Fabius saltò sul letto, al bussare violento sulla sua porta.
Era nudo ed abbracciato a Lorence, poteva sembrare che avessero fatto sesso.
In teoria lo avevano fatto, ma non completo.
-Fabius apri questa porta, prima che la sfondi...- La voce rabbiosa di Lunam, fece svegliare anche il compagno.
Si vestirono in fretta.
L'Omega spalancò la porta e fissò il fratello che ringhiava verso l'atro Alpha.
-Non dovreste stare qui, insieme!-
Lorence aprì la bocca ma Fabius lo anticipò.
-Prima di tutto, una dose di cazzi propri in famiglia ci vorrebbe! Secondo quello che faccio...-
Lunam fece un passo in avanti verso Lorence ma il fratello lo fermò premendo un dito sul petto dell'altro. -O che non faccio... Non vi riguarda.- Specificò. -Lorence mi rispetta, ma alle volte, e tu dovresti saperlo benissimo, sai che la notte ho bisogno di calore, di abbracci e di coccole. E visto che il mio amato fratellone si è sposato, e ha un figlio in arrivo dal suo compagno... io non posso piombargli in camera per farmi coccolare. Ti pare?- Tolse il dito dal petto del fratello e lo guardò. -Perchè cazzo non riuscite a fidarvi di me? Sarò anche piccolo, ma non vi ho mai dato modo di dubitare di certe cose. E mi ferisce sapere che pensate male di Lorence. È il mio compagno e mi rispetta, ha fatto violenza su se stesso standomi lontano per tre anni, proprio per non avere me come tentazione. Vi ho chiesto di fidarvi di me e di lui, ma continuate a trattarmi come un bambino!- Emise un ringhio, mentre gli oggetti nella stanza tremavano.
-Fabius.- Lorence lo chiamò dolcemente. -Fabius ora calmati, non è questo il luogo, e sopratutto non è con Lunam che puoi prendertela.-
-Io... Io...-
-Fabius...- Lorence gli posò le mani sul volto e lo baciò dolcemente.
Le cose smisero di tremare.
Lunam emise un lieve sospiro.
Facendo voltare i due.
-Scusa per la mia rabbia.-
-No, tu devi scusare me, io ti vedo sempre come il mio fratellino cucciolo. Non vedo invece il lato di te che sga crescendo, che sei adulto e serio, un lato che c'è sempre stato in te. Scusami...-
Fabius si lanciò sul fratello in un abbraccio.
Facendo emettere un lieve ringhio da parte di Lorence.
-Scusa anche a te, amico. Lo so che... ma sei un Alpha come me, puoi capire.-
-Sì, lo so: istinto di protezione.- Tossicchiò leggermente, fissando infastidito il braccio di Lunam sul suo compagno. -Di protezione e di possesso.-
L'altro Alpha ridacchiò togliendo il braccio dal fratello.
-Andiamo, hanno trovato una stanza segreta, vogliono sia tu ad aprirla.- Gli disse infine.
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Rubeus con un pezzo di torta in mano seguiva gli altri. -La cuoca è sempre la stessa?- Rise vedendo il fratello divorare il dolce.
Antony alzò gli occhi al cielo. -Che lo riempie come un tacchino, tanto che ho paura che escano solo dolci da lui, al parto.-
L'Omega emise un singhiozzo, prima che grosse lacrime scendessero dai suoi occhi.
-Sono ingrassato? Mi vedi brutto? Non mi ami più?- Piagnucolò.
Antony si passò una mano fra i capelli in un gesto frustrato.
-Rubeus, Antony stava scherzando.- Lo contraddisse Iulius.
-No! Non contraddirlo...- Sussurrò l'Alpha.
L'Omega incinto corrugò la fronte. -Credi non lo sappia?- Ringhiò furioso. -Io lo conosco meglio di te, è mio marito!-
-Tre... due... uno...- Sussurrò ancora Antony.
E Rubeus iniziò a ridacchiare.
-Come lo sopporti?- Gli chiese Smeraldo guardando con la testa storta l'altro Alpha.
-L'amore...-
-Pensa a te...- Gli sussurrò Cory battendogli una spalla. -Hai due Link con due Omega, e di solito restano incinti in contemporanea.-
Antony fece una risatina. -Doppi sbalzi umorali!-
-Avete finito di parlare delle vostre disgrazie?- Borbottò Thot vicino a Fabius.
-Va bene.- Disse chiaro Rubeus. -Parliamo del marchio sul tuo collo, allora?-
Thot iniziò ad emettere dei borbottii incomprensibili, mescolati a degli sbuffi, da sembrare un treno a vapore.
Fabius con Lorence e Lunam, camminavano in silenzio dietro ad un ragazzo, un giovane Beta, che faceva parte di una delle squadre mandate in giro per i passaggi segreti.
-Per orientarci ognuno di noi aveva un filo di un colore diverso. Abbiamo avuto l'idea dal filo d'Arianna, della mitologia umana.- Stava spiegando, mentre camminavano seguendo un filo blu.
Dopo una ventina di minuti, arrivarono davanti ad una porta in legno. Non aveva nè maniglia nè serratura.
Fabius guardò Thot corrugando la fronte.
-È una porta che può aprire solo chi ha il dono come noi.- Borbottò l'anziano.
-Io non so ancora gestirlo, potrei fatla esplodere...-
-Dammi la mano, lo farò io, non ho più la forza di un tempo.-
Fabius corrugò la fronte, a quelle parole.
Ma diede la mano all'altro e poco dopo, con un lugubre cigolio, la porta si aprì.
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Infinitum Imperium *Serie Imperium 4*
Romance⚠️⚠️⚠️ATTENZIONE!!!⚠️⚠️⚠️ Infinitum Imperium parte prima e parte seconda sono solo su Amazon!!! Fabius continua ad avere i suoi incubi. Ma non sono su Lunam o Lorence, non riesce a darsi pace, finchè gli viene consigliata una ricerca. Qualcosa che...