Uscì fuori dal pub e iniziò ad incamminarsi verso il bar. Voleva parlare con Niall, voleva sapere perché loro avessero reagito così. Sentì dietro di lei dei passi e poi una mano la fermò per il braccio.
«Dove pensi di andare? Non ti ho dato il permesso di andartene» Christine cercò di muovere il braccio ma Liam strinse la presa.
«Io non bisogno del tuo permesso, decido da sola cosa fare» cercò di tenere contatto visivo con lui.
«Torna dentro» le ordinò. «No» disse decisa.
«Christine mi sto arrabbiando e fidati che non ti conviene» le disse duro.
«Vai, incazzati pure tanto dentro non ci torno» lui aumentò la presa sul braccio e lei boccheggiò.
«L-Liam mi stai facendo male» i suoi occhi erano diventati scuri, quasi neri.
«Liam per favore» lei cercò di togliere la mano del ragazzo dal suo braccio ma non ci riuscì. Liam scossò la testa e mollò la presa. I suoi erano tornati del solito color cioccolato. Christine si mise una mano sul braccio dolorante e lui la guardò impassibile.
«Dove stavi andando?» chiese calmo.
«Al bar, voglio spiegazioni e se non me le darai tu, me le darà Niall» il castano si guardò intorno esasperato poi la prese per mano e la portò in macchina. Le aprì la portiera e poi la guardò.
«Avanti, sali» lei scossò la testa e salì sul sedile. Liam entrò in macchina e mise in moto. Chris guardò fuori dal finestrino per tutto il viaggio fino al bar.
Liam la guardava ogni tanto e vedendo che non le prestava attenzione iniziò ad innervosirsi. Strinse le mani al volante fino a far diventare le nocche bianche. Si era intromessa in affari che non le riguardavano e questo non le stava bene. Le aveva detto che non erano affari suoi ma lei non aveva voluto ascoltarlo, voleva sapere e facendo così avrebbe combinato un casino. La sua fame di risposte era insaziabile. Ad un certo punto lei si girò e vedendo i muscoli tesi e le mani strette al volante, rise leggermente.
«Sei arrabbiato? Scusa ma sono io quella che dovrebbe esserlo visto che tu e probabilmente il ragazzo che conosco da quando sono nata, mi avete mentito» lui scossò la testa sorridendo.
«Non erano affari tuoi, te l’avevo detto e quando ti dico di non immischiarti, devi farlo» lei stava per controbattere ma Liam non la fece finire.
«Già hai fatto abbastanza facendo vedere quel cazzo di disegno a Zayn, ora vuoi anche sapere cose in cui non c’entri. Non riesci proprio a farti gli affari tuoi per una volta?» disse alzando un po’ il tono della voce. Lei lo guardò seria.
«Primo, è Zayn che ha voluto vedere i miei disegni e secondo, si parla del mio migliore amico, queste cose mi riguardando quanto riguardano lui»
«E’ proprio questo il problema» si girò a guardarla.
«Il problema è che lui è il tuo migliore amico, molto probabilmente dopo che avrai saputo non lo vorrai più vedere» lei rimase sconvolta. Si voltò di nuovo in avanti e guardò la strada.
«E chi ti dice che vorrò ancora parlare con te?» lui sorrise.
«Io ormai non ti lascerò più in pace» lei chinò la testa in avanti e i capelli le coprirono un po’ il viso, ma poté scommettere di vederla sorridere. Lui sorrise di conseguenza e continuò a guidare.
Arrivarono al bar dopo dieci minuti. Christine aspettò che Liam le aprisse lo sportello e poi scese. Camminò spedita senza aspettarlo. Prima avrebbe risolto questa cosa, meglio era. Entrò dentro e si guardò intorno, trovando Niall che stava servendo un tavolo. Lui si girò e appena la vide le sorrise, ma appena notò la sua faccia seria, iniziò a preoccuparsi.
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Afire Love || Liam Payne || (sospesa)
FanfictionTratto dalla storia: Liam la guardava dritto negli occhi e vide una ragazza che aveva bisogno di lui, forse tanto quanto lui aveva bisogno di lei. Ma la sua vita era troppo complicata per permetterle di farne parte. Liam prese il suo borsone e si al...