♣23° Capitolo:♣

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Le lacrime mi pizzicano gli occhi, anzi me li ammazzano dalla sfogo che sto avendo adesso. Piango, piango, piango e basta. Non faccio altro. Perché? Perché tutto a me? Cazzo Niall! Sei un fottuto coglione, uno stronzo senza cuore! Sai quanti sacrifici ho fatto per te? Vogliamo partire dal fatto che ho ferito Louis, cazzo il coglione che amo mi hai fatto ferire, mentre te architettavi il modo migliore per ferire me! "Sai cosa faccio ora?" dico tra i singhiozzi incessabili dentro l'auto vuota, "Vado a casa e mi fotto Luois. Non me ne frega un cazzo se passo da troia o meno, o se ferisco Niall e faccio incazzare Harry!" La rabbia e la delusione aveva proprio preso il sopravvento su di me, in uno stato di lucidità non avrei mai detto una cosa del gene. Continuo a piangere e sembre impossibile smettere, quando il pensiero che non ho la patente mi balena in testa quando vedo la polizia. Merda. Mi allaccio la cintura e faccio la disinvolta imprecando che non mi fermino senno sarei nella più fottuta merda. Mancano meno di 20 metri e lo sguardo della polizia sembra essere volto verso la mia direzione. "Per favore, per favore... Cazzo se mi beccano sono fottuta" . 10 metri, 9...7...5...3... Cazzo si! La polizia non sembra nemmeno essersi accorta della mia macchina e giurando di non imprecare più così tanto mi dirigo verso casa.

***

Sono arrivata e mi fa male la pancia in un modo incredibile. Entro dentro e sotto lo sguardo di Zayn, Liam e Louis corro in camera e mi chiudo dentro. Mi ero appena rimangiata la parola sul fatto di Louis ma giuro che se entra da quella porta non lo risparmierò. Sto impazzendo. Lo giuro e penso che dai miei pensieri si possa capire. Mi butto sul letto senza nessuna accortenza e inizio di nuovo a piangere come una disperata, ed in fin dei conti è quel che sono. La testa mi martella e non riesco più a ragionare. La realtà sembra essersi trasformata in un orribile incubo, tradimenti, dolore, sofferenza, tutte parole che mi ero ripromessa di non far entrare un'altra volta nel mio cuore. Erano parole di cui volevo ignorare l'esistenza. Solo il pensiero di Niall con quella Holly mi fa venire il volta stomaco. Voglio togliermelo dalla mente. Motivo per cui devo abortire questo... errore...

Le lacrime sembrano essersi trasformate in segni di più assoluta serietà sul mio volto anche se dentro non è così, perché c'è ancora tristezza. So di non poter superare questa cosa qui, quindi è meglio che me ne vada. Mi alzai dal letto di scatto, mi precipitai davanti all'armadio e infilai dentro più vestiti possibile, cercando di non lasciare niente di importante li oltre al mio cuore. Chiudo la valigia e mi avvicino alla scrivania della camera per prendere le ultime cose rimaste. Arrivata lì, il mio sguardo s'intrappolò nella finestra di fronte. Davanti a noi abitava una famiglia felice, e potevo dirlo con certezza. Mi avvicinai ancora di più alla mia di finestra per scorgere qualcuno. Ed ecco che mi ritrovo davanti la scena della mia vita tra qualche anno, i due giovani abbracciano stretto i loro figlio, che nel frattempo giocava felice col padre componendo un puzzle con la loro foto. Sento le lacrime bagnarmi leggermente le guance ormai diventate rosse, mentre la mia vita percorre qualche anno del mio possibile futuro.

Sembrerebbe così semplice ma in realtà non lo è. Resto a fissare quella meraviglia ancora per qualche minuto non accorgendomi della presenza nella mia stanza. Faccio per girarmi quando un mento si appoggia alla mia spalla e delle mani si posano sui miei fianchi accarezzando la pancia e mi è praticamente possibile trattenere le lacrime.

Niall's Pow

Sono arrivato in tempo a casa perché Jane non se ne vada. Quando entro nella sua stanza lei sembra non essersene accorta e noto le valige sul letto. Capisco che se ne voglia andare ma non può, un deve. La amo e vederla lì, osservare quella famiglia felice che avrebbe desiderato avere anche lei mi ferisce in un certo senso, perché so di non essere abbastanza per lei. Non posso perderla di nuovo quindi lascio spazio al mio istinto e le vado dietro afferrandole i fianchi e appoggiando le mani sulla pancia accarezzandola e il mento sulla sua spalla. Sento i singhiozzi piano piano impossessarsi di lei quindi l'abbraccio forte cercando di calmarla ma niente sembra poterlo fare. Probabilmente non si era ancora resa conto che ero io perché quando si è girata per abbracciarmi, mi ha allontanato e si è diretta verso la valigia senza degnarmi di uno sguardo. "Jane, ti prego ascoltami" la supplico. "Non posso perdervi, siete tutto per me." Cerco ancora di persuaderla dalla sua intenzione più che chiara. "Abortirò, così non ti sentirai più costretto a stare con me." Quelle parole fanno pù male di quanto si possa immaginare. Non ha capito che io la voglio accanto per tutta la vita e non mi interessa chi sia, che cosa ha fatto, o cosa pensano gli altri, io la amo e vederla in quello stato fa più male di una pugnalata nel petto. "Non è così" mi limito a dire. Lei si ferma un istante e mi guarda urlandomi contro. "Ah no?! E allora come è? Perché io non lo so." "Holly non è la mia ragazza" ribatto gentilmente cercando di far emergere un po' di tranquillità. "Non venire a raccontare certe cazzate a me. Più che altro vatti a giustificare con quella sotto specie di persona!" mi urla contro. Non posso, non ora, ma voglio. Mi affretto verso di lei e quando siamo abbastanza vicini porto le miei mani sul suo dolce viso ancora rigato e la bacio più forte possibile. Il sapore delle sue lacrime si mischia a noi per rendere il tutto ancora più strano. Ma quello che mi lascia di stucco è il fatto che Jane si sia ritratta. Non può non aver sentito niente quando io ho sentito crearsi il mondo dentro il mio stomaco. "Perché?" sono le sole parole per quel momento che mi vengono in mente. "Non ti amo, non posso." "In che senso non puoi." "Niall, abortisco". Sento il pavimento sgretolarsi sotto i miei piedi e sento un'enorme peso formarsi sopra le mie spalle e il mio cuore è quello che al momento sta peggio di tutti. Rotto, frantumato, Disperso, deluso, arrabbiato... un mix di emozioni che genera solo tristezza che Jane sembra percepire. Il suo viso si ricopre per l'ennesima volte di lacrime e ora posso confermare di odiare vederla piangere. Non dice niente e neanche io, perché non ho la minima idea di cosa potrebbe fargli cambiare idea o farla restare vicino a me, e ancora una volta me la faccio scappare. Vedo Jane scendere le scale come un fulmine e i ragazzi che mi guardano con un'aria interrogativa. Cerco di ignorarli ma ricevo solo una porta in faccia quando non riesco a bloccare Jane. E ora dove cazzo andrà?

Louis's pov

Giuro che se l'ha fatta soffrire lo ammazzo e dal suo viso sembra proprio così.

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