                                    

"Ma che cazzo ho bevuto ieri..."

Fu il primo pensiero di Stephan, mentre tentava di aprire gli occhi. Sentiva un senso di nausea, mentre la testa gli vibrava come se si fosse bevuto una quantità industriale di vodka, o di rum di scarsa qualità.

Gli sembrava di avere la lingua incollata al palato.

Mentre immagini di un sogno gli tornavano alla mente.

Qualcosa di fresco gli passò sulle labbra, mentre qualche goccia di acqua gli bagnava la lingua, tanto da fargli sembrare che avesse bevuto dopo settimane di deserto.

E fondamentalmente si sentiva così.

-Sta tranquillo, sei al sicuro.- La voce gli era nuova, era bassa, e sembrava un borbottio.

Poi un'altra voce tranquilla si affiancò.

-Ci metterai qualche ora per ritornare in te, ma saremo al tuo fianco per aiutarti. A riprenderti...- Ricordava quella voce, era il giovane ragazzo.

Quel ragazzo che si era trasformato davanti a lui in un lupo.

Si agitò per cercare di aprire gli occhi.

No! non era reale.

Luni era pazzo, era tutti un incubo.

Altri ricordi si affacciarono alla sua mente.

Una luce, una bellissima donna, la Dea Luna.

Si rilassò ricordando le sue parole. Ricordando la serenità che gli fondeva quella presenza, e si rilassò alla presenza del licantropo.

Fabius era un licantropo, lo aveva visto trasformarsi.

La Dea, gli aveva mostrato chi era in realtà. Figlio di una donna, sorella della madre che l'aveva cresciuto. E di un Lupo. Un lupo arrabbiato.

Con forza costrinse i suoi occhi ad aprirsi.

Guardò Fabius che gli sorrideva dolcemente, ed un altro ragazzo vicino a lui.

Lo fissò a lungo negli occhi.

-Vuoi un biscottino?- Gli chiese quest'ultimo mettendogli davanti agli occhi un biscotto per cani a forma di osso.

Il ragazzo sorrise, poi fissò meglio il basso. -Sei il lupo che mi ha morso... testa di cazzo...- soffiò con la bocca impastata.

-Mi sono fatto perdonare, mi hai pure fatto i grattini...- Borbottò infastidito Thot.

Fabius scoppiò a ridere. -Ti sei lasciato fare i grattini? E io che ti credevo un lupo tutto un pezzo...-

Fabius portò alle labbra del giovane una cannuccia. -Bevi piano, a piccoli sorsi...-

-Dove siamo?- Chiese il giovane sistemandosi con fatica.

-Bella domanda, ma non so quanto capirai la risposta...- Borbottò Thot.

Fabius gli diede un colpo sulla spalla. -Smettila, è più sveglio di te!-

L'Omega anziano fece una faccia fintamente offesa.

-Non avete risposto.-

-Lo sappiamo, ma preferiremmo che tu stia meglio prima di spiegartelo.-

Videro la faccia del giovane crucciatsi e portarsi le mani al petto. -Lu... Luni... mi... aveva sparato...- Si guardò la cicatrice quasi del tutto rimarginata.

-Da quanto tempo sono così?-

-Più o meno due settimane.-

Toccò la cicatrice. -Non è possibile.-

-Per la natura umana no, per quella licantropa sì. Tu sei a metà, sei più lento a guarire di un licantropo, ma più veloce di un umano...-

-Ho fatto un sogno... o credo lo fosse... una bellissima donna, la Dea Luna mi ha fatto vedere i miei veri genitori...-

-Immaginavamo tu non lo sapessi.-

-Che cosa sono io?- Chiese preoccupato.

Thot incrociò le braccia sul petto. -Non lo sappiamo, lo sapremo quando ci sarà la Luna piena.-

-Diventerò come voi?-

-È una delle possibilità.- Disse tranquillo Fabius sdendosi sul letto accanto a lui.

-E le altre possibilità, quali sono?-

Thot e Fabius si guardarono un lungo momento, per poi fissare il giovane.

-Un Licantropo, un mannaro, o una creatura a noi ancora sconosciuta.-

Stephan si grattò la testa. -Ma licantropi e mannari non sono la stessa cosa?-

Thot ringhiò. -Come umani e scimmie. Sono la stessa cosa?-

Fabius diede un colpo all'altro Omega.

-Smettila di colpirmi!- Borbottò.

-Tu smettila di fare il saccente, è stato cresciuto come umano, non può sapere certe cose!-

Thot emise un suono simile ad uno "Sgrunt" da fumetto.

-Il mio vero nome è Dolphin, la donna che mi ha cresciuto come figlio, lo ha cambiato in Stephan.-

-La Dea Luna ti ha mostrato chi sei.-

Lui annuì. -Mia madre si chiamava Selene, era umana. Mio padre, era arrabbiato perché io ero umano, la ha accusata di tradimento. Credo l'abbia ripudiata. E lei mi ha nascosto.-

-Ricordi il nome di tuo padre?- Chiese tranquillo Fabius, mentre prendeva appunti su ogni cosa che diceva il giovane.

-Joseph. Credo, anche se, ho vissuto tutto in modo strano. Come guardassi un film.-

-Fa quell'effetto.- Sorrise Fabius.

-La Dea o la visione?- Chiese Stephan.

-Entrambe...- Rise Thot. 

Infinitum Imperium *Serie Imperium 4*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora