5 Il Palazzo

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Dopo più di un'ora di viaggio, le cittadine del regno di Flora vengono sostituite dal folto bosco della zona del nord, sede della dimora reale. Non ho mai visto così tanto verde in tutta la mia vita. Esistono dei parchi nelle città gemelle, anche molto estesi, ma il fascino selvaggio della foresta che ci circonda ha qualcosa di affascinante.

«Davvero il palazzo reale si trova qui?» sento chiedere con tono perplesso a una ragazza seduta dietro di noi.

Effettivamente, non sembra proprio il posto adatto in cui costruire la sede dei sovrani; mi aspetto più di trovare la tana di un orso nascosta dalla vegetazione.

Il treno serpeggia tra i fitti alberi per un altro paio di minuti prima che inizi a rallentare. Sulla destra la morfologia del terreno cambia e un'immensa distesa verde in pendenza si mostra ai nostri occhi.

«Wow» sussurra mia sorella mentre si avvicina maggiormente al finestrino.

Il prato è costellato di fiori che lo animano di tante tinte diverse, rendendolo variopinto come un quadro. Sullo sfondo si erge una recinzione in ferro battuto così ampia da non riuscire a vedere il confine opposto. Il treno si arresta e i portelloni delle varie cuccette si aprono, lasciando entrare un po' d'aria fresca e pulita.

«Ogni gruppo segua la sua referente» ordina Gardenia, lanciandomi un'occhiata veloce prima di scendere. Qualcosa mi dice che anche lei mi terrà sotto stretta sorveglianza.

Tutte le ragazze si alzano ed eseguono l'ordine, mentre io e mia sorella rimaniamo immobili a osservare il movimento attorno a noi.

«Non sembra un posto così brutto» mormora Dalia, guardando al di là del finestrino.

«Non lo sembra fin quando qualcuno non sparisce nel bosco» borbotto pessimista.

In verità il posto è così bello da non sembrare vero.

«Andiamo.» Mi alzo e faccio passare davanti una ragazza di nome Melissa.

«Ti ringrazio» mi dice con un tono gentile che non mi aspetto. Forse non tutte sono meschine e agguerrite come penso.

Le faccio un cenno con il capo e lei si incammina, lasciando dietro di sé una scia di profumo alla pesca.

«Qualcosa non va?» domanda mia sorella alle mie spalle.

«No, tutto ok.»

Esco dal vagone e appoggio i miei anfibi sul terreno morbido che lascia delle goccioline sulla superficie nera a causa dell'umidità. Alzo lo sguardo e mi aspetto di vedere il palazzo reale, ma neanche da qui lo riesco a scorgere. Vedo alcuni abitanti di Flora che viaggiavano con noi dirigersi verso il cancello e per una frazione di secondo spero di scorgere il mantello rosso di mia madre, anche se so che è impossibile. Non era venuta alla stazione per salire sul treno: doveva avvertirmi.

«Ascoltatemi bene. Adesso vi condurremo nei vostri alloggi dove trascorrerete il vostro pomeriggio. Avete il tempo di riposarvi e prepararvi per la cena di stasera» spiega Gardenia, passando lo sguardo su ognuna di noi, «Lì incontrerete la famiglia reale. Spero che siate in grado di interfacciarvi con loro.»

Si volta e si incammina verso l'ingresso, alzando i lembi del vestito arancione per non farlo sporcare. La seguo, non perdendo di vista mia sorella che si è unita al suo gruppo.

«Non essere così apprensiva. È una tua rivale adesso» sentenzia Heather alla mia destra.

«Di chi stai parlando?» le chiedo mentre siamo quasi giunti al cancello.

«Di tua sorella, ovvio.»

Mi fermo e anche lei si arresta dopo alcuni passi.

«È mia sorella, non sarà mai una mia rivale.»

Iris - Il regno di FloraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora