17- Prenditi cura di lui

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"Mancano precisamente 20 giorni agli esami e io non so fare altro se non disegnare..." sospirò Shiloh affranto, steso supino sul letto.

Era trascorso poco più di un mese da quando avevano consumato il loro amore... si erano lanciati a capofitto in quella passione e in quel sentimento irrefrenabile.
Aiutati dalla scusa di dover studiare, non perdevano occasione per vedersi e fare l'amore.

"Se tu smettessi di lamentarti in continuazione e ti concentrassi potresti farcela abbondantemente..." gli rispose Millard guardandolo di sbieco dalla scrivania "Finito!" continuò alzando il foglio con tutti gli esercizi risolti.

"La fai facile tu. Ti riesce praticamente tutto...sei bello,disegni da Dio, risolvi qualsiasi esercizio di matematica in meno di un secondo, sei..." si arrestò quando sentì il letto cedere sotto il peso del moro che l'aveva raggiunto.
"Sono...?" lo invogliò a continuare sorridendo un poco
"Sei passionale,coinvolgente...io..." sussurrò con le guance imporporate mettendosi un braccio davanti agli occhi.

Millard si inginocchiò sul materasso tirando il più piccolo per le caviglie, facendolo urlare per la sorpresa.

"M-Mill che fai..." balbettò debolmente cercando di sottrarsi dalla sua presa.
"Voglio fare l'amore con te dolcezza" rispose ovvio cominciando a sfilargli i jeans neri che aveva indossato quel giorno.
"Millard no. Potrebbe venire il tuo amico e potrebbe...ah...Millard no...f-fermati" continuò poco convinto, assuefatto dai movimenti del moro.
"Vuoi sapere quanto me ne frega?" disse ironico portandosi una sua caviglia alle labbra lambendone la pelle delicata.

"Ah..." sospirò con le labbra leggermente schiuse quando il maggiore tolse l'ultimo indumento per poi stendersi su di lui.
Si aggrappò alle sue spalle ampie lasciandosi sovrastare, scomparendo sotto di lui.

Una coscia sulla sua spalla e l'altra intorno al bacino del maggiore.
Si unirono così, stretti l'uno nella presa dell'altro,con l'illusione che tutto fosse chiaro come il sole per loro e per tutti.

"Sono stanco di questa situazione piccolo" disse all'improvviso il più grande con la voce ancora fortemente arrochita dall'orgasmo appena consumato.

Shiloh alzò il viso per guardarlo negli occhi, continuando comunque a stare steso su di lui per metà.

"Che vuoi dire?" Chiese perplesso.
"Non posso più continuare a far finta che mi vada bene questa situazione. Shiloh io ti voglio tutto per me. Non posso condividerti con mio cugino. È ingiusto per noi ed è ingiusto per lui." Si alzò dal letto completamente nudo,afferrando il pacchetto di sigarette poco distante e accendendosene una.
"Ho aspettato che ti convincessi, ho accettato dopo tanti anni una persona nella mia vita. Io non posso fare a meno di te, lo sai, ma è arrivato il momento di chiarire a Russ questa situazione. Sta a te farlo." Concluse cacciando fuori il fumo in uno sbuffo.

Il biondo abbassò gli occhi sulle lenzuola sfatte per poi rialzarli leggermente lucidi ma decisi.
"Lo so. Non appena tornerà a casa gliene parlerò." concluse allungando le braccia nella sua direzione in cerca di un abbraccio.

"Che vuoi?" sorrise stronzo il maggiore.

"Vieni qui, voglio essere abbracciato" disse allungandosi come un gatto nella sua direzione per sottolineare l'idea.
"Vieni tu qui" rispose appoggiandosi alla scrivania.
"Non fare lo stronzo, sono n-nudo...lo sai che mi vergogno" tentò di convincerlo coprendosi meglio con il lenzuolo azzurro.
"Quando ti scopo di sicuro non sei vestito...non fare la verginella pudica" lo prese in giro spegnendo la sigaretta finita e sbuffando l'ultima boccata di fumo.

Shiloh assottigliò lo sguardo cristallino, colto nel vivo. Se quel gorilla voleva sfidarlo gli avrebbe dato filo da torcere.

Sfilò lentamente il lenzuolo non perdendo mai il contatto visivo con il moro che aveva cominciato a lanciare fiamme dagli occhi di carbone.
Volontariamente si sporse sul bordo del letto, mostrando il proprio sedere tondo ed invitante, per poi afferrare gli slip e i pantaloni.

I don't Wanna Miss a Thing Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora