Amos amava disegnare le proiezioni ortogonali del tempo

Si accucciava sul muretto di casa, aspettava, aspettava fino a quando il sole, stanco del giorno, allungava le ombre, disegnando come fumettisti di manga lunghe macchie nere, come proiezioni ortogonali, solo che queste non erano parallele a nessun piano ...

Le sue ombre erano proiezioni ortogonali parallele al tempo, le catturava incrociando le dita delle mani a formare una specie di cancelletto nell'aria ... metteva a fuoco e come per magia la sua HB2 correva veloce.

Scarabocchiava l'infinito del tempo, il vertice terminava nel cuore della gigante argentea luna nel cielo blunotte.



(brevistoria pubblicata in quarta di copertina dell'antologia del 14' Premio internazionale di poesia narrativa e teatro "Memorial Gennaro Sparagna"  Edizioni Stravagario)

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 28, 2019 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

100 parole brevistorieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora