«Buongiorno.»
La sentì sbadigliare.
«Buongiorno.»Quando alzò lo sguardo in direzione del letto della ragazza, Adrien constatò che quella notte non aveva dormito molto bene sulla chaise longue, che il torcicollo l'avrebbe perseguitato per il resto della giornata.
Mancavano quattro giorni alla fine del mondo, e loro due si stavano svegliando solo in quel momento.
D'altronde, la serata precedente era stata un macigno sullo stomaco: vedere la bara del signor Dupain scomparire sotto alla terra e ai sassi era stato asfissiante anche per lui, che non era un parente.
Era rimasto colpito dalle parole di Marinette, la quale aveva ricordato il nonno con ciò che lui diceva sempre – "Non è così che si fa!" – anche se gli occhi le si erano annacquati, e la vista appannata, e si era coperta il volto con le mani, nel tentativo di trattenersi. Ma poi, tornati a casa, si era accasciata al suolo.
Non l'ho mai vista piangere.
Eppure anche lei è umana.
Però è brava a non lasciarlo intendere, non trovate?Si era scusata per il suo "debole comportamento", così l'aveva chiamato, con un certo disprezzo, e gli aveva augurato la buonanotte.
Quella mattina, però, era stato lui a darle il buongiorno per primo.
«Vado a prendere dei croissant, cosa vorresti da bere?»
«Qualsiasi cosa va bene, davvero. Disturbo già abbastanza.»La vide scuotere la testa.
«Nessun disturbo, sul serio.»
La ringraziò e le chiese un cappuccino.
Impiegò quel tempo da solo in bagno, per cambiarsi e darsi una sistemata.
Quando uscì, la vide intenta a versarsi del tè, seduta di fronte alla scrivania, su cui era poggiato un vassoio colmo di leccornie. Le si avvicinò e prese posto accanto a lei.«Grazie, davvero.»
La ragazza rispose con un sorriso accennato.
Adrien cominciò a servirsi, e Marinette lo imitò.«Se c'è qualcosa che posso fare per te, Marinette, non esitare a chiedere.»
Qualcosa?
Sogghignò, forse divertita.
Posò la tazza da tè sul vassoio, improvvisamente seria.«Che genere di cose potrei chiederti di fare, Adrien?»
Lui, però, non si scompose, né si lasciò intimorire da quel tono velato.
Era esattamente ciò che si aspettava da lei.Lei è da anni che si consuma, Agreste. Ma non è mai stata così egoista da fartelo vedere.
«Qualsiasi cosa.»
Perché, tanto, mancano solo quattro giorni alla fine del mondo.
La vide ansimare e solo in quel momento, scrutandole a fondo il viso, notò un particolare che gli era sfuggito.
Allungò un dito verso la mascella di lei, sfiorandole quel punto rossastro che pareva più un morso che un semplice foruncolo. Indugiò col tatto sulle microscopiche lacune che quella piccola parte di pelle ospitava.
Poi incontrò i suoi occhi.«Tu...»
Marinette si ritirò, e mosse lo sguardo altrove.
Adrien non glielo permise a lungo: accostò il volto al suo e trascinò la sua sedia verso di sé, troppo vicino, illudendosi che, forse, in quel modo non gli avrebbe mentito.
Forse.«Con chi?»
Sussurrava, perché chiederle ad alta voce un'informazione così intima gli pareva una profanazione. E lui non aveva intenzione di mancarle di rispetto. Era semplicemente curioso.
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Apocalisse
Fanfiction[Dal 1 Gennaio 2020 al 6 Gennaio 2020] Mentre la certezza si polverizza e la vita appare una momentanea non-morte, Marinette e Adrien devono affrontare l'inevitabile, che è ormai impossibile da vincere: e se alla fine del mondo mancassero solo sette...