"John... JOHN!" urlo prendendolo per le spalle, sto morendo dentro. Vengo travolto da un milione di pensieri e preoccupazioni, non so cosa fare, il mio palazzo mentale è inutilizzabile.
OSPEDALE. L'idea affiora e recupero il telefono, componendo il numero. "Di cosa ha bisogno?" chiede la voce dall'altra parte della cornetta, mi ci vuole un po' per rispondere, sono completamente perso. "Il mio migliore amico è svenuto... Siamo sul tetto dell'ospedale, com'è possibile che nessuno abbia notato una persona che vuole uccidersi? Sbrigatevi." la aggredisco, so che non è colpa sua, ma non posso accettare che tutto sia colpa mia. Riattacco e compongo un altro numero.
"Pronto, detective Lestrade, come posso aiutarla?" deglutisco rumorosamente, devo riuscirci "John è..." mi interrompo, sento una tazza cadere a terra. "Sherlock?" chiede sconvolto, posso capirlo, dopotutto sono appena tornato dalla morte.
"John stava provando a buttarsi proprio come ho fatto io, l'ho fermato prima che ci riuscisse, adesso ha perso i sensi, i medici stanno arrivando, cosa devo fare? Cosa posso fare? Cosa si deve fare in questi casi? Guardare e aspettare?" chiedo disperato, John non può andarsene. "Sherlock, calmati! Non è da te reagire in questo modo..." "STA MORENDO, NON HO INTENZIONE DI PERMETTERLO!" urlo, consapevole che la mia voce contiene tutti i sentimenti di cui sono capace, tutta la paura tenuta nascosta negli anni. Inspiro profondamente "Greg, ho bisogno di te, ti prego." riattacco subito e ricomincio a guardare John. Mi siedo accanto a lui, prendendogli la mano e sfiorandola con le mie labbra "non te ne andare, non te ne andare, ho bisogno di te" sussurro consapevole che non può sentirmi eppure quelle parole sembrano calmarmi un po'.
La porta si spalanca, degli infermieri prendono John e lo mettono sulla barella, per poi portarlo giù da quelle scale che mi fanno tornare in mente quel giorno con Moriarty.
Sono completamente scollegato dal mio corpo, non ho la forza di alzarmi, voglio solo John.
Sto ancora pensando a lui, a quello che è arrivato a fare per colpa mia quando Lestrade arriva e mi trova seduto con la testa fra le mani. "Sherlock... Ho chiesto di John all'infermiera, sembra essersi stabilizzato." mi dice appoggiandomi una mano sulla spalla. Mi alzo di scatto per evitare quel contatto e corro dal mio migliore amico, promettendo a me stesso che non lo lascerò più da solo.
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Can you stop being dead?
FanfictionJohn Watson, il dottore, l'uomo disperato e distrutto da quando il suo migliore amico è morto. Sherlock Holmes, il falso genio, il senza cuore, colui che dovrebbe essere morto, che si è buttato per salvare il suo amico. Tratto dalla storia: "Mi ren...