Capitolo VI - Buio

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Continuo a 'camminare' lungo quella caverna che sembra non terminare mai; fa freddo e la perdita di sangue non aiuta.

Lascio una lunga scia rossa lungo i miei passi fino a quando...

"Non...Non ce la faccio..."

...fatico a respirare, sento il cuore battere sempre più lentamente.
Con la mano libera stringo un lembo del pigiama all'altezza del petto e cerco di regolare il mio respiro.

Dopo che mi sono riposata cerco di continuare a camminare, man mano che proseguo noto la galleria farsi sempre più stretta provocandomi una sensazione di soffocamento.

Inizio a sentire mancanza di ossigeno e i miei respiri accelerano, i miei polmoni fanno male e ciò mi porta a strizzare forte gli occhi dal dolore.

Cammino ancora e vedo in lontananza un piccolo spiraglio di luce, ogni passo che faccio, ogni fitta alla gamba, ogni caduta a causa del dolore....vedo quell'uscira sempre più lontana.

"For....Forza! Sei quasi fuori!" Cerco di incoraggiarmi in qualche modo ma, ad un certo punto, inizio a vedere sfocato  e sento la testa girare molto forte.
Cado a terra creando un tonfo che riecheggia creando un'eco assordante per le mie orecchie.

Strisciando cerco di continuare, mi sporco di terra e ciottoli ma non mi importa...devo uscire.

"Dai, ci sono quasi" finalmente raggiungo l'uscita, con tutte le forze che ho i corpo cerco di rimettermi in piedi.

Appoggio la mano sinistra sulla parete e con la gamba non ferita mi do una spinta che mi fa piegare i due dal male; soffoco un urlo di dolore e trascinandomi esco.

Una forte luce mi colpisce gli occhi portandomi istintivamente a pararmi il viso...

Io:"Non ce la faccio...Non..."

'si che ce la faccio, devo farcela! Non morirò qui!'

Apro gli occhi e cerco di vedere cosa si trova davanti a me ma...Non faccio in tempo a mettere a fuoco che cado a terra.

Sento come una puntura sul collo, la mia vista si annebbia sempre di più e i miei respiri man mano si fanno sempre più lenti. Sento dei passi e qualcuno parlare, sono degli uomini.

?:"prendertela, fate attenzione" ha una voce roca, fredda, distaccata, la voce di un capo.
??:" agli ordini" sento qualcuno prendermi in braccio con delicatezza, provo a guardarlo in viso ma mi sembra di intravedere una benda che gli copre il volto dal naso i giù.

Io:"Cosa..."
non riesco a terminare la frase perché i miei occhi si fanno sempre più pesanti.
Man mano la mia anima sprofonda nel buio.

Scusate per la mia lunga assenza ma purtroppo non ho mai trovato il tempo di aggiornare. Spero che questo capitolo vi piaccia.

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