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Erano all'incirca le 20:00 di una fredda domenica sera di dicembre. Calava buio presto in quel periodo, motivo per cui i cittadini rincasavano prima che la notte avvolgesse le strade di Londra nelle tenebre.
Nel casato Phantomhive era pronta la cena, e come sempre, succulenti pasti attendevano il piccolo conte in tavola.
Bussarono alla porta dello studio dove il giovane era concentrato a leggere l'ennesima lettera speditagli dalla regina.
<<Bocchan, la cena è pronta>> disse una voce maschile al di là dell'ingresso.
Ciel udendo quelle parole alzò lo sguardo dalla montagna di giornali e libri che lo accompagnavano nella lettura di un nuovo caso che gli era stato affidato, avviandosi al piano inferiore pronto a mettere qualcosa sotto i denti.
Arrivato dinanzi al tavolo, si sedette comodamente nel mentre, il suo fido maggiordomo gli sistemava un fazzoletto sulle piccole e snelle gambe, stilando la lista di pietanze che quella sera aveva cucinato.
<<Esclusivamente per Lei questa sera ho preparato tipici piatti inglesi. Come primo abbiamo "bangers and mash" accompagnato dall'immancabile gravy sauce. Per secondo Le presento del "chicken tikka masala" e un po' di "sunday roast". E per concludere in bellezza ecco della "mud cake". Spero sia di vostro gradimento >>.
Versò dell'acqua in un limpido bicchiere di cristallo, posizionandosi poi di fianco al suo padroncino aspettando pazientemente che finisse di cenare: <<Buon appetito signorino>>.
Il giovane conte iniziò a mangiare gustandosi ogni singolo boccone, lanciando distrattamente di tanto in tanto qualche occhiata alla figura che lo affiancava.
<<Sebastian? Vai a preparare un bagno, ho voglia di rilassarmi dopo cena>>.
<<Certo. Con permesso>> disse avviandosi al piano superiore.Immerso nel godersi quelle succulente pietanze, ad un tratto alle sue narici giunse una leggera puzza di bruciato. Interruppe immediatamente il suo pasto schiarendosi la voce, pronto a cantargliene quattro a quel servitore che si faceva chiamare "chef".
Prese un bel respiro alzandosi in piedi: <<Bard-!>>.
Non ebbe il tempo di terminare la frase che un'esplosione proveniente dalla cucina fece tremare l'intera struttura, e come se non bastasse Mey-Rin e Finnian, presi dallo spavento urlarono gettando i piatti in aria che ovviamente andarono in frantumi. Solo Tanaka, impegnato a sorseggiare il suo the, rimase ignaro di tutto.
Tutti e tre corsero in direzioni opposte nella speranza di riuscire a riparare i danni appena fatti prima che il loro superiore potesse accorgersene, creando ancora più scompiglio in quanto privi di organizzazione, finendo per andare nel panico e dando inizio ad una lite.
Ciel, stanco di quel trambusto e con tanto di vena pulsante sulla fronte si incamminò seccato verso di loro battendo i tacchi sul pavimento, cercando di richiamare la loro attenzione, senza successo.
Ci rinunciò, allontanandosi e mettendosi al centro della sala urlò: <<Sebastian, ordine!>>.
In men che non si dica i piatti rotti sparirono da terra, venendo sostituiti da altri nuovi, la cucina fu ripulita e quel litigio ancora in corso fu finalmente fermato. Spaesati, Bard, Finnian e Mey-Rin si scambiarono sguardi interrogativi, accorgendosi solo dopo di quello glaciale del signorino e di un sorriso sinistro di Sebastian sul volto, scattando immediatamente sull'attenti.