Alzo gli occhi al cielo.
Inchiostro nero gronda dalle pareti, il manto della morte, il sorriso cattivo di chi ha appena aperto i giochi.
Ho le mani nella terra, terra bruciata del colore del tramonto in estate e del sangue.
È appiccicoso, cola dappertutto.
Sento le grida degli innocenti, dei non vivi. È straziante, una melodia atroce, disturbante.
Fa male il silenzio, capisci che non è rimasto più nessuno.
Crollo a terra, ho il sangue in bocca, sulla fronte, sui polsi bianchi.
Come una tela di Gauguin, prendo i colori sul corpo, frutto dell'autonomia di un'altra mente e posso solo resistere.
Ormai ho il sangue persino in gola.
Sento le sua dita fare pressione sul collo, sullo stomaco, sull'inguine, mi ridisegnano tutta.
Sono una marionetta.
Eppure dentro di me grido ancora.
Questo silenzio è falso.
Sento altre grida, altre urla, devono esserci, devono.Il silenzio si è rotto. Le grida degli innocenti.
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𝘉𝘰𝘮𝘣𝘦 𝘴𝘶𝘪 𝘧𝘪𝘰𝘳𝘪 𝘥𝘦𝘭 𝘮𝘪𝘰 𝘨𝘪𝘢𝘳𝘥𝘪𝘯𝘰
PoetryNulla di troppo serio, se non drammi adolescenziali dalle tinte apocalittiche.