All'improvviso, mi ritrovo in una macchina accanto al sedile del guidatore. Non so come ci fossi finita lì e la cosa mi preoccupava alquanto. Guardo alla mia destra e vedo almeno una ventina di alberi al secondo passarmi davanti agli occhi. Ma dove stiamo andando? E perché stiamo viaggiando a questa velocità?
Mi giro dalla parte del volante e con grande sorpresa ritrovo me stessa, in lacrime, con una foto stretta nella sua, e nella mia, mano destra. Cerco di sporgermi per guardare chi ci fosse nella foto, ma all'improvviso la me che guida sterza e la macchina finisce giù da una collinetta e mi sveglio di scatto.
Mi guardo un attimo intorno ed emetto un sospiro di sollievo. Un incubo.Guardo che ora è e mi accorgo che sono le 06.50 di Lunedì 9 settembre: primo giorno nella scuola nuova. Ciò significa nuovi compagni di classe, nuovi professori, nuovo percorso.
《Diaspro sbrigati, non vorrai fare tardi al tuo primo giorno di scuola?》sento dire da mia madre dal salotto, ha un'aria molto divertita a quanto pare.
Tolgo le lenzuola, appoggio i piedi per terra e un brivido di freddo scorre lungo la mia schiena, ma nonostante tutto non prendo le ciabatte e mi dirigo verso la cucina dove, stranamente, trovo sul tavolo la colazione già pronta: una bella tazza di cappuccino bollente con accanto i miei biscotti preferiti
《così non hai scuse per arrivare in ritardo. Dai su, siediti e mangia》dice per poi avvicinarsi a me e lasciare un caldo bacio sulla mia fronte
《grazie mamma》le dico con la voce un po' impastata dal sonno per poi accennarle un sorriso.Dopo aver gustato la colazione poso la tazza nel lavandino, vado in bagno e mi lavo faccia e denti, raccolgo i capelli in uno chignon un po' disordinato, come piace a me, e mi dirigo in camera mia. Apro l'armadio e lo scruto attentamente per poi finalmente decidere che cosa indossare.
Un maglioncino color marroncino e le mie dottor Martens preferite. Ora sono pronta per il mio primo giorno di scuola, liceo scientifico.
Arrivo nella mia classe e, dato che i banchi in fondo erano occupati, mi sistemo nella fila in mezzo, un banco prima degli ultimi banchi.
Dopo un qualche minuto la classe si riempie lentamente, ma il mio banco do fianco a me rimane vuoto. Ma è più che normale, ora e per un po' di tempi sarò l'estraneo. Più avanti, o almeno credo, diventerò parte della classe.
Alla fine della prima ora, entra una ragazza tutta affannata in classe
《Mi scusi professoressa, non era mia intenzione arrivare in ritardo il primo giorno di scuola》 dice con voce affannata per poi appoggiare le mani sulle ginocchia spiegandole leggermente.
《Va bene signorina Alberti, si sieda vicino alla ragazza nuova》 dice indicando il posto vuoto accanto a me. Lei mi guarda e mi sorride, come se mi conoscesse già da anni. Questo gesto mi fa sentire improvvisamente a mio agio
《Mi avevano parlato di una ragazza nuova. Piacere di conoscerti comunque. Io sono Giulia, tu?》 nel mentre mi tende la mano e io per istinto ricambio la stretta
《Diaspro Lucchesi, piacere mio di conoscerti》
Appena pronunciai il mio nome rimase a bocca aperta
《Un nome stupendo, come i tuoi occhi ovviamente》dice facendomi l'occhiolino e questo gesto mi fa istintivamente sorridere. Mi piace questa ragazza.Abbiamo chiacchierato per tutto il resto della seconda ora fino a che non suonò la campanella del primo intervallo
《Non è che mi accompagneresti in bagno? Non ho idea di dove sia》dico a Giulia grattandomi la nuca
《Certo, seguimi》
Nel frattempo mi fece alcune domande. Sul perché avessi cambiato scuola, da dove venissi, se avevo fratelli o sorelle o se avevo qualche animale domestico. Fatto sta che continuando a parlare mi dimenticai completamente che dovevo andare in bagno e la campanella di fine intervallo suonò
《Caspita》esclamo《Pazienza. Andrò nel prossimo intervallo》e scoppiammo a ridere tutte e due.
Nel tragitto dal bagno alla nostra classe andai a dosso a un ragazzo, non feci neanche in tempo a scusarmi che mi guardò male ed entrò nella porta della sua classe《Che tipo》dice Giulia guardando la porta della classe nella quale era appena entrato 《Già. Dai andiamo in classe, altrimenti ci sgrideranno》dico e annuisce, ma nel fare un passo pestai qualcosa di solido. Alzai il piede e vidi una collana con un ciondolo a forma di chitarra. La raccolsi e poi Giulia ed io ci fiondiamo subito in classe.
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Oxygen 《BM》
Fanfiction"Sei stata come ossigeno per me. Stavo annegando e tu mi hai salvato." Inizio storia ➡️ 04/01/20 Niente anteprima, scoprirete leggendo🥰