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Ho riletto questo quaderno per qualche minuto.

Mi è servito, grazie ad esso ora conosco l'importanza di scrivere.
La parola chiave è: ricordare.
Conseguenzialmente: non perdermi.
Scrivendo anche le paure più nascoste dentro me, riesco a delineare (se pur con difficoltà) una mia identità. Dunque, avendo in testa questa nebbia sfumata e confusa, è meglio tenermi aggrappato alla realtà. Nella situazione in cui mi trovo, le date segnate in alto fanno la loro parte; mentre il tempo scorre se ne stanno lì, a ricordarmi insieme ai testi che sono vivo. Anch'io ho dei contorni.

Diario di un malato di menteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora