Capitolo sedici - Appuntamento sotto coperturaIl giorno dell'appuntamento con Walsh è arrivato. Il giovane dai messaggi sembra non sospettare nulla, i due hanno continuato a scriversi, giusto per non creare sospetti nel giovane sindaco.
La piccola Hope sta ancora male, o meglio è in via di guarigione, però è meglio che si riguardi ancora, a fare da baby sitter c'è nonno David con lei. Si è offerto di sua spontanea volontà, volendo passare del tempo con la sua nipotina e la piccola è stata bene felice di passare un'intera giornata a casa con il nonno. Adesso che la febbre è scesa, lei è tornata a essere la solita bambina monella. Tanto che quella mattina non appena David è arrivato a casa, ha salutato sua mamma e le ha detto: "Vai! Ora c'è nonno David" quasi senza nemmeno salutarla o darle un bacio.
Questo piccolo siparietto divertente con sua figlia, ha fatto si che Emma riuscisse ad affrontare meglio l'incontro con Walsh.
Ha una microspia all'interno della giacca, in modo che i poliziotti e Killian possano sentire dal furgone parcheggiato poco distante dal bar, inoltre, quattro agenti di polizia sono nel locale in borghese, fingendo di essere comuni cittadini a fare colazione. È al sicuro, ma infatti non ha paura, teme solo che qualcosa possa andare storto, che Ade possa essere lì e magari loro se lo lascino sfuggire.
È pronta a tutto, nella borsa ha anche la pistola, ma spera di non dover arrivare a tanto. Spera che non serva usarla.
Il giovane sindaco arriva puntuale al bar, Emma è già lì seduta ad aspettarlo.
Entrambi ordinano qualcosa, Emma una cioccolata calda e Walsh un caffè macchiato.
«Sinceramente non mi sarei mai aspetto questo invito sai? Pensavo che dopo il bacio, ti avessi offeso... So quanto tu sia innamorata del tuo compagno e so di aver sbagliato.» inizia a parlare per primo il ragazzo, sembra veramente dispiaciuto.
«Walsh, in realtà non ti ho fatto venire qui per il bacio. Quello non conta. Se ti ho fatto venire è per parlare del caso Ade e dell'accendino sparito.» arriva dritto al punto, forse avrebbe dovuto girarci intorno, non essere così diretta.
Tanto che si affretta ad aggiungere il resto, quando vede che il sindaco è completamente diventato bianco in volto e teme che possa alzarsi e andarsene. Non si guarda però intorno, segno che forse Ade non c'è.
«Ascolta, so che tu non centri nulla... So che probabilmente sei stato minacciato, mi fido di te, so che sei bravo ragazzo e che ami il tuo lavoro. Voglio solo sapere la verità. Aiutami a trovarla, ti prego.» dice per fargli capire che sa, ma che crede anche che sia stato minacciato da Ade, ne sarebbe capace, ha imparato a capire il suo modo operandi. Minaccia le persone, è in grado di soggiogarle e far in modo che cadono ai suoi piedi, che restino completamente in balia loro, non in grado di fare altro sennò ubbidire a ciò che lui dice e comanda. Esattamente come ha fatto con Lucy Booth e quando si è ribellata, quando ha capito di averla persa, l'ha uccisa.
«In che modo posso aiutarti Emma, io... Lui... minaccia la mia famiglia.» dice prontamente di getto, quasi in lacrime.
Ed è così che inizia a raccontargli tutto. Si fida di lei e n'è innamorato dal primo instante in cui l'ha vista la prima volta. Ma non solo perché è bella, è rimasto affascinato dal suo carisma, dalla sua determinazione, dal suo coraggio e non avrebbe mai voluto mentirle. Mai.
Tutto è iniziato dopo la morte della docente universitaria. Prima di allora, a parte per via delle indagini, non aveva mai avuto contatti con Ade. Lui no. Ma suo padre sì. Ed è così che è entrato in gioco lui, per aiutare suo padre. Ha notato che fosse strano, che fosse più solitario e taciturno del solito, che fosse diventato scorbutico e musone, cosa che non è mai stato, subito dopo l'uscita dell'articolo su August Booth, articolo che ha fatto uscire lui stesso.
«Inizialmente ho pensato che fosse semplicemente stanco per via del lavoro, poi una sera ho sentito che parlava con qualcuno in un parco, nel parco vicino casa. Ho aspettato che la persona incappucciata si allontanasse per avvicinarmi e mi sono fatto raccontare tutto... Da quel momento sono entrato anch'io nel giro di minacce di Ade.» racconta. Ha voluto difendere suo padre e così al successivo appuntamento si sono presentati insieme. Ade non è stato felice della cosa, ma poi quando ha capito chi fosse il giovane, ovvero che stesse collaborando alle indagini con Emma Swan, ha giovato della cosa a suo piacimento.
«Non sono stato io a dirgli della docente, lo sapeva già. Non so come, ma lo sapeva. Io ho solo eliminato le tracce e l'ho aiutato a rovinare la tomba di August, dove ho perso l'accendino. L'ho detto ad Ade e lui mi ha detto come agire, per questo sono venuto da te a dichiarati il mio amore. Quello è sincero comunque, solo che non volevo baciarti... Mi serviva un modo per distrarti e non farti mandare l'accendino in laboratorio. Sopra ci sono anche le impronte di Ade, l'ha usato per dare fuoco all'erba intorno alla tomba. Io nel rimettermelo in tasca l'ho perso.» ora ha raccontato veramente tutto ciò che sa.
«Come faceva a sapere della docente se non gliel'ha detto tu?» chiede la ragazza a quel punto, riflettendo su quel passaggio, se non è stato lui chi è stato? Ha dato per scontato che fosse stato lui.
«Non lo so! So solo che Ade sa molto su di te Emma, conosce il tuo passato e liberando Peter Pan ha voluto indebolirti, sapendo che fosse il tuo punto debole. Ha anche rubato la pistola del tuo compagno, ma non so come facesse a sapere dove fosse... Io ho fatto in modo, solo di dirgli che quel giorno saresti andata a fare l'ecografia, visto che sei stata tu stessa a dirmelo nei nostri messaggi.» Ade ha insistito più volte che lui scrivesse più spesso alla ragazza, per far sì che si fidasse e gli raccontasse le sue mosse. Emma è l'unica cosa che ha detto al giovane e si pente di averlo fatto. È stata lei a fornire l'informazione su dove si trovasse e mettere in atto quella ridicola messa in scena che ha portato Killian in prigione. Non riesce a crederci.
La domanda però resta la stessa, Ade come fa a sapere tante cose sul suo conto?
«Come vi tenete in contatto?»
«Tramite Skype.»
«Hai dietro il tuo Pc? Ho bisogno di analizzare le vostre conversazioni.»
Walsh annuisce e glielo porge e la giovane se lo mette accanto, lo vuole portare in centrale per guardarlo da cima a fondo e magari risalire all'ID di Ade e capire chi sia, se pur non pensa che sia così ingenuo. Al contrario non lo è affatto.
«Cosa mi succederà adesso?» chiede a quel punto, il suo sguardo non è preoccupato per essere immischiato nel caso Ade, per quello è giusto che paghi, visto che ha agito per difendere suo padre, ma pur sempre sbagliando. Ma per paura che ci possano essere ripercussioni sulla sua famiglia se lui dovesse scoprire che ha parlato con la polizia. Ha paura che possa fare del male a suo fratello, perché è con lui che l'ha minacciato, sapendo che fosse il punto debole della famiglia, che tutti vivono per proteggere lui. Lui che è così fragile e che ha perso molto della vita e non sa difendersi.
«Hai agito perché minacciato, quindi avrei tutte le attenuanti del caso. Per quanto riguardo la vostra protezione, il commissario di polizia si assicurerà di mettervi al sicuro.» lo rassicura Emma, prendendo la sua mano e stringendola nella sua. Walsh ha gli occhi lucidi e ha paura, veramente paura. Ha sbagliato tutto. Ha mentito alla ragazza che ama, ha mentito ai suoi cittadini che hanno creduto in lui, a un giovane sindaco senza esperienza, ma con tanti ideali. Ideali che ha infranto.
Emma capisce il suo dolore e cerca di rassicurarlo, ha sbagliato senza dubbio, ma vede che è sincero. Ha detto tutto ciò che sapeva, ha detto la verità, se pur dolorosa e sconvolgente, se pur lo infanga.
Ciò che non ha previsto, tanto meno Walsh, che ancora una volta Ade è un passo avanti a loro. Forse ha messo sotto controllo il cellulare di Walsh, questo è da capire, ma lui è lì.
Nascosto nel retro del locale, entra con la maschera addosso e inizia a sparare verso la gente nel locale, beatamente seduta a fare colazione. I due agenti cercano di mettere in salvo le persone, intanto fanno fuoco verso l'uomo con la maschera che ha intenzione di ferirli a ucciderli. Il suo obiettivo però è Walsh per vendicarsi ed Emma Swan. Punta la pistola verso di lei e fa fuoco, Emma si sposta cercando di pararsi con la sedia che ha vicino. Prontamente afferra la pistola e anche lei fa fuoco in direzione dell'uomo. Loro sono in superiorità numerica, ma Ade non ha intenzione di cedere e spara a raffica nel locale. Ha già colpito il proprietario del bar. È un pericolo pubblico e va fermato senza che loro stessi si facciano del male.
Per fortuna arrivano in rinforzi, Killian con gli altri agenti di polizia, ma uno di loro che è entrato dal retro viene colpito e si accascia a terra. Ciò da modo a Ade di scappare, non prima di aver sparato altri colpi verso gli agenti nel locale. Una pallottola sta andando in direzione di Killian, ma Emma con una velocità sorprendente, lo sposta e lo fa cadere a terra, non facendo i conti con il fatto che, la pallottola possa colpirla.
E infatti è così. La traiettoria è comunque nella sua direzione e viene colpita. Di striscio sul braccio, ma è stata comunque presa e il sangue inizia a uscire copioso.
Gli agenti continuano a fare fuoco, ma Ade riesce comunque a scappare, in un momento in cui sono tutti preoccupati per i colleghi feriti. Un'altro poliziotto è rimasto coinvolto ed è molto più grande dei due precedenti. Se pur quello nel retro del locale sia molto grave.
Viene chiamata l'ambulanza di urgenza.
Emma si tiene il braccio cercano di stringere i denti per non urlare da dolore. Le fa terribilmente male, ma non vuole nemmeno preoccupare Killian al suo fianco che le sta tenendo la ferita, sa che se la ferita viene compressa con le mani, il sangue smette di fuoriuscire ed Emma non può rischiare di svenire, non può perdere sangue nelle sue condizioni.
Lo sanno entrambi che è pericoloso e che rischia grosso, sia lei che la bambina. Ma entrambi cercando di non pensarci, di non dare peso a quel pensiero che spezzerebbe solo i loro cuori. Emma vuole combattere, vuole combattere per la sua bambina, deve combattere per la sua bambina. Per Hailey.
Una volta in ospedale, i due agenti devono essere operati con urgenza. Hanno perso molto sangue, ci possono anche essere danni interni a causa del proiettile che è ancora al loro interno. È una situazione molto critica.
Emma viene portata in sala medicazioni. La ferita al braccio non è grave, è piuttosto superficiale per fortuna, ma essendo incinta e avendo perso comunque molto sangue, rischia di svenire o di avere capogiri, come se non bastasse rischia anche la bambina, visto che il suo cuoricino batte grazie a quello di Emma ancora. Se lei sta male, rischia inevitabilmente anche la piccola.
Viene medicata, ma anche chiamata subito di urgenza la ginecologa.
Il volto sia di Emma sia di Killian è molto teso. Quest'ultimo è seriamente preoccupato per la sua piccola Hailey, oltre che ovviamente per Emma. Ma non riesce a non essere anche arrabbiato. La sua Emma ha scambiato sms con quel Walsh senza dirgli niente. È arrabbiato e geloso, quando si accetteranno che sarà tutto apposto, perché sarà così, potranno parlare di ciò.
La ginecologa è la stessa che ha in cura la ragazza, perché sono fortunatamente finiti nell'ospedale dove Emma ha partorito Hope e dove lavora la sua ginecologa.
Prontamente le viene fatta un ecografia ed Emma con il cuore in gola guarda il monitor sperando che sia tutto a posto, che Hailey stia bene. Sta sperando che sia così, non può perderla. Non se lo perdonerebbe mai se dovesse perdere la sua bambina. Mai e poi mai nella vita.
Mai come in quel momento il tempo sembra non passare. Sa che la sua ginecologa é molto scrupolosa e che voglia accertarsi che sia tutto nella norma, ma lei sta veramente morendo di angoscia.
Non riesce a resistere nel non sapere. Esattamente come il suo Killian che le tiene la mano e guarda il monitor in attesa di un segnale da parte della sua piccola Hailey. Deve farlo un segnale, deve a ogni costo. Non possono perderla. Non vuole perderla.
Ha paura. Per la prima volta in vita sua ha seriamente paura.
«Dottoressa, è tutto okay vero? Hailey sta bene?» chiede Emma con le lacrime agli occhi.
La ginecologa alza gli occhi nella loro direzione e finalmente si pronuncia a riguardo.Intanto, Ade nasconde la pistola nel piccolo appartamento abbandonato situato poco distante da Storybrooke e maledice quel sindaco per aver raccontato tutto.
Ora teme che lo sceriffo Emma Swan possa risalire alla sua identità in qualche modo. Quella ragazzina è troppo in gamba e soprattutto è un mostro con i computer, il fatto che abbia preso quello del moccioso innamorato di lei, è un bel problema.
In cuor suo spera che il bambino che porta in grembo non ce la faccia. Spera che abbia perso molto sangue e che ora rischia l'aborto. Lo spera perché ciò metterebbe fine a Emma Swan e lui deve farla franca.
Ha fatto giustizia. Ha eliminato un uomo che meritava di morire. Un uomo che non ha capito che lui cercava solo amore, un po' d'amore e che quell'amore l'aveva trovato in Lucy Booth. Ha fatto di tutto per allontanarlo dalla sua Lucy, facendole credere che fosse un delinquente, fino ad allontanarla per sempre.
Mentre lui ha sempre cercato solo affetto. Forse nel modo sbagliato, forse in modo morboso e ossessivo, ma amando profondamente quella ragazza molto più giovane di lui. Nessuno l'ha capito, nemmeno Lucy. Ha preferito allontanarsi, guardarlo con gli occhi dell'odio, pur di credere nel loro amore. Meritava di morire. Sua o di nessuno.
Come meritava di morire August Booth e il suo egoismo, il suo odio nei confronti di un uomo che amava solo sua sorella. Come se non bastasse gli ha fatto terra bruciata intorno, dovendolo far scappare a l'estero grazie alle sue conoscenze nella malavita. Ha dovuto lasciare il suo lavoro, la sua città e andarsene lontano.
Non ha mai amato nessuno come ha amato Lucy Booth.
Fino a che non ha incontrato la sua compagna. E lei a poco a poco l'ha fatto sentire nuovamente amato, ma non è riuscita ad allontanare la sua sete di vendetta.
Ma ora che forse il cerchio si sta per chiudere e lui avrà annientato anche il nuovo sceriffo, sfuggirà a l'estero con lei e non torneranno mai più a Storybrooke. Le darà la vita che anche lei merita e che non ha mai avuto.Spazio autrice: Buongiorno a tutti e buon sabato! Passato bene le vacanze di natale? Spero di sì, io le ho passate molto bene e per fortuna le ferie non sono ancors finite, infatti per capodanno me ne andrò a trovare la mia migliore amica a Palermo, sono in partenza... Ma non potevo certo lasciarvi senza capitolo, tanto che tra un vestito in valigia e gli ultimi preparativi, eccomi qui a mettervi il capitolo 16. Ma veniamo ad esso, so che è un po' corto, so che è una sorta di capitolo di transazione per il prossimo, ma non potevo che dividerlo così, é più divertente lasciarvi con un po' di suspance sulle sorti di Hailey no? Lo ammetto, sono cattivella. Inoltre, penso che ormai si capisce chi sia Ade no? Grazie alle rivelazioni di Walsh stesso, molte cose sono venute a galla, quindi è facile ora intuire chi sia, ma non avrete più dubbi tra un po', il momento della verità é vicino, molto vicino. Non vi dico altro o rischio seriamente di fare spoiler qui e non è il caso, so essere peggio di Jennifer Morrison con gli spoiler, penso che se ci trovassimo io e lei in una stanza ci spoileriamo tutte le serie tv che non abbiamo visto 😂, scherzi a parte, vi saluto e vi auguro un buon fine anno (se pur in anticipo). Godetevi questi ultimi giorni del 2019 e iniziate soprattutto il 2020 con il botto, come dicono i nostri: "Non c'è tempesta che non si possa superare, alla fine si trova sempre il sole" amo questa frase e dovremmo sempre tenerla da conto nei momenti difficili. Bé é proprio il caso di dire che ci sentiamo il prossimo anno con il nuovo capitolo ahahahaha A prestissimo e buon week end.
P.s. Dimenticavo, nel mio profilo troverete anche la mia storia di Natale targata CS, se vi va di leggerla e farmi sapere il vostro pensiero, ne sarei molto felice.
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Take my hand, past the clouds we'll find the stars
FanficQuesta storia é il sequel di "There's no storm we can't out run, we will always find the sun" consiglio la lettura della storia precedente prima di leggere questa. Sono passati tre anni, Emma é ormai felice accanto a Killian stanno per sposarsi, ol...