Ma davvero sono ancora vivo? Ok che sono esagerato ma la vita in certi casi ti succhia via il sangue dalle vene peggio di un'analista..
Questo decennio è stato cruciale per la mia esistenza, sono stati gli anni migliori, in cui ho vissuto e capito tante cose.
Diciamo che da piccolo è tutto rose e fiori, ma prima o poi bisogna crescere no? Ma sì prima o poi tutti devono..
In questo decenio ho scoperto il sapore di tantissime cose, della gioia vera, quella che non provi comprando o vincendo qualcosa, ma quando vedi sorridere chi ami grazie a te, la delusione per aver dato fiducia alle persone sbagliate, i dubbi, la rabbia (tanta), l'amaro fallimento, la caduta e la ripresa, l'amore, il sesso, la paura di perdere e il dolore dell'addio, la forza ritrovata per quelle poche persone per in cui credo e per cui vale davvero la pena ricominciare.
Sono cambiato insieme al mio modo di essere, in poche parole un decennio pieno di cose sia belle che brutte..
Col tempo ho imparato a soffocare il dolore e tramutarlo in volontà di ripartire.
Ringrazio tutto, non tralascio nulla e nessuno, perchè è anche grazie alle negatività che ho capito e vissuto tante cose ed è grazie a tutto ciò che sono quel che sono ora, cresciuto forgendo una corazza di ferro affrontando e facendomi scorrere tutto addosso col tempo guardando il male negli occhi, orgogliosamente io.
L'unico rimpianto che mi porto è che di sbagli ne ho fatti forse un pò troppi, portando ancora le ferite aperte per molto di tutto ciò ma non mi demoralizzo, so che ho tempo per riparare e sì, rimarranno sicuramente le cicatrici ma sarò orgoglioso in ogni caso, orgoglioso di non aver fatto una vita ordinaria come altri e di aver riparato a tutto ciò con le mie forze.
Con questo concludo, un piccolo pensiero nulla di che..
Auguro un felice 2020 a tutti i lettori, che sia un decennio senza troppe rotture
